Cane che piange sempre: Perché e cosa fare

Cane che piange sempre: Perché e cosa fare

I cani sono animali che ci accompagnano nella nostra vita e ci offrono amicizia e affetto grazie alla facile comunicazione che si ha con loro. Una di queste espressioni del loro stato d'animo di cui possiamo renderci conto chiaramente è il pianto. Ci accorgiamo di quando il cane piange ma spesso non riusciamo a capirne il motivo.

È fondamentale riuscire a capire perché il cane piange. Se sapete il motivo del pianto potete porre rimedio nel limite del possibile, mentre se non riuscite a capirne le cause, specialmente se il pianto è continuo, vi trovate spiazzati e impotenti. Perciò in questo articolo di AnimalPedia cercheremo di analizzare le cause che portano il cane a piangere di continuo.

Come piangono i cani

Il pianto del cane è diverso da quello umano, visto che non secernono lacrime come noi. Si caratterizza piuttosto di gemiti e latrati lunghi ripetuti più e più volte.

La funzione che il pianto svolge nei cani è la stessa che negli uomini, considerato che anche i cani sono animali sociali che vivono in gruppo e si aiutano a vicenda. Quindi il pianto è una richiesta d'aiuto quando c'è qualche problema: necessita di un bene prezioso (cibo, attenzione, coccole...), richiesta di protezione quando si sentono minacciati, esprimere un malessere fisico o emotivo, ecc.

Il mio cucciolo piange

È normale che un cucciolo pianga molto, giacché se è appena entrato a far parte della sua famiglia umana, si trova in un processo di adattamento al nuovo ambiente, che richiederà più o meno tempo perché a seconda dei casi. Va tenuto conto che il cucciolo ha sempre vissuto circondato dai fratelli e con il calore e la protezione della mamma, che si faceva carico delle sue necessità: sicurezza, cibo, protezione, calore.

Quindi dovrete essere comprensivi, tenendo conto che l'animale sta passando attraverso un processo di distacco dagli affetti e sta imparando ad avere fiducia nelle persone e nell'ambiente in cui si è ritrovato, che gli è ancora sconosciuto e gli provoca insicurezze.

Se invece il vostro cane piange durante la notte vi consigliamo il nostro articolo di AnimalPedia.

Cane che piange quando vado via

Uno dei problemi più frequenti che si sviluppano nei cani è l'ansia da separazione. Di solito ciò avviene quando il cane è eccessivamente attaccato al tutore, si sente costantemente triste, minacciato e stressato. Molte volte questa problematica inizia da cucciolo quando l'animale non è stato correttamente educato a rimanere calmo e tranquillo quando rimane solo oppure quando la separazione dalla madre è avvenuta troppo prematuramente.

Questa ansia innesca una serie di reazioni e comportamenti inadeguati e distruttivi con danni alla casa o pianto e latrati eccessivi (che possono provocare problemi e litigi con i vicini), attraverso i quali il cane cerca di propiziare il ritorno del tutore. Inoltre si tratta di un problema serio anche perché il cane soffre emotivamente e quindi bisogna rivolgersi ad un veterinario comportamentista o a un educatore canino in modo che modifichino la sua condotta e ripristino l'equilibrio attraverso esercizi mirati.

Cane che piange quando vuole qualcosa

Come accennato in precedenza il pianto è anche un mezzo per il cane di richiedere qualcosa di pratico che necessita e che non ha a disposizione. Un esempio può essere la richiesta di cibo o la volontà di uscire a passeggio.

Questa condotta non è strana ne pericolosa se si mantiene nei limiti della norma e non diviene eccessiva o accompagnata da comportamenti indesiderati e distruttivi. A volte il pianto è un segnale che non state offrendo al cane le cure adeguate oppure che soffre di una malattia o disturbo che lo fanno soffrire. Nel primo caso, è possibile che la causa del pianto sia lo stress e la frustrazione (non realizza abbastanza esercizio fisico, la sua pallina preferita è caduta dal balcone, si sente annoiato....) e questo incide negativamente sulla qualità della sua e anche della vostra vita.

Altre cause del cane che piange

In aggiunta, il cane potrebbe piangere anche per altre cause tra le quali troviamo:

Vuole attirare l'attenzione

È possibile che il cane senta che non gli date abbastanza attenzione e che si trovi quindi annoiato, e che abbia imparato da situazioni pregresse che quando piange lo accudite. Per questo motivo, il cane, animale intelligente, associa il pianto all'effetto di ricevere attenzione e coccole e quindi ripete questo comportamento.

È nervoso o spaventato per qualche ragione specifica

Il pianto è una risposta naturale davanti a situazioni che provocano paura o stress all'animale. Il vostro cane potrebbe pauroso, aver vissuto un'esperienza negativa o traumatica, oppure che non sia stato correttamente socializzato da cucciolo e quindi senta timore degli altri cani, delle automobili ecc. Per cui in presenza di tali stimoli la sua reazione naturale sarà il pianto, che implica una richiesta di protezione.

Si trova in una situazione nuova

Può succedere che nel momento in cui il cane si trova ad affrontare situazioni nuove e sconosciute la sua reazione sia il pianto, come trovarsi dal veterinario oppure trovarsi per la prima volta ad entrare in acqua.

Cosa fare quando il cane piange

Una volta capito quale è la causa del pianto continuo del cane, sarà necessario agire per porre rimedio, visto che spesso il malessere è provocato da cose pratiche o emotive che lo fanno soffrire. Vediamo allora come potete agire in questi casi:

Migliorate il benessere del cane

Innanzitutto assicuratevi di avere soddisfatto le necessità fisiche ed emotive del cane, che implicano:

  • Sufficiente acqua fresca e cibo
  • Uno spazio sicuro, pulito e tranquillo dove rifugiarsi e riposare.
  • Passeggiate frequenti, tre volte al giorno oppure una lunga ed un'altra più breve.
  • Giochi ed esercizi che stimolino il suo interesse mentale e il suo sviluppo cognitivo.

Arricchimento ambientale

L'arricchimento ambientale è anche molto importante per il cane perché gli consente di intrattenersi quando è da solo e si sente annoiato. Per questo è bene lasciare in casa giochi che lo divertano e lo stimolino, come ad esempio i contenitori di cibo come il kong che richiedono che l'animale si sforzi per ottenere il cibo, evitando cosí di mangiarsi le scarpe o distruggere il divano.

Aiutatelo a superare le sue paure

Se il cane ha delle paure riguardo a qualcosa di concreto, dovrete piano piano cercare di porvi rimedio e dargli la sicurezza che necessita

  • Evitate ció che gli produce paura: cambiate le vostre abitudini in modo tale che il cane non si trovi a fronteggiare la situazione o la causa che genera in lui paura. Se ad esempio ha paura di qualche rumore evitate i luoghi dove si produce. In questo modo eviterete che si senta esposto a situazioni minacciose.
  • Fate sì che il cane affronti gradualmente le sue paure: in questo caso si tratta di esporre il cane gradualmente alla fonte della sua fobia, in modo tale, che un poco alla volta riesca a superarla, senza che ne soffra o si traumatizzi. Dovrete quindi aumentare progressivamente l'esposizione allo stimolo che genera la paura. fino a che la sua reazione non scomparirà.
  • Usate il rinforzo positivo: ogni volta che notate che il cane mostra un atteggiamento positivo davanti ad uno stimolo che gli provoca timore, premiatelo con qualcosa di gradito, con carezze e complimenti che lui assocerà alla situazione.

Per capire quando il vostro cane ha paura vi consigliamo l'articolo di AnimalPedia su '10 segni di paura nel cane'

Educazione basica

Se il cane è ancora cucciolo dovrete abituarlo a comunicare positivamente con voi e sopratutto a insegnargli a rimanere solo, ripetendo l'operazione più volte per brevi periodi e offrendogli un ambiente accogliente e tranquillo che favorisca il rilassamento, fornendogli inoltre giochi e distrazioni in vostra assenza.

Consultate uno specialista

Se pensate che il cane piange a causa di un problema più complesso rispetto a quelli visti sin qui, la cosa migliore è rivolgersi ad uno specialista, un comportamentista o educatore canino in grado di capire la radice del problema e risolverlo grazie a tecniche adeguate.

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Bibliografia
  • Asociación Nacional de Adiestradores Caninos. (2009). Manual de modificación de conducta. ANAC.