Curiosità sui cavalli

Curiosità sui cavalli

Sono diversi gli animali che hanno avuto una stretta relazione con l'uomo per secoli, facendo parte della loro dinamica sociale. Uno di essi è il cavallo, mammifero dell'ordine Perissodactyla appartenente alla famiglia degli equidi e strettamente imparentato con le zebre e agli asini. Questi quadrupedi possiedono diversi caratteristiche che sono state sfruttate dall'uomo per l'addomesticamento. Continua a leggere questo articolo di AnimalPedia e scoprine di più sulle curiosità dei cavalli.

Nome comune del cavallo

La parola "cavallo" deriva dal latino căballus, che significa "cavallo da fatica"[1]. Anche la parola "destriero" viene usata per riferirsi a questi animali, un termine anticamente utilizzato per i cavalli usati nei tornei e nelle battaglie[2]. Vi sono inoltre lo stallone, ovvero il maschio adulto di cavallo capace di riprodursi ed il castrone, il cavallo castrato di qualsiasi età.

D'altra parte, la femmina di questa specie è conosciuta come giumenta o cavalla e i piccoli sono solitamente chiamati puledra e puledro, a seconda che siano femmine o maschi. Inoltre, ci sono i pony, che sono una varietà caratterizzata dal non superare i 142-147 cm di altezza, essere di corporatura robusta, avere una criniera abbondante e zampe corte.

Nome scientifico del cavallo

I cavalli appartengono all'ordine Perissodactyla, alla famiglia Equidae e al genere Equus. Il nome scientifico dato loro da Linneo è Equus caballus. Il cavallo domestico (Equus ferus caballus) con l'avvento dell'addomesticamento si è distinto dal cavallo selvatico, di cui è considerato una sottospecie. I cavalli della sottospecie caballus sono tutti addomesticati, sebbene alcuni di questi vivano allo stato brado come cavalli inselvatichiti, diversi dai cavalli selvaggi che, invece, non sono mai stati addomesticati (nemmeno i progenitori).

La maggior parte dei cavalli noti oggi come "selvaggi", ad esempio i famosi mustang americani, sono in realtà cavalli inselvatichiti, fuggiti o lasciati liberi dall'uomo. La storia scritta riporta solitamente due sottospecie di cavalli mai addomesticati, il tarpan e il cavallo di Przewalski (Equus ferus przewalskii): il primo di questi è estinto, mentre riguardo al secondo si è scoperto essere un discendente inselvatichito di una specie addomesticata dal popolo Botai più di 5500 anni fa.

Domesticazione del cavallo

Si sa che i cavalli hanno accompagnato l'essere umano per secoli e si sospetta addirittura che possano essere stati addomesticati da gruppi umani prima dell'uso del metallo. Ma questi animali, a differenza di altri animali addomesticati, non hanno subito molti cambiamenti anatomici, eccetto quelli fisiognomici, rispetto alla varietà selvatica, ciò non offre, dunque, alcuna prova su quando è iniziata la loro relazione con l'uomo.

A che velocità corre un cavallo?

Questi equini sono molto veloci, il che li ha portati ad essere utilizzati come intrattenimento nelle famose corse di cavalli. Ma è importante sapere che questa è una pratica per la quale sono addestrati. Non corrisponde ad un'attività naturale. A causa delle loro caratteristiche anatomiche, i cavalli possono raggiungere velocità di almeno 65 km/h, ma in alcuni casi anche superiori.

Le andature del cavallo

I cavalli possono muoversi in tre modi diversi, noti come 'andature'. Queste forme sono il passo, il trotto e il galoppo. A causa dell'addomesticamento al quale sono stati sottoposti, possono muoversi in un modo o nell'altro a seconda delle varie attività per le quali vengono utilizzati, come la corsa, l'equitazione o le mostre.

  • Il passo è un'andatura naturale e basculata, dove il cavallo poggia gli arti uno per volta, uno dopo l'altro. È un'andatura poco faticosa ma lenta. Il cavallo con questa andatura percorre da 5 a 7 km in un'ora.
  • Il trotto è una delle andature naturali del cavallo in cui l'appoggio dei bipedi è simultaneo diagonalmente (posteriore destro con l'anteriore sinistro e posteriore sinistro con l'anteriore destro).
  • Il galoppo è un'andatura in tre tempi dei quadrupedi e dei cavalli in particolare, piuttosto veloce, in cui l'animale muove prima un posteriore poi il diagonale infine l'altro anteriore.

I cavalli vivono in branco?

I cavalli sono animali sociali che, quando vivono in comunità selvagge, formano branchi guidati da un maschio. La maggior parte dei membri del gruppo sono giumente accompagnate dalla loro prole. I maschi alfa, a differenza degli altri, sono molto attivi, costantemente in movimento e di solito si trovano dietro il branco.

Se percepiscono una minaccia, si spostano immediatamente davanti per agire in difesa del gruppo, mordendo o prendendo a calci il potenziale aggressore. Le giumente spesso mostrano lo stesso comportamento quando si prendono cura della loro prole.

Come dormono i cavalli?

I cavalli, curiosamente, hanno due modi di dormire: sdraiati o in piedi. Nel primo caso, si sdraiano a terra, ma non passano molto tempo così. Possono anche dormire in piedi, dato che hanno una disposizione anatomica che glielo permette. Quanto dormono i cavalli? Normalmente meno di tre ore al giorno, ma dipende se si tratta di cuccioli o di adulti:

  • I cavalli giovani dormono per un terzo del giorno (8 ore circa) con un sonno leggero.
  • I cavalli adulti entrano solo un 5% del tempo nella fase REM (1h 20m).

Dove vivono i cavalli?

Il cavallo è originario delle steppe dell'Asia minore, ma a causa dell'addomesticamento, è diffuso in tutto il mondo; tuttavia, allo stato brado sono scomparsi in alcune regioni, anche se si è cercato di reintrodurli (Australia e Stati Uniti). In Mongolia vive ancora una razza di cavalli selvatici, il cavallo di Przewalski. Questi quadrupedi si adattano a vari tipi di ecosistemi, anche se negli habitat naturali hanno una preferenza per praterie, steppe, savane, semideserti, paludi e foreste.

Razze di cavalli

Come abbiamo visto esiste una sola specie di cavallo, ma, come succede per altri animali, l'incrocio selettivo come risultato dell'addomesticamento ha portato a una grande varietà di quelle che sono conosciute come razze. Questi animali sono utilizzati per una varietà di scopi e differiscono per dimensioni, peso e colore. Anche se è difficile stabilire un numero esatto, si crede che esistano più di cento razze di cavalli, comprese le varietà di pony.

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La comunicazione dei cavalli

I cavalli percepiscono l'ambiente circostante principalmente attraverso la vista e i recettori chimici situati nelle narici e nei baffi. La comunicazione tra i membri del branco si basa sulle vocalizzazioni, in particolare il nitrito. Ma comunicano anche attraverso i movimenti del corpo, come calpestare e saltare.

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Fonti
  1. Real Academia Española. Disponible en: https://dle.rae.es/caballo.
  2. Real Academia Española. Disponible en: https://dle.rae.es/corcel?m=form.
  3. Noticias de la Ciencia y la Tecnología (2006). «Nueva evidencia de domesticación temprana del caballo». Disponible en: http://www.amazings.com/ciencia/noticias/011206b.html.
Bibliografia
  • Clement, C. 2015. «Equus caballus». Animal Diversity Web. Disponible en: https://animaldiversity.org/accounts/Equus_caballus/.
  • Wilson, Don E. y Reeder, DeeAnn M. (eds.) (2005). «Equus caballus». Mammal Species of the World. Disponible en: https://www.departments.bucknell.edu/biology/resources/msw3/browse.asp?id=14100015.