Aposematismo: Definizione ed esempi

Aposematismo: Definizione ed esempi

Alcuni animali hanno una colorazione molto intensa che attira facilmente l'attenzione. Altri hanno persino disegni così elaborati, che includono tutti i tipi di forme geometriche, degni di un dipinto cubista. Il risultato sono bellissime farfalle, coleotteri di colore metallico o rane eccentriche.

I colori di questi animali sono troppo appariscenti e rivelano la posizione dell'animale ai loro predatori. Sembrerebbe, dunque che non si tratti di un grande vantaggio di sopravvivenza, ma, in realtà, il colore serve loro da protezione. Volete sapere perché? In questo articolo di AnimalPedia parliamo dell'aposematismo animale, della sua definizione e degli esempi più curiosi.

Definizione di aposematismo

L'aposematismo è un meccanismo attraverso il quale un animale allontana i suoi predatori senza troppa fatica. Si tratta, dunque di un fenomeno per cui certi animali assumono colorazioni (dette colorazioni aposematiche) e disegni vistosi allo scopo di avvertire i predatori del loro sapore disgustoso o della nocività delle loro carni.

Di conseguenza, il predatore impara a riconoscere i colori e li relaziona con prede pericolose o sgradevoli. Deciderà dunque, di cercare cibo altrove.

Aposematismo nel regno animale ed evoluzione

L'aposematismo è il risultato dell'evoluzione delle specie che lo possiedono e dei loro predatori ciò significa che, in generale, le prede che hanno disegni facilmente riconoscibili come 'pericolosi' hanno maggiori probabilità di sopravvivere. Di conseguenza, questi animali hanno più prole e trasmettono i loro geni alla generazione successiva, che ne erediterà i colori.

Allo stesso modo, i predatori che non riconoscono questi avvertimenti potrebbero stare male o addirittura morire. Pertanto, coloro che sanno riconoscere le prede velenose o pericolose sono quelli che sopravvivono. In questo modo, predatori e prede aposematiche si evolvono insieme e si "selezionano" a vicenda durante l'evoluzione.

Aposematismo e mimetismo animale

Quando diverse specie di animali presentano lo stesso schema di colori aposematici acquisiti in maniera indipendente, si dice che siano passati attraverso un processo di mimetismo. Con mimetismo fanerico (mimetismo in senso stretto) si intende la capacità di un organismo di imitarne un altro, allo scopo di trarne vantaggio. Di norma si concretizza nell'imitazione da parte di una potenziale preda di un organismo aposematico.

  • Mimetismo mülleriano: due o più specie lontane filogeneticamente e inappetibili, si imitano a vicenda e perciò condividono la stessa colorazione aposematica.
  • Mimetismo batesiano: ha luogo quando una specie animale, innocua e inerme di fronte ai predatori, sfrutta la sua somiglianza con una specie aposematica, arrivando a imitarne colorazione e comportamenti.

Aposematismo nelle coccinelle

Le coccinelle, sono una famiglia di insetti della famiglia Ciccinellidae, dell'ordine dei Coleotteri. Spesso sono di colore rosso vivo o giallo. Questi colori sono indicativi del loro cattivo gusto. Così, i predatori che li assaggiano decidono di non avvicinarsi ad un animale con lo stesso aspetto.

Aposematismo nelle farfalle

La farfalla Danaus plexippus ha una suggestiva colorazione arancione, bianca e nera. Questo insetto si nutre di piante del genere Asclepias che hanno una componente tossica. Tuttavia, invece di venirne debilitata, la farfalla accumula queste tossine nel suo corpo come meccanismo di difesa contro i suoi predatori.

Anche la farfalla Limenitis archippus è tossica e ha una colorazione quasi identica a quella della precedente. Il che si tratta di un vantaggio per i predatori che devono riconoscere solo una combinazione di colori.

Aposematismo nelle vespe

Molti tipi di vespe (diversi taxa dell'ordine degli Imenotteri) hanno anelli concentrici gialli e neri che corrono lungo l'addome. I loro predatori interpretano questa colorazione come un pericolo, per cui non osano mangiarle, queste vespe infatti sono munite di un pungiglione molto potente. Ne è un ottimo esempio il calabrone, detto anche aponale o cravunaro rosso (Vespa crabro).

Aposematismo nei crostacei

Il Gonodactylus smithii vive nella barriera corallina australiana. È un crostaceo con un'eccellente vista e colori molto vivaci. È un animale tossico e anche molto pericoloso.

Grazie alle sue chele affilate e veloci colpisce la preda, tanto che genera cavitazione nell'acqua e può uccidere altri animali senza averli colpiti direttamente.

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Aposematismo nelle salamandre

Le salamandre (ordine urodelo) hanno una pelle, liscia e lucente, cosparsa di piccole ghiandole secernenti un muco che ricopre l'animale; il muco ha una funzione battericida e e ha un gusto repellente per gli eventuali predatori. Le tinte vivaci della pelle segnalano appunto che la salamandra non è commestibile. Ne sono un perfetto esempio i colori giallo e nero della salamandra pezzata (Salamandra salamandra).

Un altro esempio è la salamandrina dagli occhiali (Salamandrina terdigitata), che ha la parte del ventre colorata di rosso, nero e bianco. Il rosso è concentrato sul dorso, la coda e gli arti. Quando si alterano, alzano la testa e le zampe mentre curvano la coda verso verso il muso. Così, mostrano il colore rosso e allontanano i predatori.

Aposematismo nei Meftidi

I Meftidi (famiglia Mephitidae) sono mammiferi bianchi e neri. Questi colori non aiutano a mimetizzarsi negli ecosistemi in cui vivono, ma sono indicatori di un'arma segreta: l'odore sgradevole che viene secretato dalle loro ghiandole anali. Questo è uno dei pochi esempi di aposemitismo animale nei mammiferi.

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Bibliografia
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