Malattie dei cavalli più comuni

Malattie dei cavalli più comuni

Senza dubbio uno degli animali che maggiormente ha contribuito allo sviluppo generale dell'umanità è stato il cavallo. Una prova della sua importanza è che la medicina veterinaria è nata quasi esclusivamente per trattare proprio i disturbi di questo animale.

Ci sono diverse malattie che possono colpire il cavallo, alcune delle quali sono piuttosto comuni. Possono derivare da carenze alimentari, o sovralimentazione, batteri, vermi, infezioni o infiammazioni, colpi di freddo. In questo articolo di AnimalPedia vi offriamo una breve guida alle malattie dei cavalli più comuni, ve ne spieghiamo le cause e il trattamento.

Coliche nei cavalli

Le coliche nei cavalli sono la prima causa di morte in questi animali e quasi tutti gli allevatori prima o poi dovranno affrontare questa situazione perché s tratta di una delle malattie più comuni nei cavalli adulti. La colica è un dolore addominale che può avere cause diverse. I principali sintomi sono:

  • Sudorazione
  • Nervosismo
  • Movimenti incontrollati: il cavallo gratta il terreno con le zampe anteriori, si mette in posizione come se dovesse urinare ma non fa nessun bisogno, si getta a terra cercando di alleviare il dolore e resta steso sulla schiena.
  • Disidratazione
  • Costipazione/diarrea
  • Posture per evitare il dolore: l'animale rimane seduto se si tratta di una colica la cui origine è una dilatazione dello stomaco dovuta all'accumulo di gas.

I diversi tipi di coliche nei cavalli

  • Colica spasmodica: si verificano violenti contrazioni spastiche ed è molto dolorosa.
  • Colica gassosa: è provocata da iperfermentazione del materiale alimentare soprattutto nelle regioni del colon e del cieco; la conseguenza determina una eccessiva produzione di gas che distende le anse intestinali. Anche il ticchio d’appoggio o l’aerofagia può portare a questo tipo di patologia associata alla dilatazione gastrica (accumulo di aria nello stomaco).
  • Colica da costipazione: si verifica in caso di accumulo di materiale alimentare nell'intestino e provoca difficoltà di evacuazione.
  • Colica da torsione: deriva dalla torsione di un segmento intestinale lungo il suo asse longitudinale. Può essere risolta solo con una chirurgia.
  • Colica tromboembolica: questa colica, spesso letale, deriva dalla migrazione delle larve di parassiti intestinali attraverso i vasi mesenterici con conseguente trombosi degli stessi e necrosi del tratto intestinale interessato.

Capire quali sono le cause scatenanti delle coliche è fondamentale non solo per trattarle in maniera corretta ma anche per prevenirle e ridurre i rischi di patologie più gravi.

Come prevenire le coliche nei cavalli?

  • Alimenta il cavallo gradualmente, in un periodo di 16 ore. Questo è il tempo che, in natura, trascorrerebbe a pascolare. Un cavallo che rimane in un box e viene nutrito mattina e sera è molto probabile che soffra di disturbi digestivi.
  • Usa foraggio di qualità, evita l'eccesso di paglia, e lascia alla portata dell'animale acqua pulita e fresca. Non abusare di mangimi industriali. Per saperne di più vi invitiamo a leggere il nostro articolo sull'alimentazione del cavallo.
  • Permetti al cavallo di muoversi varie volte al giorno per incoraggiare il transito intestinale.
  • Posiziona le mangiatoie abbastanza in alto, in modo che per il cavallo sia più comodo mangiare.
  • Forniscigli distrazioni per evitare l'aerofagia, che è comune nei cavalli annoiati. In questo caso l'animale produce e ritiene i gas i quali, non essendo evacuati, risalgono nel tratto gastro-intestinale, dando luogo a dei problemi, uno fra tutti il rigonfiamento dell'addome.

Trattamento

Data la varietà delle cause che possono causare questa condizione, il veterinario si concentrerà, una volta individuato, sul problema specifico, ma fino ad allora procederà a:

  • Alleviare il dolore con spasmolitici (buscopan) e FANS (farmaci antinfiammatori non steroidei, come la flunixin meglumine).
  • Reidratare e/o lubrificare il transito gastrointestinale con paraffina. Può richiedere l'alimentazione tramite sonda nasogastrica.
  • Sedare l'animale se è in fase di autolesionismo.
  • Potrebbe essere necessario il somministro di antibiotici se il problema è un'interruzione del transito e c'è un eccesso di fermentazione del materiale ingerito.

Tetano nel cavallo

Si tratta di una malattia comune nei cavalli causata dal Clostridium tetani, un batterio anaerobio (funziona senza ossigeno) che vive nel terreno, specialmente in quello ricco di materia organica (letame). Questo batterio entra nel corpo del cavallo attraverso piccole ferite o graffi, ad esempio causate dalla briglia o dopo aver calpestato un chiodo, ecc.

Dopo circa 8 giorni (molto variabile) osserveremo il sintomo tipico della malattia: contrazioni muscolari involontarie e costanti. Appariranno, inoltre:

  • Trismus mandibularis: mascelle strettamente serrate, senza possibilità di apertura.
  • Iperestensione dei muscoli degli arti, con conseguente cavallo incapace di flettersi.
  • Espressione conosciuta come "riso sardonico" (più comune nei cani) è un caratteristico spasmo prolungato dei muscoli facciali che sembra produrre un sorriso.

Come agisce il Clostridium tetani?

Produce due tossine che hanno come sito d'azione il sistema nervoso. Più il punto d'entrata dei batteri (ferita) è vicino al sistema nervoso centrale (cervello), più aggressiva è la presentazione di questa malattia e meno tempo impiega a svilupparsi.

Cura del tetano nel cavallo

Se si agisce prima che le tossine paralizzino i muscoli respiratori (diaframma/muscoli intercostali...), verrà somministrato dal veterinario siero antitetanico e penicillina. Verrà anche fornita una terapia di supporto, cioè fluidoterapia, abbassamento della temperatura, sedazione se necessario, e può anche richiedere la ventilazione meccanica in caso di paralisi respiratoria.

Si può evitare che i cavalli contraggano il tetano?

Sì, vaccinandoli seguendo il calendario di vaccinazioni imposto dal veterinario. Dovremo sempre disinfettare le ferite del nostro cavallo usando acqua ossigenata su ogni lesione che osserviamo.

Influenza equina

È l'equivalente dell'influenza equina ed è un virus che colpisce le vie respiratorie superiori, ma se sorgono complicazioni, può colpire le vie respiratorie inferiori (polmone, bronchi) e persino causare la morte. Si trasmette per via aerea, attraverso starnuti e secrezioni nasali.

Se il cavallo ha avuto la malattia in precedenza e si è, dunque, parzialmente immunizzato, i sintomi saranno lievi: secrezione nasale, tosse, congiuntivite, ed eventualmente si recuperará dopo alcuni giorni. Tuttavia, possono riammalarsi nella stagione successiva, specialmente nei mesi freddi, e se il virus li colpisce quando sono già malati, mal nutriti o troppo giovani, può avere conseguenze fatali.

I sintomi dell'influenza equina sono i seguenti:

  • Secrezioni nasali dense
  • Congiuntivite
  • Perdita di appetito
  • Febbre alta e ricorrente (va e viene).

Se non trattata in tempo, può portare a :

  • Polmoniti
  • Broncopneumopatia cronica ostruttiva
  • Bronchite
  • Anche la morte in caso di complicazioni.

Trattamento

L’influenza equina provoca un innalzamento della temperatura corporea, tosse secca, congiuntivite, coliche e debolezza fisica arrivando all'inappetenza. Se non diagnosticata può complicarsi con il rischio di diventare bronchite. Si tratta di una patologia contagiosa per la quale non esiste un reale trattamento con il quale eliminare il virus. E’ possibile vaccinare il cavallo ma non esclude la possibilità che possa contrarre l’influenza in futuro.

Se l'animale è parzialmente immunizzato e l'influenza si presenta in forma lieve, il veterinario può semplicemente prescrivere un mucolitico per fluidificare il muco, come la bromexina, e tenere il cavallo al riparo e lontano da altri congeneri per alcuni giorni.

Se la situazione si complica, potrebbe essere necessario utilizzare antibiotici specifici per il sistema respiratorio, e terapie di supporto per gli animali molto indeboliti.

Ricordate che riunire cavalli provenienti da aree diverse senza conoscere il loro background può portare a un'epidemia di influenza equina.

Prevenzione

Per prevenire questa malattia comune nei cavalli, è necessaria una vaccinazione annuale, soprattutto prima delle stagioni fredde, e per evitare di mescolare animali di diversa provenienza senza conoscerne lo stato. Esiste un vaccino che protegge sia contro il tetano e l'influenza.

Babesiosi o piroplasmosi

Questa è un'altra delle malattie più comuni nei cavalli, di cui soffrono anche cani, mucche e altri animali domestici, ed è causata dal protozoo Babesia equi.

La babesia viene trasmessa dalle zecche, e la loro moltiplicazione all'interno dei globuli rossi del cavallo causa i seguenti sintomi:

  • Anemia (mucose pallide, le Babesie distruggono i globuli rossi).
  • Febbre
  • Urina color cognac
  • Anoressia
  • Prostrazione e morte improvvisa in casi molto acuti.

Trattamento della babesiosi

Se rileviamo la presenza di zecche nel cavallo e/o nell'ambiente, e notiamo che il nostro cavallo assume un comportamento strano, il veterinario probabilmente opterà per l'iniezione di imidocarb, in un'unica dose intramuscolare, anche se in qualche cosa dovrà essere ripetuta dopo qualche ora.

Prevenzione della babesiosi

L'unico modo per prevenire la babesiosi è evitare che il cavallo venga infestato dalle zecche, il che è molto difficile. Possiamo applicare settimanalmente sul cavallo dei prodotti per evitare che le zecche si attacchino sul cavallo (tipo permetrina), ma hanno breve durata.

Anche l'area in cui il cavallo vive (il box) dovrebbe essere disinfettata settimanalmente, e se l'animale è libero nel campo, si dovrebbe evitare che si avvicini alle felci e alle zone umide, cosa quasi impossibile.

Malattie dei cavalli soggette all'obbligo di notifica

  • PESTE EQUINA
  • ENCEFALOMIELITE
  • STOMATITE VESCICOLARE
  • ANEMIA INFETTIVA E.
  • RABBIA
  • CARBONCHIO EMATICO
  • MORVA
  • MORBO COITALE MALIGNO
  • INFLUENZA EQUINA
  • ARTERITE VIRALE E.
  • RINOPOLMONITE
  • PARAINFLUENZA EQUINA
  • RINITE ENZOOTICA
  • TUBERCOLOSI
  • GASTROENTEROTOSSIEMI E
  • SALMONELLOSI
  • FARCINO CRIPTOCOCCICO
  • RICKETTIOSI
  • ROGNA EQUINI
  • LEPTOSPIROSI
  • METRITE CONTAGIOSA E.
  • LINFANGITE EPIZOOTICA
  • WARBLE FLY
  • SURRA
  • WEST NILE DISEASE
  • AUJESZKY
  • MALATTIA DI BORNA
  • PIROPLASMOSI
  • VAIOLO
  • ENCEFALOM. GIAPPONESE
  • ADENITE EQUINA

Questo articolo è puramente informativo, da AnimalPedia non abbiamo la facoltà di prescrivere trattamenti veterinari né realizzare alcun tipo di diagnosi. Ti invitiamo a portare il tuo animale domestico dal veterinario nel caso in cui presenti qualsiasi tipo di malessere o fastidio.

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