Il cane procione come animale domestico

Il cane procione come animale domestico

Il cane procione, conosciuto scientificamente come Nyctereutes procyonoides, è un animale di origini asiatiche che vive in Cina e Giappone. Il suo nome giapponese è tanuki.

È una razza molto antica, nonostante ciò fino a poco tempo fa non è mai stato preso in considerazione come animale domestico. Tra l'altro, sono molti i Paesi nei quali ne viene proibito il possesso in qualità di animale da compagnia.

Continua a leggere questo articolo di AnimalPedia sul cane procione come animale domestico se vuoi saperne di più su di questa singolarissima creatura, che per quanto possa sembrare strano, ha meno parentela con il procione rispetto a quella che ha con gli animali della famiglia Canidae.

Tanuki, il cane ancestrale

Il tanuki è la razza di cane selvatico più antica del pianeta. Mettendo da parte la sua morfologia che ricorda a prima vista più un procione rispetto a un cane, la difficoltà che porta questa creatura a non essere propriamente un animale domestico è data dalle sue abitudini.

Infatti, lo stile di vita del cane procione assomiglia di più a quello di una volpe o di un tasso piuttosto che a quello di un cane. Si tratta di animali notturni, ovvero, che svolgono gran parte delle loro attività dal calare del sole in poi, mentre durante le ore del giorno si riposano nelle loro tane sotterranee.

Tanuki, il cane che va in letargo

Il cane procione è l'unico canide che va in letargo. Durante la primavera e l'estate accumula grasso per affrontare l'inverno. L'aspetto del tanuki è molto simile, soprattutto per quanto riguarda la faccia, a quello di un procione. Nonostante ciò, non hanno praticamente nulla in comune a livello parentale. Questo animale ha un pelo lungo e folto con dei colori rossiccio-grigiastri.

Come l'immensa maggioranza dei canidi beneficia di un doppio strato di pelo. Il primo strato lanoso ha le tonalità grigie. Lo strato superiore è molto vistoso, motivo per cui il cane procione si estese dal Giappone fino in Europa.

Se ci si avvicina al pelo del tanuki, si vede nitidamente che ostenta varie tonalità di colori, perfettamente segmentate. La radice è grigiastra, dello stesso colore del vello inferiore. Ma il colore dominante del pelo è una sorta di aranciato che in alcuni punti diventa nero o bianco.

L'emigrazione del cane procione

Il tanuki è originario del Giappone e non è raro riuscire a incontrarne qualche esemplare mentre rovista tra la spazzatura in cerca di cibo. Il cane procione è onnivoro e questa è una delle ragioni per cui non si trova in pericolo di estinzione.

Negli anni 40 del XX secolo, il tanuki iniziò a essere esportato in Europa dal Giappone, con il fine di crearne allevamenti destinati alla pellicceria. Molti cani procioni riuscirono a scappare dalle fattorie dell'antica Unione Sovietica, dalla Polonia, dalla Germania e da altri Paesi centro-europei.

Attualmente in tutti questi luoghi il Nyctereutes procyonoides è diventata una specie invasiva, con l'aggravante che i cani procioni europei sono grandi quasi il doppio di quelli giapponesi.

Il cane procione domestico

Similmente alle volpi, avere un cane procione come animale domestico non è propriamente appropriato. Si tratta di un animale molto timoroso dalle abitudini notturne, che rimane impietrito quando viene illuminato dalle luci dei veicoli. In Giappone, molti di questi esemplari vengono investiti per strada.

Bisogna tenere presente che se un animale non è stato addestrato dall'uomo durante il corso della storia, significa che esistono solide e molteplici ragioni per non ritenerlo propriamente un animale da compagnia.

Abitudini del tanuki

Il cane procione allo stato selvatico è monogamo. Non è un animale violento in nessuna circostanza. Solitamente vive in piccoli gruppi nelle zone boscose, rifugiandosi in tane profonde. Durante la primavera le femmine danno alla luce da cinque a sette cuccioli, che vengono accuditi dal padre mentre la madre si occupa delle caccia.

Essendo animali onnivori, divorano qualunque cosa: uccelli, roditori, rettili, frutta, piante e quello che trovano nella spazzatura. Nella cultura giapponese si parla dei cani procioni anche nella mitologia del Paese, dove vengono considerati animali che portano fortuna.

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