Come si riproducono i ragni?

Come si riproducono i ragni?

I ragni (ordine Araneae) sono artropodi aracnidi, ossia, sono imparentati con gli acari, gli scorpioni e gli Opilionidi. Si tratta di uno degli ordini più vari del regno animale, con più di 45.000 specie conosciute e 114 famiglie. La loro grande capacità di diffusione ha permesso loro di arrivare a tutti gli angoli del mondo. Addirittura si pensa che la maggior parte delle specie di questo ordine siano ancora sconosciute.

Questi aracnidi hanno una riproduzione piuttosto peculiare, con un marcato dimorfismo sessuale, cannibalismo e una grande comunicazione tra maschio e femmina. A causa della eterogeneità di questo gruppo animale, si sono potuti documentari differenti rituali riproduttivi. In questo articolo di AnimalPedia risponderemo alla domanda come si riproducono i ragni? Spiegheremo alcuni aspetti curiosi del corteggiamento, della riproduzione, della cova e della nascita dei piccoli.

Caratteristiche dei ragni

Prima di vedere come si riproducono i ragni, dobbiamo conoscerli nel dettaglio. Tutti i ragni hanno una serie di caratteristiche che li differenziano dagli altri artropodi. Eccovi le principali:

  • Terrestri: tutte le fasi della vita del ragno sono terrestri. Esistono poche eccezioni di specie che passano molto tempo in acqua, tra queste ricordiamo la rana acquatica europea (Argyroneta aquatica).
  • Ottopodi: i ragni come del resto tutti gli aracnidi sono muniti di quattro paia di zampe.
  • Segmentazione: il loro corpo si suddivide in due parti. La parte anteriore o testa viene conosciuta come prosoma o cefalotorace. A questa è attaccato l'opistosoma, una specie di addome molto allungato che alberga le viscere del ragno.
  • Seritteri: nella parte posteriore dell'opistosoma vi sono delle ghiandole conosciute come seritteri. Attraverso queste ghiandole i ragni producono un filo di seta che utilizzano per costruire le ragnatele e anche per spostarsi.
  • Pedipalpi: sono delle appendici che posseggono i ragni simili a delle zampine, anche se sono sollevate e nella parte anteriore del corpo. Nei maschi sono più grandi. Si tratta di appendici sensoriali e prensili che i ragni usano anche durante il corteggiamento e come apparato riproduttivo. È un aspetto molto importante per capire come si riproducono i ragni.
  • Chelicheri: sono delle pinze allungate che terminano con un unghia. Vengono utilizzate per inoculare veleno nelle prede.
  • Carnivori: i ragni si alimentano succhiando i liquidi interni di altri artropodi, soprattutto insetti. Molti ragni completano la loro dieta con nettare o altre fonti di alimento vegetale. Solo una specie conosciuta è erbivora: Bagheera kiplingi.
  • Predatori: i ragni sono predatori piuttosto voraci. Per trovare l'alimento hanno strategie di caccia molto diverse: ragnatele, trappole, mimetizzazione, ecc. Se volete saperne di più vi consigliamo l'articolo 'alimentazione dei ragni'.
  • Veleno: dopo aver catturato la preda, le iniettano sostanze tossiche per paralizzarla o ucciderla. Inoltre il veleno in alcuni casi contiene sostanze che sciolgono i tessuti della preda. In questo modo li trasformano in liquidi e poi li succhiano. Fanno eccezione gli uloboridi che non posseggono ghiandole del veleno.

Riproduzione dei ragni

Ora che conosciamo un po' meglio i ragni e le loro caratteristiche, andiamo a vedere in particolare come funziona la loro riproduzione. Essa è sessuata, cioè il gamete femminile e maschile devono unirsi per formare l'embrione. Per questo motivo maschi e femmine devono copulare perché nasca la prole. Per farlo scelgono il loro partner durante il corteggiamento. Questa coppia che si forma è solo momentanea, infatti sia i maschi che le femmine si accoppiano con altri individui durante la stagione riproduttiva.

Dopo l'accoppiamento le femmine depongono le uova, che possono essere alcune decine o anche qualche migliaio, a seconda della specie e delle condizioni climatiche. I ragni sono animali ovipari. Nella maggior parte delle specie, i genitori si occupano attivamente della prole. Le femmine oltre che covare le uova, allevano i piccoli. Andiamo a vedere il processo fin dall'inizio.

Corteggiamento nei ragni

In molte specie di ragni vi è dimorfismo sessuale. Spesso infatti le femmine sono molto più grandi dei maschi. Questo è evidente sopratutto nei ragni che tessono la ragnatela. Le femmine sono sedentarie e rimangono a cacciare ferme nello stesso luogo. È li dove i maschi vanno a cercarle, attirati dai loro feromoni. Nei predatori attivi invece le femmine ed i maschi hanno dimensioni simili, anche se possono differenziarsi per il colore.

Prima dell'accoppiamento, entrambi gli individui devono essere sicuri di avere trovato il compagno ideale. Per questo realizzano una serie di rituali nuziali. In alcune specie il maschio realizza una specie di danza per attirare l'attenzione della femmina. Nel caso dei ragni Maratus volans i maschi sollevano il loro terzo paio di zampe e fanno vibrare il corpo mentre mostrano i loro disegni colorati.

Un'altra strategia per sedurre le femmine è far loro un regalo 'nuziale'. Ad esempio i maschi del Pisaura mirabilis avvolgono gli insetti nella seta e li offrono alla femmina. In alcuni casi cercano di ingannarle offrendole in realtà un oggetto non commestibile. Se la femmina si rende conto dell'inganno può decidere di non accoppiarsi. Ció è dovuto al fatto che i ragni che ingannano di solito non si impegnano molto nell'atto sessuale.

Infine, in molti ragni è stata documentata una comunicazione mediante suoni. Alcuni maschi sfregano le estremità fra di loro o contro il terreno, producendo una specie di canto. Questi suoni non sono percepibili dagli esseri umani.

Accoppiamento nei ragni

L'accoppiamento è il processo più importante per comprendere come si riproducono i ragni. Quando la femmina decide che il maschio è quello giusto, lo afferra per i chelicheri grazie a delle pinze che presenta nei pedipalpi. In questo modo si solleva sopra di lui e può accedere al suo poro genitale. In esso il maschio introduce lo sperma mediante l'organo riproduttivo, che si trova anch'esso nei pedipalpi. Questa descrizione è orientativa, infatti la copula può avvenire in maniere e posizioni diverse a seconda della specie.

L'introduzione dell'organo riproduttivo maschile si ripete varie volte. Quanto più lungo è l'atto sessuale, maggiori sono le probabilità di fecondare la femmina. Le femmine possono riprodursi con diversi maschi, immagazzinando lo sperma nel loro apparato riproduttivo. Per questo non è tanto importante l'ordine con cui i maschi si accoppiano ma la quantità di seme che riescono a produrre.

Durante l'accoppiamento le femmine sono solite emettere dei suoni. Si crede che servano per aumentare o diminuire l'attività sessuale del maschio. Così i maschi che si compenetrano meglio con la femmina possono ottenere un maggior numero di uova fecondate. Questo accade ad esempio nei ragni Physocyclus globosus.

Un altro comportamento tipico che si verifica durante l'accoppiamento è il cannibalismo sessuale. In alcune specie infatti la femmina si mangia il maschio. Questa abitudine si trova nelle specie con dimorfismo sessuale. In lacune specie addirittura i maschi hanno imparato a difendersi dal cannibalismo. Un caso curioso è quello del ragno vivaio (Pisaurina mira) dove il maschio prima di iniziare l'accoppiamento 'lega' la femmina con la sua tela di seta.

Periodo della riproduzione nei ragni

La stagione degli amori dipende dalle condizioni climatiche del luogo dove la specie di ragni vive. Nei luoghi dove esiste una stagione calda ed una fredda, i ragni si riproducono in primavera ed in estate. Al principio della primavera raggiungono la maturità sessuale, cominciano a secernere feromoni ed a cercare uno o più partner. La cova delle uova non avviene sino all'inizio della primavera. I ragni raggiungono cosí l'età adulta in inverno.

Nei climi tropicali invece, dove la riproduzione non è limitata dal freddo, i ragni depongono le uova varie volte l'anno. In questi casi completano il loro ciclo di vita in solo due mesi. Tuttavia esistono parecchie eccezioni perché possono influire fattori molto diversi. Alcune specie si riproducono in autunno, mentre altre depongono le uova solo ogni due o tre anni.

Come depongono le uova i ragni

Alcuni giorni o anche varie settimane dopo l'accoppiamento, sempre a seconda della specie, le femmine depongono le uova. Per farlo coprono le uova con un bozzolo di seta e scelgono un luogo protetto dove lasciarle. Successivamente molte madri sorvegliano e proteggono le uova fino alla schiusa. Altre specie preferiscono portare con se il bozzolo che contiene le uova, per difenderle dai predatori. Un caso di questo tipo si verifica nella Pisarua mirabilis che si porta appresso le uova finché non schiudono.

Molte femmine non depongono tutte le uova in una volta, ma invece realizzano varie deposizioni. Alcune specie attendono che le prime uova si schiudano per realizzare una seconda deposizione. In questo odo possono controllare meglio la crescita delle uova. Il numero delle uova può variare, come detto, da qualche decina ad alcune migliaia.

Come nascono i ragni

Tutte le uova che vengono deposte si schiudono allo stesso tempo, tutti i piccoli nascono all'unisono. Si tratta di piccoli ragnetti molto simili ai loro genitori. I ragni non hanno larve, non attraversano processi di metamorfosi.

Spesso i piccoli di ragno rimangono insieme per un certo periodo. Quando imparano a cacciare, si separano dai loro fratelli e cominciano a disperdersi grazie al vento. Di solito si mettono in un punto elevato e formano un filo di seta lungo che viene trasportato dal vento per chilometri. Grazie a questa strategia questi animali hanno colonizzato ogni angolo del mondo.

In alcuni rari casi i ragnetti rimangono nel nido per 40 giorni. Durante questo periodo le madri si occupano di loro, addirittura in alcuni casi alimentano la prole. Alcuni ragni possono annoverarsi tra le migliori madri del regno animale. Nel caso del ragno saltatore, la madre deposita alcune gocce nutritive ai suoi piccoli. Si tratta di un liquido che produce lei stessa, in maniera simile all'allattamento nei mammiferi.

Quanto tempo ci mettono a schiudersi le uova

Il tempo che le uova necessitano per schiudersi dipende dalla specie. Inoltre anche altri fattori come il clima e la temperatura possono influenzarne la durata. In alcune specie le uova si schiudono solo quando le condizioni sono adeguate. Questo può avvenire dopo una settimana e ritardare fino a 4 mesi.

Concludendo possiamo dire che è difficili generalizzare sulle abitudini di riproduzione dei ragni, perché esistono molte specie diverse con abitudini differenti.

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