Pesci angelo o squadri: Caratteristiche, habitat e stato di conservazione

Pesci angelo o squadri: Caratteristiche, habitat e stato di conservazione

Tra i condritti, cioè i pesci che sono provvisti solo di cartilagini, troviamo anche gli squali. Questi animali hanno una diversità particolare che li rende degli individui preistorici, che vanno da esemplari di piccole dimensioni a pesci che superano i 10 metri di lunghezza. Gli squali sono un gruppo molto vario e singolare.

In questo articolo di AnimalPedia vi diamo informazioni su uno degli squali più strani che esistano, un animale considerato misterioso, conosciuto come squalo angelo o squadro. Continuate a leggere per conoscere le diverse specie, le caratteristiche, l'habitat e lo stato di conservazione di questo meraviglioso squalo.

Caratteristiche del pesce angelo o squadro

Di seguito elencheremo le caratteristiche specifiche del pesce angelo:

  • La forma simile a quella di una razza è la caratteristica distintiva dello squalo angelo. Per cui ha un corpo piatto nella zona dorso-ventrale, mentre nella zona posteriore del corpo mantiene la forma tipica degli squali.
  • Sia le pinne pettorali che le pinne pelviche hanno forma di ali, ma le prime sono larghe, mentre le seconde hanno dimensioni minori.
  • Il muso termina con una bocca arrotondata quando è chiusa, anche se quando la apre si nota una forma ovale, perché ha una capacità di apertura notevole.
  • Sopra la bocca si distinguono chiaramente gli occhi.
  • Possiede dei grandi spiracoli dorsali.
  • Ha cinque fenditure branchiali per lato che partono dal lato della testa per arrivare sino alla gola.
  • Le due pinne dorsali sono prive di aculei, non ha la pinna anale e quella caudale invece è ben sviluppata, con la peculiarità di un lobo inferiore più largo di quello superiore, una caratteristica opposta a quella della maggior parte degli altri squali.
  • Ha la capacità di rimanere sul fondale marino senza muoversi. Questo si deve ai muscoli che pompano l'acqua sotto le branchie e gli spiracoli, in modo che riescono a respirare senza la necessità di muoversi in acqua.
  • I denti sono appuntiti e hanno forma conica con una base larga.
  • Normalmente è lungo circa 1,5 metri e pesa attorno ai 30 kg, per cui non si tratta di uno degli squali più grandi. Le femmine sono di solito più grandi dei maschi.
  • Il loro colore è biancastro con macchie marroni, rosse o grige, però vi sono individui con tonalità scure. La loro colorazione gli permette di mimetizzarsi con facilità sul fondo marino fangoso.

Specie di squadro o squalo angelo

Prima di enumerare le diverse specie di squadro, andiamo a vedere la sua classificazione tassonomica:

  • Regno: Animale
  • Filo: Cordati
  • Classe: Condritti
  • Ordine: Squatiniformi
  • Famiglia: Squatinidae
  • Genere: Squatina

Per quel che riguarda il numero di specie, a causa della similarità fra di loro e la distribuzione discontinua, è stato difficile classificarle con precisione e con un numero esatto di specie. Per cui il Sistema integrato di Classificazione Tassonomica riconosce 13 specie, ma l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (UICN), ne riporta 22. Eccovi l'elenco completo della UICN:

  • Squatina aculeata Cuvier (Squatina aculeata)
  • Squatina africana (Squatina africana)
  • Squalo angelo orientale (Squatina albipunctata)
  • Squalo angelo argentino (Squatina argentina)
  • Squatina armata (Squatina armata)
  • Squalo angelo australiano (Squatina australis)
  • Squalo angelo delle Filippine (Squatina caillieti)
  • Squalo angelo del Pacifico (Squatina californica)
  • Squatina David (Squatina david)
  • Squatina Dumeril (Squatina dumeril)
  • Squatina formosa(Squatina formosa)
  • Squatina giapponese (Squatina japonica)
  • Squalo angelo dell' Indonesia (Squatina legnota)
  • Squatina nebulosa Reagan (Squatina nebulosa)
  • Squatina occulta (Squatina occulta)
  • Squalo angelo dalla schiena liscia (Squatina oculata)
  • Squalo angelo occidentale (Squatina pseudocellata)
  • Squalo angelo ocelano(Squatina tergocellatoides)
  • Squalo angelo del Vari (Squatina varii)

Habitat del pesce angelo

Lo squalo o pesce angelo è nativo dell'Algeria, Croazia, Danimarca, Francia, Grecia, Irlanda, Israele, Italia, Libia, Malta, Slovenia, Spagna, Turchia e Regno Unito (anche se in questi paesi era presente solo in regioni marittime specifiche e non con una distribuzione generalizzata.). Le ultime ricerche hanno sottolineato come la sua zona di distribuzione si sia ristretta a causa della consistente diminuzione dei suoi esemplari.

Per quel che riguarda l'habitat del pesce angelo, si trova a suo agio nelle acque temperate, verso il fondo delle piattaforme continentali europee, dalle zone costiere poco profonde fino a fondali di circa 150 metri. In alcuni casi può vivere negli estuari dei fiumi e in ambienti salmastri.

Preferisce i fondali fangosi e sabbiosi, dove si può nascondere bene, ed è solito muoversi e cacciare di notte. Anche se non effettua grandi migrazioni, può fare spostamenti stagionali associati alla temperatura e alla riproduzione. Se volete approfondire l'argomento della mimetizzazione, vi proponiamo il nostro articolo di Animalpedia.

Alimentazione del pesce angelo

Come molti altri squali, i pesci angelo sono una specie carnivora che caccia le sue prede mentre sta nascosto sul fondale marino coperto di sabbia. Oppure le cerca attivamente di notte, momento del giorno in cui è più attivo. Possiede una dieta piuttosto varia che può includere spigole, sogliole, branzini, tonni, merluzzi e sardine del Pacifico, calamari, polpi e crostacei.

In questo articolo scoprirete l'alimentazione degli squali.

Riproduzione dello squalo angelo

Le notizie circa la riproduzione dello squalo angelo non sono molto abbondanti. Si ritiene che le femmine raggiungano la maturità sessuale quando arrivano a misurare tra i 128 ed i 169 cm, mentre i maschi la raggiungono quando sono lunghi tra gli 80 cm e i 132 ( si tratta comunque di misure approssimative che dipendono anche dall'habitat). La loro gestazione dura 10 mesi e i piccoli sono lunghi circa 20-30 cm quando nascono. Di solito la nascita dei piccoli di squalo angelo avviene nei mesi invernali, tra dicembre e febbraio per coloro che vivono nel Mediterraneo, mentre avviene in Luglio nelle acque del Regno Unito.

Questa specie è vivipara lecitotrofica, cioè si nutre delle riserve vitelline dell'uovo e nasce già sviluppata. Di norma una femmina produce tra le 7 e le 25 larve, per cui ha una discendenza di numero medio, e dipende molti dalle dimensioni della madre.

Lo squalo angelo è pericoloso?

Si tratta di una specie che evita l'uomo e si allontana nuotando in sua presenza. Tuttavia, quando sta mimetizzato sul fondale marino, nel caso gli si avvicini un uomo che lo segue intenzionalmente potrebbe reagire con aggressività, infliggendo ferite serie con i suoi denti affilati. Per cui lo squalo angelo può essere pericoloso per le persone solo se viene minacciato o provocato.

Stato di conservazione dello squalo angelo

Lo squalo angelo è stato classificato dalla UICN come animale in pericolo critico di estinzione e la sua popolazione sta decrescendo. Le cause di questo sono associate alla caccia massiva per il consumo della sua carne da una parte, e dall'altra per la commercializzazione della sua pelle che serve per pulire sia il legno che l'avorio e per fare olio di fegato. Anche se attualmente si è ridotta la pesca di questa specie, rimane il dubbio che in certe zone la legge sulla tutela del pesce angelo o squadro non venga rispettata, cosa che lo porterà all'estinzione.

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Fonti
  1. ITIS (2020). Squatina. Disponible en: https://www.itis.gov/servlet/SingleRpt/SingleRpt?search_topic=TSN&search_value=160784#null
Bibliografia
  • De Craene, L. 2004. Squatina californica, Animal Diversity Web. Consultado el 27 de febrero de 2022 en https://animaldiversity.org/accounts/Squatina_californica/
  • Morey, G, Barker, J., Hood, A., Gordon, C., Bartolí, A., Meyers, E.K.M., Ellis, J., Sharp, R., Jimenez-Alvarado, D. & Pollom, R. (2019). Squatina squatina. The IUCN Red List of Threatened Species. Disponible en: https://dx.doi.org/10.2305/IUCN.UK.2019-1.RLTS.T39332A117498371.en