Perché il dodo si è estinto?

Perché il dodo si è estinto?

Di certo avrai sentito parlare del dodo, un uccello goffo morto a causa dei coloni. Tutti sanno com'era fatto un dodo, ma si sa poco su questo animale che abitò a lungo nelle isole Mauritius molto tempo prima che vi arrivassero gli uomini.

I dati che si hanno sul dodo sono antiche descrizioni e degli esemplari imbalsamati in alcuni musei del mondo. Ne esistevano due specie: il dodo comune e il dodo bianco (quest'ultimo abitava nell'isola Réunion).

In questo articolo di AnimalPedia ti mostreremo le caratteristiche principali che aveva questo animale, ma soprattutto risponderemo a una domanda che in molti si porgono quando si parla di questo animale: perché il dodo si è estinto?

Caratteristiche del dodo

Il dodo era un uccello non volante endemico delle Mauritius nell'oceano Indiano. Viveva solo in questa regione e il corpo si era adattato a vivere in queste isole.

Non avendo predatori naturali, persero la capacità di volare. Si adattarono alla vita terrestre, per cui la conformazione del loro corpo cambiò. Le ali s modificarono, atrofizzandosi e la coda si accorciò. Il suo parente lontano più conosciuto è il piccione.

Era alto 1 metro, aveva il corpo ricoperto di piume bianche o grigie e pesava circa 10 kg. Aveva il becco lungo, di circa 20 cm, con la punta a forma di uncino, che aiuta a capire quali erano le sue abitudini alimentari, dato che è possibile che gli servisse per rompere noci di cocco. Le zampe erano gialle e robuste, simili a quelle della gallina.

In tutte le descrizioni che si trovano, viene rappresentato come un uccello grande, lento e con molto appetito. È possibile che i coloni lo tenessero in cattività dato il suo carattere docile e che gli dessero molto da mangiare per poi mangiarli. È possibile che l'immagine che si ha del dodo sia perciò alterata. Probabilmente in natura aveva dimensioni minori.

Il dodo deponeva le uova a terra, cosa che causava problemi per proteggere i piccoli nei confronti dei predatori.

Primi avvistamenti del dodo

I primi dati che si hanno in Europa del dodo, risalgono al 1574. Nel 1581 un navigatore spagnolo portò un esemplare di dodo in Europa: fu la prima volta che si vedeva questo animale nel Vecchio Continente.

Il nome è di origine portoghese e significa "tonto, stupido". Se pensa che glielo diedero appunto dei navigatori portoghesi, ma l'origine è in realtà incerta. È conosciuto anche con il nome dronte, dal francese(Raphus cucullatus).

Estinzione del dodo: cause

L'arrivo dei coloni alle isole non rappresentò una minaccia solo perché i dodo venivano cacciati, ma anche perché gli uomini portarono con sé maiali, topi, cani e altri animali. Queste specie furono senza dubbio uno dei motivi dell'estinzione del dodo.

Dato il carattere docile e le abitudini di questo animale, divenne presto una facile preda per i nuovi predatori. Non venivano cacciati solo gli esemplari adulti, ma anche i cuccioli, esposti ai pericoli sin da piccolissimi proprio perché il dodo faceva il nido a terra.

Per quanto riguarda l'azione dell'uomo, bisogna sottolineare che è stato il responsabile principale dell'estinzione dell'animale. L'incursione nell'habitat dell'uccello nel secolo XVII ne causò l'estinzione nel 1662. In meno di un secolo, la specie non venne più vista.

Lo sfruttamento come fonte di sostentamento e la noncuranza degli uomini dell'epoca portò la specie all'estinzione. Il dodo era presente solo in questa regione, era il risultato dell'evoluzione isolata: non era pronto a competere con altri animali per le risorse che aveva sempre avuto a disposizione.

Un'altra risposta alla domanda "perché il dodo si è estinto?" sono le piume, in particolar modo quelle del dodo bianco, erano molto pregiate, per cui veniva cacciato anche per questo motivo.

Alimentazione del dodo e habitat

Le isole Mauritius sono caratterizzate da una stagione secca e da una umida e si pensa che il dodo fosse abituato a queste condizioni. Accumulava riserve di grasso nel periodo umido per poterle usare in quello secco.

Per quanto riguarda l'alimentazione, si pensa che la sua dieta fosse associata all'Albero dei dodo o Tambalacoque (nome francese). Si tratta di un albero endemico delle isole che vive molto a lungo. Ha un legno pregiato e si pensa che il dodo si cibasse dei semi di quest'albero. Altri semi, piccoli insetti e frutti facevano probabilmente parte della sua alimentazione, anche se nei testi dell'epoca non si trovano molte informazioni a riguardo.

Estinzione del dodo

Come abbiamo detto sono diversi i fattori che costituiscono la risposta al perché il dodo si è estinto. Le estinzioni evitabili non sono un fenomeno solo odierno: il dodo ne è un esempio. Scopri quali sono i 10 animali in via d'estinzione oggi.

L'arrivo degli uomini nelle isole abitate dai dodo ha rappresentato la fine della vita dei dodo, animali privi dell'istinto di difesa che morirono perché divennero preda degli animali portati dagli uomini e degli uomini stessi. A causa della caccia intensiva e del fatto che la loro presenza era ridotta a due isole, scomparvero in poco tempo.

Se l'essere umano avesse disperso la specie in altri luoghi, probabilmente il dodo sarebbe ancora tra noi. Alcuni esemplari vennero portati fuori dalle isole, ma erano esemplari isolati e, nella maggior parte dei casi, imbalsamati o essiccati.

Dal 1662 sono state raccolte alcune testimonianze di avvistamenti di dodo, ma non provengono da finti affidabili. Anche se il 1662 non fosse stata la data esatta dell'estinzione, gli esemplari rimasti sarebbero stati talmente pochi che sarebbero scomparsi pochi anni dopo.

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