Perché i gatti cacciano gli uccelli?

Perché i gatti cacciano gli uccelli?

Agli amanti dei gatti risulta difficile accettare che questi adorabili felini siano responsabili della diminuzione della fauna e degli uccelli di tutto il mondo, come nel caso delle colombe o dei passeri ma anche specie in pericolo di estinzione.

Anche se si tratta di un comportamento molto tipico di questo tipo di predatori, è importante sapere perché i gatti cacciano gli uccelli e quali sono le conseguenze reali di questo tipo di comportamento. In questo articolo di AnimalPedia "Perchè i gatti cacciano gli uccelli?", ci occuperemo di trovare una soluzione ai tuoi dubbi. Proseguiamo insieme nella lettura.

Perché i gatti cacciano le colombe e altri uccelli?

I gatti sono per natura dei predatori e cacciano soprattutto per nutrirsi e sopravvivere. È la madre che insegna ai gattini come cacciare, un insegnamento che possiamo ritrovare soprattutto nei gatti selvatici. In questo modo, al di là dell'educazione che hanno ricevuto, i gatti mettono alla prova le loro abilità di caccia, persino quando non sono affamati.

Proprio per questo motivo, anche se un gatto vive in un luogo dove ci si prende cura di lui e gli si offre del cibo, svilupperà sempre un forte impulso per la caccia che lo aiuterà a imparare la velocità, la potenza, la distanza e l'inseguimento.

È abbastanza comune che le madri portino le prede morte ai propri cuccioli. La ragione per la quale molte gatte sterilizzate portano animali morti ai loro padroni è dovuto soprattutto all'istinto materno del gatto. In base agli studi Domestic Cat Predation on Wildlife di Micheal Woods, Robbie A. McDoland e Stephen Harris, che sono stati messi in pratica su 986 gatti, un 69% delle prede cacciate erano mammiferi e solo un 24% uccelli.

I gatti sono realmente responsabili dell'estinzione di alcuni uccelli?

Si stima che i gatti domestici uccidano all'incirca nove uccelli l'anno, una cifra che può sembrare piccola quando si prende in considerazione solo un gatto ma diventa considerevole se invece si considera il numero totale di gatti in un paese.

I gatti sono stati classificati come specie predatrice dall'Unione Internazionale per la Conservazione, visto che hanno contribuito all'estinzione di 33 specie di uccelli in tutto il mondo. Di seguito la lista degli uccelli che si sono estinti:

  • Campanaro delle Chatham (Nuova Zelanda)
  • Bowdleria rufescens (Nuova Zelanda)
  • Rallo delle Chatham (Nuova Zelanda)
  • Caracara di Guadalupe (isola di Guadalupe)
  • Frosone delle Bonin (Isole di Ogasawara)
  • Coenocorypha barrierensis (Nuova Zelanda)
  • Picchio dorato (Isola di Guadalupe)
  • Parrocchetto di Macquarie (Isola di Macquarie)
  • Piccione di Choiseul (Isole Salomone)
  • Touì macchiato (Isola di Guadalupe)
  • Polluela hawaiana (Hawaii)
  • Regolo americano (Messico)
  • Gufo facciabianca o sghignazzante (Nuova Zelanda)
  • Reyezuelo de Bewick (Nuova Zelanda)
  • Traversia Lyalli (Isola di Stephens)
  • Turnagra Capensis (Nuova Zelanda)
  • Scricciolo del bush (Nuova Zelanda)
  • Tortora di Socorro (Isola di Socorro)
  • Zoothera terrestris (Isole Bonin)

Come si può immaginare, gli uccelli estinti appartengono tutti a diverse isole dove non c'era la presenza del gatto. E proprio in queste isole, l'habitat locale è molto più fragile. Inoltre, tutti gli uccelli che sono stati menzionati precedentemente si estinsero nel XX secolo, ovvero quando i coloni europei introdussero i gatti, i topi e i cani direttamente dai loro paesi di origine.

Ma è anche importante notare che la maggior parte degli uccelli di questa lista persero la capacità di volare per via della mancanza di predatori, soprattutto in Nuova Zelanda, e questo li ha resi delle prede più facili per i felini e per altri animali.

Statistiche: gatti di città contro i gatti di campagna

Ancora non sei riuscito a dare una risposta alla domanda "Perché i gatti cacciano gli uccelli?", prosegui la lettura per capire meglio quali sono i fattori che incidono e allo stesso tempo che contribuiscono all'estinzione di uccelli. La ricerca The impact of free-ranging domestic cats on wildlife of the United States, che è stata pubblicata dalla rivista Journal of Nature Communications, afferma che i gatti cacciano uccelli durante i primi anni di vita, in quella fase in cui sono molto agili per saltare sulle prede. Inoltre viene riportato che 2 uccelli su 3 sono stati cacciati da gatti randagi. In base all'opinione del biologo Roger Tabor, un gatto di campagna caccerebbe in media 14 uccelli mentre invece uno di città solo 2.

La riduzione di predatori nelle zone rurali (come i coyoti negli Stati Uniti), l'abbandono e la grande capacità di riproduzione dei gatti, li ha portati a essere considerati come un problema. Tuttavia, altri fattori incidono su questo fenomeno come la deforestazione causata dall'uomo e che sta provocando la diminuzione della popolazione di uccelli autoctoni.

Come evitare che il gatto si metta a cacciare?

La credenza popolare consiglia di mettere un campanellino al gatto per aiutare ad avvisare le sue probabili prede. Ma secondo la Mammal Society, gli uccelli si accorgono del cane sopratutto attraverso la vista che invece con il suono del campanellino. Così i gatti con il tempo imparano a camminare senza produrre il suono del campanellino e di conseguenza non diminuisce la quantità delle prede cacciate. Bisogna ricordare che mettere un campanellino al proprio gatto non è per nulla una buona idea.

L'unica tecnica che risulta efficace al 100%, per evitare la morte di specie autoctone, è quella di mantenere il gatto domestico in casa e creare una recinzione di sicurezza nel balcone affinché non possa accedere all'esterno. Allo stesso modo sarebbe utile sterilizzare i gatti selvatici per evitare l'aumento della popolazione felina. Sterilizzare un gatto è un compito costoso e molto complicato che viene effettuato da diverse organizzazioni di tutto il mondo.

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