Il Kraken esiste?

Il Kraken esiste?

Da AnimalPedia siamo soliti presentarvi temi interessanti e sorprendenti sul mondo animale, ed in questo caso in particolare vorremmo concentrarci su una specie, che secondo le leggende nordiche, per secoli ha affascinato e terrorizzato gli uomini di queste terre. Ci riferiamo al Kraken, una creatura gigantesca dalle forme simili ad un calamaro o una piovra, capace di affondare le imbarcazioni.

Con il passare del tempo molte di queste cronache e narrazioni vennero considerate esagerate e prive di fondamento visto che ne mancavano le prove scientifiche. Tuttavia, il famoso scienziato Linneo, cui dobbiamo la classificazione animale tuttora in uso, incluse nella prima edizione del suo Systema naturae un animale chiamato kraken, con il nome scientifico di Microcosmus, appartenente all'ordine dei cefalopodi. Questa inclusione fu poi rifiutata in edizioni posteriori. Tuttavia davanti a tanti racconti e testimonianze, ed al lavoro di un grande scienziato come Linneo, viene da chiedersi se queste teorie non siano corroborate da verità. Il kraken è quindi esistito davvero?

Cos'è il kraken

La parola Kraken in scandinavia significa più o meno 'animale perverso o maligno', termine che faceva riferimento alla presunta creatura marina di dimensioni colossali che attaccava le imbarcazioni e ne divorava gli equipaggi. Nella lingua tedesca la parola 'krake' significa polpo, mentre kraken sarebbe il plurale e si riferisce anche alla abnorme creatura nordica. Addirittura il terrore per questo animale era tale che anche nelle cronache si evitava di nominarlo espressamente perché si temeva che evocandolo potesse portare cattivi presagi. Per cui per riferirsi a questo essere si usavano altre parole come “hafgufa" o "lyngbakr”, che a loro volta erano legate a creature giganti, come grossi pesci o balene.

Descrizione del Kraken

La descrizione del Kraken era quella di un animale molto grande simile ad un polpo (anche se sembra più plausibile che sia un grosso calamaro) le cui dimensioni erano tali che quando affiorava in superficie poteva essere scambiato per un piccola isola, di circa 2 km. Inoltre venivano descritti i suoi occhi enormi e la presenza di tentacoli giganti. Un altro aspetto che molti marinai che dicevano di averlo visto avevano menzionato, era che rendeva torbida e scura l'acqua dove nuotava (probabilmente per l'inchiostro). Inoltre anche se non attaccava direttamente le imbarcazioni, quando si inabissava, poteva comunque finire per affondarle a causa dei vortici che creava sull'acqua.

La leggenda del Kraken

Le leggende sul Kraken si trovano nella mitologia nordica, in special modo nell'opera edita nel 1752 Storia naturale della Norvegia, redatta dal vescovo di Bergen, Erik Lugvidsen Pontoppidan, che descrive l'animale nel dettaglio. Oltre alle incredibili dimensioni ed alle caratteristiche già menzionate in precedenza, la leggenda del Kraken parla del fatto che grazie agli immensi tentacoli, l'animale poteva sollevare in aria una persona con facilità. In questo libro si distingueva questo mostro da altri come il serpente marino.

D'altro canto, le storie sul kraken gli attribuivano sia i movimenti tellurici e sismici che le attività vulcaniche sottomarine con l'emersione di nuove isole che avveniva nella zona dell'Islanda. Anche le forti correnti o le onde anomale venivano attribuite ai movimenti di questa creatura sottomarina.

Tuttavia queste leggende non sottolineavano solo aspetti negativi, infatti i pescatori testimoni rilevavano che quando il mostro marino saliva in superficie, era accompagnato da una grande ricchezza e quantità di pesci, che loro, posizionati in punti strategici, catturavano grazie al kraken. Si arrivò a usare un frasario che sottintendeva che quando era avvenuta una pesca abbondante 'si era pescato sul kraken'.

La leggenda del Kraken divenne tanto popolare e diffusa, che ne troviamo tracce in diverse opere d'arte, di letteratura e cinematografiche.

Il kraken esiste o è esistito?

Le ricerche scientifiche sono di vitale importanza per poter affermare la veridicità di una specie in particolare. In questo caso è difficile poter dire con sicurezza se il kraken sia esistito o no. Abbiamo accennato che Carlo Linneo nella prima edizione della sua opera lo aveva incluso mentre era stato eliminato nelle edizioni successive. Agli inizi del '900 il naturalista francese e studioso dei molluschi Pierre Denys de Montfort, nel suo libro Storia naturale generale e particolare dei molluschi, descrive l'esistenza di due piovre giganti, ed uno di essi è il kraken. Questo scienziato arrivò ad affermare che l'affondamento di un gruppo di navi britanniche fu dovuto all'attacco di un kraken. Tuttavia alcuni superstiti affermarono che si era trattato di una forte tempesta, cosa che finì per screditare Monfort e scartare l'idea che il kraken fosse un polpo gigantesco.

In contrasto con quanto detto, a metà dell'800, si poté dimostrare l'esistenza del calamaro gigante, il quale fu trovato morto in varie spiagge. A partire da questo ritrovamento, gli studi su questo animale si fecero più approfonditi, anche se non vi sono rapporti ufficiali che lo descrivano. Oggigiorno si pensa che il famoso kraken fosse una specie di cefalopodi, in particolare calamari, che possedevano dimensioni sbalorditive, ma in nessun caso compatibili con le caratteristiche descritte dalla mitologia.

Specie di calamari giganti

Attualmente si conoscono 4 specie di calamari giganti:

  • Calamaro gigante dell'Atlantico (Architeuthis dux): l'esemplare più grande mai identificato era una femmina di 18 metri e 250 kg di peso.
  • Calamaro gigante verrugoso (Moroteuthopsis longimana): può pesare fino a 30 Kg e misurare 2,5 metri di lunghezza.
  • Calamaro colossale (Mesonychoteuthis hamiltoni): è la specie più grande esistente. Possono misurare quasi 20 metri e si stima che possano pesare anche 500 kg, grazie ai resti di un esemplare ritrovato all'interno di un capodoglio.
  • Calamaro Dana (Taningia danae): può esser lungo più di 2,4 metri e pesare 160 Kg.

La prima registrazione video di un calamaro gigante avvenne nel 2005, quando una troupe del Museo Nazionale delle Scienze giapponese riuscì a filmarne uno. Possiamo quindi dire che il kraken è in realtà un calamaro gigante, che per quanto enorme e stupefacente non è in grado di affondare navi o di causare movimenti sismici! Probabilmente, visto che a volte si era riusciti a rinvenire solo i tentacoli si pensava potesse essere un polpo di dimensioni eccezionali. L'unico predatore naturale di questa specie è il capodoglio, cetaceo che può raggiungere le 50 tonnellate e misurare 20 metri, cosa che permette loro di cacciare facilmente anche i calamari giganti.

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Bibliografia
  • Armendáriz, X. (2019). Kraken, el monstruo marino que engullía barcos. National Geographic. Disponible en: https://historia.nationalgeographic.com.es/a/kraken-monstruo-marino-que-engullia-barcos_13028
  • Beltrán R. (2010). Etimología de 'Kraken' y su contexto. Centro virtual Cervantes. Disponible en: https://cvc.cervantes.es/foros/leer_asunto1.asp?vCodigo=37756#:~:text=La%20etimolog%C3%ADa%20de%20la%20palabra,refiere%20tambi%C3%A9n%20al%20legendario%20Kraken.