Come avviene l'accoppiamento degli squali?

Come avviene l'accoppiamento degli squali?

 

Gli squali sono un gruppo di pesci condritti o condroitti (Chondrichthyes) o anche pesci cartilaginei appartenenti al superordine dei Selachimorpha, vale a dire quelli che hanno una "forma di squalo". Come indica il nome, questo tipo di pesce ha uno scheletro formato dalla cartilagine e solamente la mascella è ossea.

Molti sono gli ordini dei Selachimorpha, quindi in questo articolo di AnimalPedia ci concentreremo su alcuni dei più studiati come gli squali dell'Ordine dei Carchariniformi e dell'Ordine dei Lamniformi.

Quindi, vedremo come si riproducono gli squali bianchi e molti altri squali. Inoltre, risolveremo la questione se gli squali siano mammiferi, secondo la strategia riproduttiva che alcune di queste specie seguono.

La riproduzione degli squali: STRATEGIA RIPRODUTTIVA

Da diverse prospettive ci sono diversi modi per eseguire la riproduzione, tutti con lo stesso scopo, perpetuare la specie. Gli squali sono i più grandi pesci dei mari e degli oceani e, insieme, formano un gruppo di oltre 100 specie, ciascuna con una diversa strategia riproduttiva, che possiamo suddividere in tre diversi tipi:

Squali ovipari

L'oviparità è il metodo riproduttivo che avviene quando gli animali depongo le uova. Nelle specie ovipari di squalo, le uova fecondate sono incapsulate in una "sacca di uova" e vengono poi depositate nell'ambiente esterno. Tutti i nutrienti che l'embrione richiederà si trovano all'interno di questa sacca. Nessuna specie di squalo pelagico, cioè che vive libera nell'oceano lontano dalle coste, è ovipara.

Squali ovovivipari a dimora ovale con oofagia

Gli squali dell'ordine dei Lamniformi, come lo squalo volpe o lo squalo salmone, esibiscono una viviparità placentare con l'esofagia embrionale. Ciò significa che sono animali ovovivipari, lo sviluppo dell'embrione avviene all'interno dell'utero materno ma in un modo molto diverso da come avviene in un mammifero placentare. In questo caso, solo l'ovaia destra è funzionale. Dopo la copulazione, con gli ovuli fecondati, questi ultimi si conservano singolarmente in capsule, chiamate capsule di blastodisco. Queste capsule si dirigono verso l'utero (due), dove avviene lo sviluppo.

Nella prima fase della gravidanza, gli embrioni sono nutriti dal tuorlo del sacco vitellino che si trova all'interno della capsula. Una volta che il tuorlo si è esaurito, gli embrioni lasciano la capsula, la inghiottono e, durante questa fase, si nutrono degli ovuli non fecondati (oofagia) che la madre ha continuato a produrre durante la gravidanza. Il consumo di queste capsule nutrienti fa distendere lo stomaco embrionale, motivo per cui vengono spesso definiti "stomaco di vitello".

Verso la fine della gravidanza, la femmina smette di produrre ovuli e gli embrioni in stadio avanzato dipendono dalla digestione del tuorlo nello stomaco per avere una fonte di energia fino alla nascita. Essere aplacentare, in questa specie, significa che non esiste una connessione placentare tra i feti e la madre. La riproduzione dello squalo bianco è poco conosciuta, ma i pochi dati esistenti indicano che deve seguire questa strategia riproduttiva.

Squali ovovivipari placentari

Gli squali dell'Ordine Carchariniformes, in particolare del genere Carcharhinus e dei generi Prionace (per esempio lo squalo blu), sono tutte specie vivipari placentari. Come nel caso precedente, l'ovaio funzionale singolo produce ovuli che una volta fecondati sono incapsulati in singole uova e migrano verso l'utero dove si verificherà lo sviluppo. Al principio gli embrioni vengono nutriti dal tuorlo che si trova nell'uovo, ma quando questo tuorlo finisce, lo stesso sacco vuoto del tuorlo forma una connessione simile alla placenta con la parete uterina materna, che diventa altamente vascolarizzata (comparsa di una moltitudine di vasi sanguigni).

Questa "pseudoplacenta" è diversa dalla placenta dei mammiferi placentari, ma funziona come una vera placenta, fornendo uno scambio di nutrienti e probabilmente gas tra i sistemi materno e fetale. Gli embrioni dipenderanno da questa placenta per superare la fase finale di sviluppo all'interno dell'utero materno. Poco prima della nascita, questa connessione si rompe e i piccoli squali riassorbono il resto del sacco. Gli squaletti appena nati avranno una piccola cicatrice come ombelico.

La riproduzione degli squali

Come abbiamo visto, la riproduzione di questi animali è molto diversa a seconda della specie, quindi anche i tempi della gestazione degli squali saranno diversi, infatti alcuni non hanno nemmeno un periodo di gestazione, poiché lo sviluppo degli embrioni è oviparo e quindi avverrà fuori dal corpo della madre.

Per gli squali che sono ovovivipari, il periodo di gestazione varia tra 9 e 22 mesi, a seconda della specie, e potrebbe raggiungere anche i 24 mesi. Questi dati non sono precisi, poiché lo studio di questi animali nel loro ambiente naturale è complicato.

Inoltre, non è noto se vi sia un periodo specifico di riproduzione o di calore per ciascuna specie, anche se i dati raccolti finora indicano che possono riprodursi in qualsiasi momento dell'anno.

In questo video puoi osservare il rituale dell'accoppiamento e la copulazione degli squali bianchi:

Come riconoscere uno squalo maschio da uno femmina?

La maturità sessuale degli squali viene raggiunta quando gli organi riproduttivi sono completamente sviluppati, maturità che non si può constatare esternamente, quindi, per sapere se un individuo è un adulto o meno dovremmo analizzarne le dimensioni che, ovviamente, variano in base alla specie.

Ad esempio, la maturità sessuale nei maschi di Alopias superciliosus (o squalo volpe) viene raggiunta quando l'animale misura tra i 270 e i 288 centimetri, questa dimensione corrisponde all'età di 9 o 10 anni. Le femmine raggiungono la maturità sessuale quando misurano tra i 300 e i 355 centimetri, cioè quando hanno tra i 12 e i 13 anni.

Per sapere se uno squalo è maschio o femmina ad occhio nudo, dovremmo guardare l'area della cloaca o area anale. Nel pesce, sia il sistema riproduttivo, urinario ed escretore versano i loro liquidi nella cloaca e da lì verso l'esterno. Nelle femmine, accanto alla cloaca vedremo le pinne cloacali (se la specie li ha, altrimenti si potrà osservare solo una piccola apertura).

I maschi, su entrambi i lati della cloaca, hanno un'appendice chiamata pterigopodio. Quest’ultima, all'interno, ha un organo chiamato sifone che si riempie di acqua prima della copulazione e che verrà svuotato insieme allo sperma nel corpo della femmina.

Nell'immagine inferiore possiamo vedere a) Organo sessuale femminile (o cloaca) dello squalo; b) organo sessuale maschile (o claspers); c) Squalo in stadio neonatale con orifizio ombelicale aperto; d) Squalo giovane con l'orifizio ombelicale parzialmente chiuso.

Immagine: di César Peñaherrera in https://www.researchgate.net

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