Animali preistorici: Caratteristiche ed esempi

Animali preistorici: Caratteristiche ed esempi

La prima cosa che ci viene in mente quando sentiamo parlare di "animali preistorici" sono i dinosauri, antichi animali di diverse dimensioni che hanno abitato la Terra milioni di anni fa e che oggi sono i protagonisti di molte storie e film di fantascienza. Tuttavia, è importante sottolineare che non sono stati solo questi esemplari ad abitare il nostro Pianeta, ma molti altri animali estinti o che si possono trovare ancora oggi vivi in natura.

Se volete saperne di più sugli animali preistorici e su alcuni degli esemplari viventi ed estinti più famosi, non esitate a leggere questo articolo di AnimalPedia.

Definizione di animale preistorico

Si tende a pensare che gli animali preistorici siano quelli che, come indica il loro nome, appartenevano al periodo preistorico e sono ormai estinti. In realtà, non è del tutto errato, ma se guardiamo la definizione di preistoria del vocabolario Treccani, il concetto che definisce questi animali può essere più ampio. Possiamo quindi considerare come animali preistorici quei esemplari che apparvero in un periodo dell'umanità prima di qualsiasi documento scritto e che conosciamo oggi grazie allo studio dei fossili, dei resti e delle ossa trovate. Ciò non significa che tutti gli animali che sono apparsi praticamente con l'origine del Pianeta siano scomparsi, poiché al giorno d'oggi esistono ancora molte specie molto che sono riuscite a sopravvivere con il passare degli anni.

In breve, possiamo definire come animali preistorici tutte quelle specie emerse più di 3 500 anni fa. C, e classificarli in due gruppi: quelli già estinti e quelli ancora in vita.

Caratteristiche degli animali preistorici

Quando parliamo dei primi animali che hanno messo piede sul Pianeta, è importante menzionare la comparsa dei tetrapodi, cioè di quei esemplari che hanno sviluppato quattro arti per potersi muovere sulla terraferma e non solo in ambienti acquatici come i primi pesci e le spugne. Di seguito, con lo sviluppo delle uova amniote, che ha permesso una maggiore indipendenza nell'ambiente terrestre, sono comparsi rettili e uccelli. Alcune caratteristiche di questi tetrapodi erano e sono le seguenti:

  • Presentano quattro arti, in alcuni casi scomparsi durante l'evoluzione.
  • Si sono adattati all'ambiente terrestre sviluppando strutture come squame, peli o piume. Hanno anche sviluppato comportamenti mirati alla regolazione termica, come il letargo.
  • Da sempre sono esistite specie erbivore e/o carnivore che possono cacciare da sole o in branco.
  • Nella maggior parte dei gruppi di animali esiste una struttura gerarchica, il più grande di solito è chi ha più "potere".

Animali preistorici vivi

Come abbiamo accennato, milioni di anni fa comparvero i primi animali e non tutti si sono estinti. Si tratta di alcune specie e animali preistorici che sono riusciti a sopravvivere sul nostro pianeta per molto tempo:

Tartaruga alligatore (Macrochelys temminckii)

Questi grandi e antichi rettili, comparsi circa 66 milioni di anni fa, sono tipici del continente americano e si caratterizzano soprattutto per il loro capace diviso in tre carene. Una particolarità è la presenza di un'appendice rossastra a forma di verme presente sulla lingua che viene utilizzata per attirare le prede, pesci, crostacei e piccoli mammiferi. Inoltre, hanno una testa grande e un muso più allungato rispetto ad altre specie di tartarughe. Queste tartarughe possono raggiungere un peso di circa 100 chilogrammi.

Squalo dal collare (Chlamydoselachus anguineus)

Lo squalo dal collare, detto anche squalo frangiato o squalo serpente è uno degli squali più antichi esistenti, infatti apparve sulla Terra 140 milioni di anni fa. Il suo nome si riferisce alla grande somiglianza con le anguille, anche se, a differenza di queste, è munito di una pinna dorsale. Lo squalo anguilla è caratterizzato da un corpo lungo (2-4 metri) e la testa è larga e appiattita con un muso corto e arrotondato. Diversamente che in altri squali, le narici sono situate sulla sommità della testa, che ricorda quella di un serpente.

Questo grande pesce vive in acque marine profonde dove si nutre principalmente di altri piccoli animali come pesci e calamari. Grazie alla morfologia del suo corpo può raggiungere grandi velocità per catturare le sue prede, cosa che è favorita dai denti bianchissimi e lucentissimi che possiede. A proposito, lo sapevate che ha più di 300 denti?

Se volete saperne di più sugli animali marini preistorici, non perdetevi il nostro articolo.

Pellicano (Pelecanus spp.)

Comparso circa 30 milioni di anni, si tratta di un grande uccello acquatico: gli esemplari maschi superano in grandezza le femmine di diversi centimetri. Loro caratteristica è il profondo sacco golare sotto il becco lungo e largo. Il suo piumaggio può assumere vari colori, ma di solito presenta tonalità bianche, grigie o marroni. Questi uccelli raccolgono l’acqua piovana nel sacco golare e il pellicano bruno può bere anche l’acqua salata del mare, come la maggior parte delle specie pelagiche, processandola con una desalinizzazione naturale operata dalle cosiddette ghiandole del sale. In questo modo assorbono i liquidi ed eliminano i sali in eccesso attraverso l’urina o direttamente dalle ghiandole del sale e i loro dotti.

Il pellicano di solito nidifica in zone vicine alla costa, poiché, in quanto animale piscivoro, passa la maggior parte del suo tempo a nutrirsi di pesci e, anche se la maggior parte delle volte lo vediamo appollaiato in acqua, si tratta di un ottimo volatore.

Poriferi o spugne

I poriferi o spugne sono un phylum animale. Si tratta di organismi pluricellulari, aventi corpi ricchi di pori e canali che permettono all'acqua di circolare attraverso essi; alcuni dati suggeriscono che i primi esemplari potrebbero essere comparsi per la prima volta circa 760 milioni di anni fa.

Le spugne non hanno apparati o organi differenziati; la maggior parte delle funzioni si basano sul mantenimento di un flusso costante di acqua attraverso i loro corpi per ottenere cibo e ossigeno e rimuovere i prodotti catabolici.

Coccodrillo (Crocodylus spp.)

Anche i coccodrilli, compreso il genere Crocodylus, fanno parte degli animali preistorici più antichi della Terra, poiché i primi esemplari apparvero 250 milioni di anni fa. Si tratta di grandi rettili, che possono raggiungere i 6 metri di lunghezza e i 700 chilogrammi di peso. Hanno una mascella potente, occhi e narici sulla sommità della testa e una pelle molto spessa, squamosa e secca.

È comune trovarli nei fiumi, nelle lagune e nelle paludi dell'Africa, dell'America, dell'Asia e dell'Australia, anche se alcune specie tollerano bene l'acqua salata. Come animali carnivori, si nutrono principalmente di altri grandi vertebrati come pesci, mammiferi e uccelli. Il loro metodo di caccia è quello di stare fermi e nascondersi sott'acqua per inseguire la preda e divorarla rapidamente quando è vicina. Nonostante sia un grande predatore, ha un metabolismo lento, quindi non ha bisogno di alimentarsi continuamente.

Scopri i diversi tipi di coccodrilli in quest'altro articolo di Animalpedia.

Altri animali preistorici vivi

Questi sono altri esempi di specie animali che hanno abitato il nostro pianeta per milioni di anni:

  • Myxiniformes, missiniformi o missinoidi (classe myxini)
  • Ornitorinco(Ornithorhynchus anatinus)
  • Storione (Ascipenser spp.)
  • (Discoglossus nigriventer)
  • Pesciolino d'argento o acciughina(Lepisma saccharina)

Animali preistorici estinti

Molte altre specie animali invece non sono riuscite a sopravvivere all'estinzione nel corso dell'evoluzione. Tuttavia, li ricordiamo ancora per quello che hanno rappresentato nella storia. Ecco alcuni esempi di animali preistorici estinti che non si trovano più sulla Terra:

Tirannosauro (Tyrannosaurus rex)

Si tratta di una specie di dinosauro teropode vissuto nel Cretaceo superiore, circa 70-65 milioni di anni fa. Il suo scheletro può misurare fino a 13 metri di lunghezza e 4 metri di altezza e si pensa che potesse pesare tra le 6 e le 8 tonnellate. Si caratterizzava per il suo grande cranio, la coda lunga e forte, i potenti arti posteriori e i piccoli arti anteriori che terminavano con due potenti artigli. Abitava il continente americano dove si nutriva di altri animali, in quanto dinosauro carnivoro molto vorace e consumava ogni tipo di anfibio, rettili, insetti e mammiferi. Date le sue grandi dimensioni, raramente era preda di altri dinosauri.

Come fatto curioso, possiamo dire che, nonostante l'aspetto mostrato nei film, alcuni studi hanno dimostrato che con molta probabilità aveva una parte del corpo ricoperta di piume. Scopri come si sono estinti i dinosauri nel nostro articolo articolo.

Mammut (Mammuthus spp.)

Questi mammiferi, estinti migliaia di anni fa, vissero dal Pliocene (circa 4,8 milioni di anni fa) fino a circa 3.500/4.000 anni fa. Si caratterizzavano per le loro dimensioni simili a quelle di un elefante, poiché potevano raggiungere i 6 metri di altezza e i 10 metri di lunghezza. Inoltre, avevano un vello denso che li proteggeva dal freddo e zanne giganti ricurve in avanti che offrivano protezione ai loro volti e permettevano loro di combattere tra i maschi.

I mammut vivevano in branchi guidati da una femmina leader nelle zone più fredde dei diversi continenti. Nonostante le loro grandi dimensioni, erano animali erbivori. Per quanto riguarda la loro estinzione, esistono diverse teorie, tra cui quella dei climi estremi che si verificavano in quel periodo e che impedivano la ricerca di materia vegetale per nutrirsi, così come la caccia di questi animali da parte dell'uomo.

Dodo o dronte (Raphus cucullatus)

Il dodo era un uccello columbriforme che poteva pesare più di 15 kg. Il suo corpo era tozzo e aveva delle ali relativamente piccole che non gli permettevano di volare. Si caratterizzava anche per le sue zampe corte e la testa grande, dalla quale sporgeva un becco ad uncino molto robusto. Il piumaggio del suo corpo era grigio o marrone, tuttavia, nelle vistose piume ricciolute della parte posteriore dominava il bianco.

Questo uccello era endemico dell'isola di Mauritius, dove si nutriva di frutta, semi e radici. Tuttavia poteva cacciare anche altri piccoli animali come alcuni pesci e/o crostacei, in quanto è considerato un animale onnivoro.

Anisodonte (gen. Anisodon)

L'anisodonte è un mammifero perissodattilo estinto. Si sospetta che sia vissuto all'incirca 15 milioni di anni fa. Potevano pesare circa 170 chilogrammi e superare i due metri di altezza. Mentre gli arti anteriori erano lunghi e terminavano con tre grandi artigli, gli arti posteriori erano notevolmente più corti e robusti.

Questi animali erano tipici delle aree boschive del continente europeo e asiatico dove, oltre a trovare rifugio dai predatori, si nutrivano di vegetali. Con le loro lunghe estremità potevano raggiungere i rami più alti degli alberi, anche se erano soliti consumare anche arbusti. È possibile che la siccità del loro habitat abbia causato la diminuzione della vegetazione e l'estinzione di questi grandi mammiferi.

Megalodonte (Carcharocles megalodon)

Considerato uno dei più grandi e potenti predatori che siano mai esistiti, i resti fossili di megalodonte suggeriscono che questo squalo gigante abbia raggiunto una lunghezza massima di 18 metri con una dimensione media di 10,5 metri. Per quanto riguarda la sua morfologia, era simile allo squalo bianco ma con dimensioni molto più grandi. Era un grande predatore che si nutriva di tutto ciò che si trovava sul suo cammino (tartarughe, balene, altri squali, ecc.) e la sua estrema velocità, insieme alle sue forti mascelle, lo rendevano un cacciatore letale.

Come per le altre specie descritte, la causa dell'estinzione non è del tutto nota, poiché esistono diverse ipotesi sulla scomparsa del megalodonte, come il raffreddamento dei mari e degli oceani di milioni di anni fa o la carenza di cibo.

Altri animali preistorici estinti

Se volete conoscere altri esempi di animali preistorici estinti, ecco alcune altre specie:

  • Tigre dai denti a sciabola (Smilodon spp.)
  • Orso delle caverne (Ursus spelaeus)
  • Megalania (Megalania prisca)
  • Paraceratherium spp.
  • Gliptodonte (Glyptodon spp.)

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