10 razze di cani africani

10 razze di cani africani

L'Africa è un continente misterioso e particolare non solo per la sua cultura e le sue tradizioni, ma anche per la diversità della flora e della fauna. Quando pensiamo alla fauna africana immediatamente vengono in mente alcune specie esotiche che si associano a questo continente, come il leone, i rinoceronti, le giraffe, gli ippopotami o gli elefanti.

Tuttavia, il continente africano è stato anche la culla dove si sono sviluppate razze canine uniche per il loro aspetto e temperamento. In questo articolo di AnimalPedia, vi invitiamo a scoprire le 10 razze canine originarie dell'Africa più conosciute. Non perdetevi la lista completa delle razze di cani africani con foto!

1. Basenji

Il Basenji è un cane speciale per diversi motivi. Oltre ad essere uno dei cani africani più conosciuti al mondo, è considerata la razza di cani più antica, secondo uno studio scientifico che compara le analisi del genoma di 161 razze canine attuali. Inoltre il Basenji è diventato molto popolare anche per essere la razza che abbaia meno.

Oltre ad essere silenzioso ed a mostrare un temperamento piuttosto timido, il Basenji emette un suono molto particolare che non assomiglia al tipico latrato canino, ma piuttosto ad una risata. Il Basenji è anche molto attento con l'igiene personale, visto che ha delle abitudini simili ai gatti. Strano, no?

2. Levriero Azawakh

L'Azawakh è una delle razze di levrieri originari del continente africano. Anche se non si conoscono con esattezza le sue origini, pare che la zona dove si è sviluppata questa razza sia la regione del Mali, ubicata a sud del deserto del Sahara. I loro predecessori cominciarono ad essere allevati qui, e posteriormente divennero una specie di animale-talismano per le tribù nomadi dei Tuareg. Per questa ragione questa razza è rimasta per vari secoli isolata in una zona specifica dell'Africa, arrivando nel continente europeo solo durante gli anni '70.

Come tutti i levrieri, l'Azawakh spicca per il suo corpo atletico più alto che lungo, dalle movenze eleganti. Grazie al suo portamento privilegiato, le sue zampe allungate e forti, la sua grande agilità e resistenza fisica, il levriero Azawakh può raggiungere una velocità straordinaria.

3. Sloughi

Proseguiamo nella nostra lista di cani africani con lo Sloughi. Nonostante venga chiamato Levriero Arabo, lo Sloughi è un cane originario dell'Africa. Trattandosi di una razza molto antica, le sue origini sono incerte, però si ritiene che possa essere autoctono dell'Etiopia, per poi insediarsi anche nella zona del Magreb grazie ai nomadi beduini. Per questa ragione la maggior parte degli Sloughi che giungevano in Europa erano provenienti proprio da quelle zone come Algeria, Marocco, Tunisia o Libia.

Il suo soprannome fa riferimento alla grande popolarità che questo levriero ha acquisito nei paesi arabi. Per molti anni questi cani sono stati utilizzati per metodi di caccia crudeli, oggigiorno proibiti.

Le caratteristiche fisiche principali degli Sloughi sono:

  • Zampe lunghe ed eleganti
  • Testa a forma di cono
  • Orecchie triangolari, relativamente piccole rispetto alla sua stazza
  • Pelo corto, liscio e fine, il cui colore può variare dal sabbia, al fulvo, al rosso chiaro, fino al nero.

4. Ridgeback della Rodesia

Il Rodhesian Ridgeback è, fino ad ora, l'unica razza canina originaria del Sudafrica che può vantare il riconoscimento della FCI (Federazione Cinofila Internazionale). Per molti anni questa razza fu chiamata cane-leone, mentre il nome in inglese, 'cresta sul dorso', si riferisce appunto alla cresta di pelo invertito che questi cani hanno sul loro dorso.

Si tratta di un cane di grossa taglia, dal corpo allungato e la muscolatura ben sviluppata, che necessita di molto movimento per soddisfare le sue energie fisiche giornaliere. Il Ridgeback della Rodesia è molto fedele al suo tutore,ma può comportarsi in maniera riservata in presenza di estranei. Dotato di capacità di socializzazione in giovane età, può imparare a interagire e relazionarsi positivamente con altri cani, con le persone e con gli stimoli ed oggetti del suo ambiente.

5. Coton de Tulear

Il Coton di Tulear è una razza africana originaria del Madagascar, per la precisione della città portuale di Tulear, da cui prende il nome. Anche se non esiste un registro attendibile che permetta di dimostrare le sue origini, pare che questi cani derivino da una famiglia di Bichon che furono introdotti in Madagascar dall'Europa.

L'arrivo di questi cani sull'isola è tuttora un mistero. Alcune versioni sostengono che furono portati in Madagascar da soldati francesi, mentre altri dicono che furono introdotti da coloni portoghesi e spagnoli.

Senza ombra di dubbio una delle sue caratteristiche peculiari è il suo manto bianco, folto e morbido, che per la sua somiglianza al cotone ne prende il nome. Si tratta di un cane di piccola taglia più lungo che alto, con un carattere docile, allegro e socievole. Per questo il Coton è un eccellente animale da compagnia, ottimo in un contesto famigliare.

6. Boerboel o dogo africano

Il Boerboel è un'altra razza canina autoctona del Sudafrica. È un cane di tipo molossoide che è conosciuto internazionalmente come Mastino africano, Dogo africano o African Boerboel. Per creare questo incrocio pare siano stati usati il Bullmastiff, il Gran Ddanese e il Bullensbeisser (un cane di origini tedesche ora estinto).

A causa del suo aspetto imponente e delle sue grandi dimensioni, questo cane africano non passa inosservato ed ha bisogno di un tutore con esperienza, affetto e pazienza che possa addestrarlo adeguatamente.

Riguardo al carattere, il Boerboel è un cane intelligente ed equilibrato che solitamente reagisce positivamente all'addestramento. Tuttavia diventa nervoso e cauto in presenza di estranei, caratteristica che lo ha portato ad essere addestrato come cane da guardia e da difesa. Per questo la socializzazione sarà un fattore chiave per la sua educazione.

7. Aidi

L'Aidi è una delle razze di cane africano meno conosciuta fuori dal suo territorio d'origine. La sua nascita si situa nelle regioni montagnose del nord del continente africano, l'Atlante, in Marocco. Questi cani dal pelo folto accompagnavano le tribù nomadi berbere (termine che definisce un insieme di etnie native del nord dell'Africa) venendo utilizzati principalmente come cani da pastore e da guardia. A volte li si impiegava anche nella caccia grossa, come quella al cinghiale.

I cani Aidi sono di taglia media, corpo leggermente allungato e muscolatura ben sviluppata; sono cani forti ed agili, dalla buona resistenza fisica. Il pelo è folto, di tipo liscio, corto e spesso, che di solito prende colorazioni a macchie nere o marroni su fondo bianco. L'Aidi è un cane dal carattere attivo e molto leale al suo tutore, con una vera e propria vocazione per proteggere il nucleo famigliare e la casa.

8. Africanis

L'Africanis o African canis è una razza di cani nativi del Sudafrica, dove sono conosciuti anche come: Zulù, Bantù, Hottentot e Khoikhol. In generale il termine "Africanis" viene utilizzato come nome generico per definirlo in tutta la zona sud dell'Africa, come cane autoctono della regione.

Le sue origini sono poco conosciute, però si crede che sia nato in maniera spontanea da incroci di cani primitivi (selvatici) del Sudafrica con segugi provenienti dal continente europeo.

Si tratta di un cane di taglia media, con corpo leggermente più lungo che alto e con la muscolatura ben sviluppata. Il suo pelo corto e spesso può essere di qualsiasi colore, e a volte si osserva la tipica cresta del Rhodesian Ridgeback anche in questa razza. Gli Africanis sono attivi, veloci e molto agili, per cui necessitano di parecchia attività fisica per bruciare la giusta quantità di energia ed avere un comportamento equilibrato.

Attualmente l'Africanis è una razza classificata come emergente dal KUSA (Kennel Union of Southern Africa) e la società Africanis del Sudafrica continua nel suo tentativo di compiere i requisiti necessari per essere riconosciuta ufficialmente dal FCI.

9. Saluki

Il Saluki è anche conosciuto come cane reale d'Egitto o Levriero persiano. Si tratta di una razza molto antica, probabilmente il più antico esemplare di levrieri. Le sue origini sono abbastanza incerte: la FCI lo definisce autoctono del Medio oriente, per cui si considera questa razza di cani specialmente legata al mondo arabo, e all'Iran in particolare.

Tuttavia, sono state trovate raffigurazioni di questa razza di cane africano nelle antiche tombe egizie sin dal 2100 A.C.. Come il suo soprannome ci suggerisce, il Saluki era allevato dalle famiglie della nobiltà egiziana. Inoltre, in qualche modo il concetto di Medio Oriente oggigiorno si è allargato comprendendo anche paesi come Egitto o Cipro.

In sintesi, si può dire che il Saluki abbia ascendenze africane, ma culturalmente sia legato al mondo arabo, dove per tradizione possono solo essere regalati. Vi sono due varietà di Saluki, una a pelo corto e l'altra a pelo lungo, più popolare.

10. Sand Terrier Abissino

Terminiamo la nostra carrellata di cani africani con il Sand Terrier Abissino. È un cane della famiglia dei terrier che ha avuto origine in Africa. Si sa molto poco sulle sue origini, ma si tratta di una razza molto antica, cui la mitologia africana era solita attribuire poteri curativi soprannaturali. Lasciando da parte le leggende, questi cani dimostrano un carattere coraggioso e intrepido, e si dimostrano molto leali coi propri tutori.

Senza dubbio la loro caratteristica fisica più tipica è l'assenza di pelo, anche se alcuni esemplari hanno qualche ciocca sul cranio e sulla coda. Le orecchie da pipistrello, sempre erette, sono un altro aspetto tipico di questo cane africano. Questa razza può avere vari colori del manto: grigio chiaro, nero, bronzo, a chiazze con orecchie rosa o color sabbia chiaro.

Si stanno facendo ricerche per capire se questo cane ha originato altre razze di cani senza pelo come ad esempio il Chinese Crested Dog o Cane Nudo Cinese.

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Fonti
  1. Cell Reports Genomic Analyses Reveal the Influence of Geographic Origin, Migration, and Hybridization on Modern Dog Breed Development. Heidi G. Parker, Dayna L. Dreger, Maud Rimbault, Brian W. Davis, Alexandra B. Mullen, Gretchen Carpintero-Ramirez, Elaine A. Ostrander