Nandù: Tipi, caratteristiche, alimentazione e habitat

Nandù: Tipi, caratteristiche, alimentazione e habitat

I nandù sono grandi uccelli e incapaci di volare appartenenti al sottordine degli Struthioniformes che comprende una sola famiglia, i Reidi (Rheidae), con 2 generi, 2 specie e 8 sottospecie. Entrambe le specie provengono dal Sud America, dove vivono in diverse regioni. Assomigliano nell'aspetto molto a struzzi ed emù, ma sono solo lontanamente imparentati.

Non perderti il nostro articolo di AnimalPedia in cui ti spieghiamo alcune delle caratteristiche principali del Nandù, dove vive, cosa mangia e altre curiosità.

Caratteristiche del nandù

Eccovi alcune delle caratteristiche principali del nandù:

  • È un animale di grandi dimensioni. A seconda della specie, la sua altezza varia da 0,90 a 1,70 metri, mentre il peso dai 15 ai 36 kg.
  • La forma del corpo è ovale.
  • A seconda della specie, il nandù può essere nero con la testa e il collo grigio-marrone, ma con piume chiare sugli arti inferiori. Altri sono brunastri o grigiastri con macchie bianche che variano in dimensione a seconda della specie.
  • Il collo e le zampe sono lunghe e le cosce son ben sviluppate. Queste parti del corpo sono ricoperte di piume, anche se non molto abbondanti.
  • È un uccello incapace di volare, che ha piume morbide e un artiglio su ogni ala che usa per difendersi.
  • Corrono ad alta velocità e lo fanno a zig zag, e possono raggiungere i 60 km/h. Vuoi sapere se il nandù è uno degli animali più veloci? Non perderti quest'altro articolo sugli animali più veloci del mondo.

Tipi di nandù

L'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN) riconosce tre specie di nandù:

  • Rhea americana: misura 1,34-1,70 metri e pesa 26-36 kg, ed i maschi sono più grandi delle femmine. La parte superiore del corpo è grigio brunastra, mentre le zone superiore e dorsale sono nere e la parte ventrale è chiara o bianca.
  • Rhea pennata: le dimensioni variano da 0,90 cm a 1 metro, con un peso tra i 15 ed i 25 kg. In generale è marrone con macchie bianche sui lati e la zona ventrale è chiara.
  • Rhea tarapacensis: le dimensioni, il peso e la colorazione sono le stesse del Rhea pennata, ma è più grigio ed ha meno macchie bianche.

Dive vive il nandù?

Il nandù è un uccello originario del Sud America, diffuso in vari paesi di questa regione, generalmente associato a praterie aperte. Gli esemplari di Rhea americana abitano, generalmente. l'Argentina, la Bolivia, il Brasile, il Paraguay e l'Uruguay, mentre il Rhea pennata si trova in Argentina e Cile e il R. tarapacensis vive in Argentina, Bolivia, Cile e Perù.

Nel 2018 è stato segnalato che da tre coppie di nandù fuggite qualche anno prima da un allevamento vicino a Lubecca (Germania) si è originata una popolazione selvatica di 566 nandù.

Cosa mangiano i nandù?

La dieta del nandù si basa è principalmente sul consumo di piante, ma poiché consuma anche alcuni animali in misura minore, è considerato un onnivoro. Questo uccello si nutre principalmente di piante e semi. In tempi di abbondanza, preferisce le leguminose, ma quando queste scarseggiano, include nella sua dieta erbe e cereali.

Per quanto riguarda gli animali di cui si nutre il nandù, possiamo menzionare pesci, altri uccelli, vertebrati più piccoli e insetti. Può anche consumare le feci di altri nandù e piccole rocce, che lo aiutano a processare il cibo. Questi animali generalmente ottengono l'acqua di cui hanno bisogno dalla vegetazione che consumano.

Riproduzione del nandù

Si tratta di un uccello gregario, che forma gruppi di all'incirca 30 individui. Tuttavia, quando arriva la stagione della riproduzione, i maschi diventano territoriali e riducono il gruppo a un numero massimo di sole 12 femmine circa. Il maschio leader copulerà con tutte le femmine e scaverà un nido poco profondo nel terreno e lo riempirà di foglie. Dopo la copulazione, li maschio porta le femmine al nido per deporre le uova. Occasionalmente, possono tornare dopo pochi giorni per deporre qualche altro uovo.

Una volta formato il nido collettivo, il maschio diventa molto aggressivo e territoriale contro tutto ciò che si avvicina al nido, comprese le femmine che vogliono deporre più uova, quindi depongono le uova a distanza di sicurezza dal nido. Il maschio poi si avvicina e sposta queste uova con il resto. Alcune di esse marciscono perché non vengono incubate, il che attira alcuni insetti di cui il maschio si nutrirà e che offrirà anche ai pulcini quando si schiuderanno le uova.

L'incubazione dura tra i 35 e i 40 giorni. Quando il primo uovo si schiude, il pulcino comincia ad emettere dei richiami che servono da stimolo per gli altri a schiudersi, così che la schiusa è quasi sincronizzata e dura tra le 24 e le 28 ore.

I nandù maschi sono molto protettivi e tengono i piccoli vicini fino a sei mesi, anche se ci sono casi in cui stanno insieme anche più a lungo. Questi animali hanno sviluppato l'istinto paterno a tal punto che, se trovano un pulcino perso, lo adottano.

Stato di conservazione del nandù

La IUCN considera che il R. americana e il R. tarapacensis si trovano nella categoria 'quasi minacciati', mentre il R.pennata è considerato di minor preoccupazione.

Nel caso del R. americana, le cause che minacciano la specie hanno a che fare con la caccia intensiva per la commercializzazione della carne e della pelle, ma anche la perdita dell'habitat. Per quanto riguarda la specie R. tarapacensis, è stata a lungo cacciata per il consumo di carne e per l'uso nella medicina tradizionale; d'altra parte, il consumo massiccio delle sue uova ha influenzato il numero degli individui, così come l'alterazione dell'habitat.

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Bibliografia
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