Omega 3 per gatti: a cosa serve, dosaggio e come dare

Omega 3 per gatti: a cosa serve, dosaggio e come dare

A partire dagli anni '70 circa, iniziavano ad essere diffuse le prime informazioni sui benefici degli omega-3. Negli ultimi tempi, un gran numero di nutrizionisti ne ha evidenziato i vantaggi e gli svantaggi, incoraggiando le persone a includerli nella propria dieta e in quella dei loro animali domestici. Naturalmente bisogna fare molta attenzione a evitare il più possibile gli eventuali svantaggi.

Detto questo, gli omega 3 possono apportare molti benefici ai gatti, ma perché? A cosa servono gli omega-3 nei gatti e quali alimenti ricchi di questa sostanza sono adatti a loro? In questo articolo di AnimalPedia chiariremo ogni dubbio in merito e spiegheremo come dare gli omega-3 a un gatto.

Cosa sono gli omega 3 per gatti?

Gli acidi grassi omega-3 sono un gruppo di acidi grassi polinsaturi che apportano vari benefici, ma poiché i mammiferi non possono produrli, devono ricavarli da fonti naturali (tessuti di alcuni pesci e molluschi e fonti vegetali come olio di canola, olio di soia, semi di lino, noci, ecc.).

Esistono diversi tipi di omega 3:

  • Acido ottadecatrienoico (HTA).
  • Acido alfa-linolenico (ALA): è associato a benefici per il sistema cardiovascolare dei mammiferi.
  • Acido stearidonico (SDA): sintetizzato dall'ALA, è presente negli oli di ribes nero, canapa e semi di echium.
  • Acido eicosatetraenoico (ETA): è stato trovato in alcune specie di cozze e si è scoperto essere un inibitore della cicloossigenasi, il che lo rende un leggero antinfiammatorio.
  • Acido eicosapentaenoico (EPA): in medicina umana è noto per la sua efficacia contro alcuni tipi di iperlipidemia.
  • Acido docosapentaenoico (DPA).
  • Acido docosaesaenoico (DHA): è piuttosto diffusa l'opinione che il consumo negli umani possa ridurre le probabilità di sviluppare l'Alzheimer, anche se questa ipotesi è ancora in fase di studio.
  • Acido tetracosapentaenoico.
  • Acido tetradecanoico (acido miristico): presente nell'olio di merluzzo, nell'olio di sardina giapponese e nell'olio di fegato di squalo.

Benefici dell'omega 3 per i gatti

Come accennato nel paragrafo precedente, esistono molti tipi di omega 3 e, così come hanno caratteristiche chimiche diverse, hanno anche effetti diversi a seconda degli individui che li assumono. Possiamo generalizzare i benefici di questi acidi grassi nel nostro gatto in questa maniera:

  • Sono degli antinfiammatori molto efficaci: l'ETA è associato all'inibizione delle cicloossigenasi (proteine ​​coinvolte nella formazione di quelle responsabili della flogosi), ossia è capace di inibire l'infiammazione e aiutare con i dolori articolari e/o muscolari.
  • Agiscono come stimolanti cognitivi: alcuni studi hanno dimostrato che gli omega 3 possono apportare notevoli benefici al cervello di cani e gatti, per cui si consiglia di includerli correttamente nella dieta.
  • Possiedono proprietà antistress: è stato ampiamente dimostrato che l'uso corretto degli omega 3 è associato alla produzione di sostanze chimiche come serotonina e dopamina, le quali, tra le altre cose, contrastano lo stress nei mammiferi. Non perderti l'articolo sui "Sintomi di stress nel gatto" per imparare a riconoscerlo.
  • Possiedono proprietà antitumorali: è stato dimostrato che negli esseri umani l'assunzione di omega 3 riduce le probabilità di soffrire di cancro al seno o al colon. È ancora in fase di studio sugli animali.
  • Contrastano il grasso in eccesso: è stato dimostrato che l'EPA contrasta l'iperlipidemia eliminando o riducendo l'eccesso dei cosiddetti "grassi cattivi".
  • Agiscono come protettori cardiovascolari: questa azione associata all'ALA è stata inclusa in numerosi studi nei quali ha prodotto risultati positivi per quanto riguarda il miglioramento della salute cardiovascolare nei mammiferi.

A cosa serve l'omega 3 nel gatto?

Dopo aver esaminato i benefici degli omega 3 nel gatto, possiamo osservare qui a cosa servono esattamente questi acidi grassi:

  • Migliorano la salute cardiovascolare e articolare, per cui sono consigliati in caso di malattie degenerative o patologie a carico dell'apparato muscolo-scheletrico, come l'osteoartrite.
  • Possiedono effetti benefici sulla pelle e sul pelo, quindi è consigliabile includerli nella dieta e acquistare uno shampoo per gatti che contenga omega 3. Quindi, se vuoi sapere come usare l'omega 3 per il pelo del gatto, hai già la risposta.

Come dare omega 3 al gatto?

Esistono due modi per dare omega 3 a un gatto: attraverso l'alimentazione o con integratori. Nel primo caso, si possono acquistare mangimi secchi o cibo in scatola arricchiti con questi acidi grassi, utilizzare olio di salmone, oppure dare all'animale alimenti ricchi di omega-3.

Nel secondo caso, che riguarda gli integratori, sarà il veterinario a stabilire il dosaggio di omega 3 per gatti e la frequenza di somministrazione, poiché si tratta di prodotti con una concentrazione maggiore.

Alimenti ricchi di omega 3 per gatti

Non è un caso che da tempo in tutti i cartoni animati e programmi di intrattenimento per bambini il gatto venga sempre raffigurato mentre mangia pesce. Molte specie marine sono fonte di molti tipi di omega-3 e, come abbiamo accennato nei paragrafi precedenti, apportano molti benefici alla salute dei nostri felini. Tuttavia, dovresti sempre consultare il veterinario quando aggiungi qualsiasi tipo di nutriente alla dieta del tuo animale domestico, in modo da sapere esattamente cosa stai facendo e trarne più benefici possibile, evitando gli svantaggi.

Gli alimenti più noti che ci forniscono in modo naturale omega 3 e che possiamo dare al nostro gatto sono:

  • Pesce azzurro: tonno, salmone, sgombro, sardine, ecc.
  • Frutti di mare: gamberi, vongole, cozze, ecc.
  • Verdure a foglia verde: cetrioli, lattuga, spinaci, ecc.
  • Oli vegetali: olio di lino, olio di oliva, olio di noci, olio di soia, ecc.
  • Frutta secca: mandorle.

Effetti collaterali degli omega 3 nel gatto

Considerando che ci riferiamo a sostanze ancora in fase di studio, non possiamo escludere che questi effetti siano associati ad altre sostanze chimiche da cui provengono. Gli effetti collaterali di questi acidi grassi si manifestano solitamente quando se ne assumono in eccesso nell'alimentazione, per questo motivo dobbiamo tenere sempre presente che non possiamo esagerare con nessuna sostanza, indipendentemente dai benefici che essa apporti. I sintomi più comuni che si possono osservare in un gatto che ha abusato di alimenti contenenti omega 3 sono:

  • Vomito
  • Dolore addominale
  • Diarrea
  • Alitosi (alito cattivo)

Ogni sostanza ha la sua dose e superarla provoca effetti indesiderati. Questa dose deve essere adeguata alla specie, alla razza, al sesso, all'età, al peso e a molti altri fattori individuali dell'animale domestico. Se si desidera includere nuove sostanze nella loro dieta, indipendentemente da quanto siano diventati popolari i loro benefici, è opportuno consultare prima il veterinario.

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Bibliografia
  • Innis SM.; Brain Res. (2008). Dietary omega 3 fatty acids and the developing brain.
  • Fish Consumption, Fish Oil, Omega-3 Fatty Acids, and Cardiovascular.