Differenza tra farfalla e falena

Differenza tra farfalla e falena

Nel mondo animale troviamo una grande varietà di specie, molte con caratteristiche e comportamenti molto dissimili anche in gruppi vicini. D'altra parte, esistono anche animali che vengono classificati in maniera diversa ma mostrano caratteristiche simili, tanto che in alcuni casi è difficile differenziarli adeguatamente. Uno di questi esempi lo troviamo negli insetti alati chiamati appunto farfalle e falene, che spesso confondiamo, ma che appartengono a gruppi diversi.

Se volete sapere qual è la differenza fra farfalla e falena continuate a leggere questo articolo di AnimalPedia.

Farfalla e falena: sono la stessa cosa?

Nonostante abbiano delle caratteristiche comuni, tradizionalmente le farfalle e le falene sono state differenziate per quel che riguarda aspetti anatomici e comportamentali. Tuttavia, come vedremo più avanti, alcuni di questi criteri non sono assoluti perché in certi casi vi sono falene che possono avere caratteristiche e abitudini simili alle farfalle.

Uno studio pubblicato recentemente [1]mostra che le farfalle sono falene diurne che hanno realizzato questo cambiamento nelle loro abitudini durante il loro sviluppo in un ecosistema. Lo studio fa riferimento all'esistenza di un insetto ancestrale comune sia alle farfalle che alle falene. Si trattava di una piccola specie che abitava nel tardo Carbonifero, che si caratterizzava dal fatto che gli adulti avevano mandibole e le larve mangiavano all'interno delle piante terrestri non vascolari che esistevano in quel periodo.

In questo studio si sottolinea anche che per un certo periodo si prese in considerazione l'ipotesi che le farfalle abbiano cominciato ad essere diurne per sfuggire alla pressione di predatori come i pipistrelli. Tuttavia si è poi verificato che questa differenziazione da un comune predecessore avvenne tra falene e farfalle prima che i pipistrelli facessero la comparsa sulla terra. Un'altra ipotesi sostiene che le farfalle sono diventate diurne per godere del nettare delle piante con fiori che solo erano accessibili di giorno. Per cui si ritiene che le farfalle si siano evolute dalle falene.

Classificazione della farfalla e della falena

Le farfalle e le falene sono imparentate a un certo livello della tassonomia animale, che corrisponde a:

  • Regno: Animalia
  • Phylum: Arthropoda
  • Classe: Insecta
  • Ordine: Lepidoptera

Fanno parte dell'ordine dei lepidotteri circa 160 000 specie, delle quali più del 80% sono falene o farfalle notturne. Per cui nonostante le farfalle siano più vistose e colorate, quelle notturne sono molte di più.

Dal punto di vista tassonomico, dopo il livello dell'ordine, si utilizzano le classificazioni secondo superfamiglia, famiglia, sottofamiglia, tribù, genere e sottogenere, specie per raggruppare gli insetti. Tuttavia, a causa della sua ampiezza, la classificazione qui non è definitiva e possono esserci cambiamenti nei raggruppamenti nel corso del tempo.

Inoltre con lo scopo di facilitare certi studi, e in un tentativo di stabilire alcune differenze all'interno del gruppo dei lepidotteri, sono state create alcune classificazioni 'artificiose'. Ad esempio, a seconda delle dimensioni si suddividono in micro e macro lepidotteri. Invece, a seconda dell'antenna, un aspetto chiave per distinguere tra farfalla e falana, la prima si identifica come Rhopalocera (con antenne a clava) e la seconda come Heterocera (con diversi tipi d'antenne).

 

Differenza tra farfalla e falena

Nel corso del tempo sono stati stabiliti alcuni criteri per stabilire la differenza tra farfalle e falene. Vediamo quali sono:

Antenne

Questo è stato uno degli aspetti principali di differenziazione di questi insetti, perché quelle delle farfalle hanno delle strutture sottili con punte che terminano a forma di mazza, di palla o di clava. Nel caso delle falene invece, le antenne hanno forme molto variabili all'interno dei diversi gruppi. Queste possono essere filiformi, a forma di piuma o di pettine, ma sono sprovviste delle protuberanze che hanno le farfalle.

Abitudini

Un'altra differenza tra farfalle dalle falene sono le loro abitudini. Le farfalle sono attive durante il giorno, mentre le falene escono di notte o al crepuscolo. Tuttavia questo non è un criterio assoluto perché esistono alcune eccezioni alla regola, come ad esempio la falena crepuscolare (Chrysiridia rhipheus) e la falena gitana (Lymantria dispar) sono attive durante il giorno.

Colori

Quanto ai colori le farfalle esibiscono diverse tonalità e fantasie appariscenti, mentre le falene hanno colorazioni meno attrattive e più monocromatiche. Anche questo criterio ha delle eccezioni, come per esempio0 la falena cometa (Argema mittrei), che ha tonalità splendide, e la falena sfinge testa di morto (Smerinthus jamaicensis).

Aspetto

Di solito l'aspetto della farfalla è più minuto e fragile che quello delle falene, che in generale hanno corpi più robusti e forti.

Organi uditivi

Le falene vengono depredate soprattutto dai pipistrelli, per cui hanno sviluppato degli organi uditivi che sono in grado di percepire gli ultrasuoni che emettono questi mammiferi volanti per poterne scappare ed evitare di essere divorate. Le farfalle sono provviste di questo organo, che però non è altrettanto sviluppato.

Diversità

Sebbene la tassonomia dei lepidotteri è stata difficile da chiarire, si è riusciti a riconoscere e classificare le 160 000 specie di insetti che ne fanno parte, di cui la maggior parte sono falene. In questo senso, le specie di falene sono molte di più delle farfalle.

Riproduzione

Siccome le falene hanno abitudini prettamente notturne, a differenza delle farfalle, il corteggiamento si basa principalmente sulla comunicazione chimica e l'emissione di suoni. Le farfalle, sebbene comunichino anche in questo modo, si basano anche sui colori del loro corpo e sul volo per corteggiarsi, per cui la vista è importante.

Posizione di riposo

Comunemente quando le falene riposano ripiegano le loro ali in maniera estesa sui fianchi, mentre le farfalle le piegano sulla schiena, aprendole e chiudendole ogni tanto.

Piaghe

Varie specie di falene sono considerate infestanti, delle vere e proprie piaghe nella fase larvale, visto che si cibano di piante che hanno interesse alimentare anche per l'uomo. Altre falene vivono nelle case e attaccano i vestiti, la tappezzeria e il legno. Alcuni esempi: Helicoverpa zea, il rodilegno rosso (Cossus Cossus), la locusta (Prionoxystus robiniae) e le tarme dei vestiti (Tineola bisselliella). Va precisato però che questi insetti non vanno sterminati, giacché anche loro hanno diritto a vivere, ma vanno trovate soluzioni per mantenerle lontane senza far loro del male.

Veleno

Tra le falene si annoverano tra gli esemplari più velenosi di tutti i lepidotteri, dato che presentano peli urticanti che in certi casi provocano problemi seri di salute a persone ed animali. Tra queste falene nominiamo quelle delle famiglie Saturniidae, Limacodidae e Megalopygidae.

Similitudini tra farfalla e falena

Le farfalle e le falene si somigliano molto anche come aspetto. Tra le caratteristiche comuni vi sono:

  • Anatomia generale del corpo diviso in 3 estremità: testa torace e addome, oltre ad antenne, zampe e ali.
  • Presenza di squame sulle ali ed in altre parti del corpo.
  • Alcune specie di entrambi i gruppi sono in grado di mimetizzarsi. A questo proposito vi suggeriamo il nostro articolo sugli animali che si mimetizzano.
  • Sono olometaboli, cioè, hanno un metamorfosi completa.
  • Nella fase larvale o allo stadio di bruco hanno mandibole e in quasi tutte le fasi di adulti hanno la proboscide.
  • Diverse specie di entrambi i gruppi sperimentano un periodo di diapausa.
  • Per la maggior parte sono animali erbivori.
  • Ricoprono un ruolo importante nell'impollinazione.
  • Sono parte delle catene trofiche essendo alimento per altri animali.
  • La maggior parte dei lepidotteri ebbero il periodo di maggior sviluppo grazie alle angiosperme durante il Cretaceo.

Se volete approfondire ulteriormente l'argomento suggeriamo i seguenti articoli:

  • Tipi di farfalle
  • Tipi di falene

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Fonti
  1. Kawahara, AY, Plotkin, D., Espeland, M., Meusemann, K., Toussaint, E., Donath, A., Gimnich, F., Frandsen, PB, Zwick, A., Dos Reis, M., Barber , JR, Peters, RS, Liu, S., Zhou, X., Mayer, C., Podsiadlowski, L., Storer, C., Yack, JE, Misof, B. y Breinholt, JW (2019). La filogenómica revela el momento evolutivo y el patrón de mariposas y polillas. Actas de la Academia Nacional de Ciencias de los Estados Unidos de América, 116 (45), 22657–22663. Disponible en: https://doi.org/10.1073/pnas.1907847116

Bibliografia
  • Animal Diversity Web (2020). Disponible en: https://animaldiversity.org
  • Sánchez, P. y de Arce, J. (2018). Mariposas nocturnas de la Serranía de Cuenca. Disponible en: https://www.researchgate.net/publication/336210634_Mariposas_nocturnas_de_la_Serrania_de_Cuenca/citation/download
  • Torrado, L. (2017). Inventario de las mariposas nocturnas (Lepidoptera, Heterocera) de una localidad de Oleiros (As Pedreiras, Liáns), A Coruña. Disponible en: https://ruc.udc.es/dspace/bitstream/handle/2183/19618/TorradoBlanco_Laura_TFG_2017.pdf?sequence=2&isAllowed=y