Maltrattamento degli elefanti in Thailandia

Maltrattamento degli elefanti in Thailandia

Le escursioni con gli elefanti in Thailandia sono una delle attività più tipiche che vengono proposte a chi viaggia nel paese o nel continente asiatico in generale. A goderne sono i turisti, ma a soffrirne sono gli animali, anche se a prima vista può non sembrare così. Se vuoi saperne di più e vuoi fare del turismo responsabile, leggi questo articolo di AnimalPedia in cui parliamo del maltrattamento degli elefanti in Thailandia e del perché questi animali soffrono particolarmente.

La ribellione dell'elefante Jumbo

Prima di parlare nello specifico di come avviene il maltrattamento degli elefanti in Thailandia, vogliamo mostrarne la conseguenza. Il 26 agosto 2015, una famiglia cinese ha vissuto una terribile esperienza durante una tipica gita con gli elefanti insieme a un gruppo di turisti.

L'elefante Jumbo, di 30 anni, si è ribellato e approfittando di un momento di disattenzione da parte del suo addestratore per scuotersi e cercare di liberarsi delle persone che erano sulla sua groppa. L'addestratore ha cercato di domarlo e controllarlo senza però riuscirci: le zanne dell'elefante gli hanno attraversato collo e costole. L'uomo, di nome Surachai Daephumpak è morto e la polizia ha trovato il suo corpo in un torrente.

Una volta liberatosi dell'addestratore, l'elefante ha cercato di fuggire in ogni modo possibile, addentrandosi nella foresta con la famiglia cinese ancora in groppa.

I turisti vennero salvati da Kwan Klui, un altro addestratore, che ci mise più di un'ora a tranquillizzare e riportare l'elefante nella zona in cui viveva in cattività. Le autorità chiusero il centro, affermando che però non c'era nulla da temere e che era solo Jumbo che era impazzito.

I turisti si arrabbiarono non per il maltrattamento, ma con l'elefante "assassino". L'elefante Jumbo, invece, voleva solo essere libero.

Addestramento degli elefanti in Thailandia

Nel 1900 c'erano 30.000 elefanti liberi e 100.000 in cattività. Oggi la popolazione di elefanti si è ridotta drasticamente, tanto che restano 2.000 elefanti liberi e 4.000 in cattività.

Gli elefanti vengono usati per trasportare tutto il giorno i turisti stranieri sulla groppa dopo un lungo ed esasperante addestramento. Sai come avviene questo "addestramento"? Gli elefanti vengono legati affinché diventino mansueti e si lascino montare. Vengono picchiati con delle canne di bambù per farli comportare bene, vengono rinchiusi e costretti sin da piccoli per obbligarli a stare buoni in gabbia, gli vengono legate le gambe in modo che non impazziscano e non se ne vadano di corsa.

Queste sono solo alcune delle pratiche che vengono usate dai thailandesi per tenere sotto controllo il comportamento di alcuni elefanti, esseri che non dovrebbero vivere in cattività. Sembra che questi animali abbiano doveri ma non diritti.

La memoria degli elefanti

Non si sa di preciso cosa abbia spinto Jumbo ad attaccare gli addestratori e a fuggire non appena ne ha avuto l'occasione. Ciò che sappiamo è che questi animali hanno una memoria straordinaria e probabilmente la pazienza che l'animale aveva avuto si era esaurita. Gli elefanti sanno chi sono i loro amici e i loro nemici, ricordano suoni, immagini e azioni: è per questo che probabilmente Jumbo ha cercato di fuggire e attaccare l'addestratore sulla base di quanto vissuto.

Gli elefanti sono animali meravigliosi che meritano di essere rispettati e vivere in libertà. Secondo Karen McComb, ricercatrice all'università del Sussex, gli elefanti sono animali che sentono amore e sarebbero in grado di riconoscere il cadavere di esemplari che appartenevano alla stessa mandria. Inoltre è probabile che rendano omaggio ai morti con una specie di rito che consiste nel toccare i cadavere con le zampe e la proboscide.

Gita sugli elefanti in Thailandia

Chi ha fatto una passeggiata con gli elefanti, assicura che nel tour non è stato fatto del male all'elefante, gli è stato dato da mangiare ed è stato anche lavato con cura. Il problema è che il maltrattamento che subiscono non si vede al momento della passeggiata.

Le attenzioni nei confronti degli animali sono il minimo che una persona dovrebbe fare per compensare tutto il male fatto all'animale per fomentare un turismo che non tiene affatto in considerazione il benessere animale e lo vede solo come una fonte di denaro.

Con questo articolo abbiamo voluto sensibilizzare i nostri lettori su questo problema, perché in molti pensano che questi animali vengano trattati bene e che non soffrano per colpa del turismo. Tuttavia, se ti piacciano gli elefanti e vuoi svolgere qualche attività per vedere da vicino questi animali, informati a dovere prima di partire: ci sono diverse organizzazioni che permettono di interagire con questi animali senza maltrattarli, mettiti in contatto con chi le gestisce!

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