I gatti vedono i colori?

I gatti vedono i colori?

Il mondo che ci circonda è percepibile attraverso i sensi che sono in grado di captare differenti sensazioni in molteplici modi: attraverso i colori, gli odori, i sapori e il tatto. Proporzionalmente al punto di vista da cui si guarda il mondo riusciamo a percepire i dettagli del creato con diversi livelli di sensibilità. E' risaputo che i nostri amici a quattro zampe ci battono in termini di olfatto, riescono a decriptare segnali tattili in modo efficace e assaporano il cibo in modo sicuramente diverso dal nostro: ma come sono messi con la vista? I gatti vedono i colori? In questo articolo di AnimalPedia cavalcheremo la curva dell'arcobaleno scoprendo i colori percepibili dai nostri amici a quattro zampe e, nello specifico, dei gatti.

L'occhio del gatto: anatomia

Se c'è un tratto che caratterizza e rende i felini domestici irresistibili è lo sguardo. La conformazione e l'orientamento dei globi oculari è tipicamente quello del predatore con occhi ravvicinati, dritti e con taglio deciso. Questa tipologia di conformazione oculare rende la vista un fattore di sopravvivenza: hanno una visuale stretta (ma che arriva a 200 gradi di ampiezza) ma profonda che processa le immagini tridimensionalmente e con una sensibilità eccellente in modo da individuare anche le prede più scaltre e veloci. Esteticamente parliamo di un parametro di bellezza per antonomasia: gli occhi del gatto sono caratterizzati da molteplici varianti di colori che, in abbinamento o contrasto col pelo, rendono il nostro micio sempre unico ed irresistibile.

Anatomicamente parlando l'occhio del gatto è un vero e proprio prodigio della natura per le sue straordinarie capacità di captazione dei movimenti anche più leggeri e rapidi. Innanzitutto sono presenti, a protezione del bulbo, tre palpebre con andamento di chiusura ed apertura diverse e sincrone. Valutando la stratigrafia oculare dall'esterno all'interno abbiamo:

  • Congiuntiva: è un sottile strato esterno a protezione della struttura sottostante idratata dalle ghiandole lacrimali;
  • Cornea: è una sorta di membrana trasparente che ha il compito di filtrare la luce che penetra nelle strutture posteriori del globo oculare;
  • Iride: è il distretto dell'occhio che conferisce il colore alterando la sua forma attraverso un foro centrale che modula la luce;
  • Pupilla: è il foro che permette alla luce di procedere verso la camera posteriore dell'occhio. La pupilla dei gatti si dilata 4 volte di più di quella umana (visione notturna);
  • Il cristallino e la retina: servono alla messa a fuoco e alla captazione complessiva dell'immagine che viene inviata e processata dal cervello;
  • Bastoncelli e coni: si sviluppano nella retina e servono a discernere il bianco e nero e i colori, incluse alcune tonalità ultraviolette che l’occhio umano non rileva.

Questi sono i mezzi a disposizione di Micio per apprezzare, esplorare e valutare il mondo che lo circonda, ma scopriamo ancora più nel dettaglio cosa percepisce e soprattutto quali colori vede!

Quali colori vede il gatto?

Come accennato all'inizio di quest'articolo il mondo è percepito in misura diversa a seconda della sensibilità con cui lo si guarda. L'efficienza visiva è data dalla chiarezza, dalla messa a fuoco e dai colori dell'immagine. Ma quali colori vedono i nostri amici a quattro zampe?

Il gatto è in grado di vedere distintamente ben 3 colori:

  • blu-violetto
  • giallo
  • verde

Un colore che non percepisce assolutamente è il rosso, il marrone e l'arancione. Percepiscono il rosso in maniera molto confusa e lo captano simile al verde, mentre il viola, per loro, appare molto simile al blu.

Da questo punto di vista l’occhio umano è decisamente più efficiente nel distinguere in modo netto e chiaro i colori. Allo stesso modo l'essere umano ha superiore acutezza visiva e rapida capacità di processazione d'immagine a livello del sistema nervoso centrale. Noi percepiamo più colori grazie ad un maggior numero di coni nell'area della fovea, che rappresenta la zona centrale della retina. Questo ci permette di vedere un sacco di colori vivaci e di avere risoluzione dettagliata. I gatti hanno molti più bastoncelli che incrementano la loro capacità di vedere in penombra e durante la notte; non hanno fovea, ma una “zona centralis”, che ha più bastoncelli che coni.

Questo consente al gatto di captare movimenti molto veloci (ed è molto utile quando si tratta di piccoli animali che cambiano direzione molto velocemente durante un inseguimento). Queste diversità funzionali permettono ai felini anche di avere un’eccellente visione notturna ma non una visione a colori completa e una risoluzione meno dettagliata. Il gatto inoltre non ha una buona capacità di percepire i movimenti lenti come siamo abituati a fare noi nelle immagini rallenty.

Queste nozioni devono insegnarci che spesso trattiamo i nostri animali in modo troppo scontato dimenticando che, per natura, hanno diverse abilità funzionali rispetto alle nostre a volte migliori altre peggiori. La percezione dei colori, ad esempio, può definire problematiche etologiche in cui l'umano, senza saperlo, cerca di abituare il proprio animale a valutare e a comportarsi in determinati modi attraverso l'ausilio di oggetti colorati.

Micio ha di certo una capacità intellettiva spiccata e propensa all'apprendimento, ma diventerebbe complesso per qualunque essere vivente cercare di apprendere attraverso dei mezzi che non percepisce. Il monito è quello di imparare a conoscere i nostri animali domestici documentandoci circa l'anatomia, la fisiologia, l'etologia comportamentale e l'alimentazione. Solo in questo modo è possibile raggiungere un livello di condivisione maggiore che porterebbe la convivenza ad essere ancora più piacevole. Informatevi, informatevi ed informatevi...magari leggendo Animalpedia!

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