Rabbia nei gatti - Sintomi, contagio e cura

Rabbia nei gatti - Sintomi, contagio e cura

Di sicuro hai sentito parlare della rabbia canina, una malattia che può colpire tutti i mammiferi e contagiare anche gli esseri umani. Anche se non è una malattia comune tra i gatti, è molto pericolosa perché non c'è cura e alla fine causa la morte dell'animale.

Se il tuo gatto esce spesso di casa ed entra a contatto con altri animali, è possibile che venga contagiato dalla malattia, per cui è opportuno prevenirla. Tieni presente che è sufficiente un morso da parte di un animale infetto per contagiare la malattia. In questo articolo di AnimalPedia, quindi, parleremo della rabbia nei gatti, sintomi, contagio e cura di questa pericolosa malattia.

Rabbia nel gatto: come si manifesta?

La rabbia è una malattia infettiva virale che colpisce tutti i mammiferi. È molto grave e di solito porta alla morte dell'animale perché interessa il sistema nervoso centrale causando encefalite acuta.

Il contagio avviene con il morso di un animale infetto o con ferite procuratesi in una lotta con un animale rabbioso. Ci teniamo a sottolineare, quindi, che non compare in maniera spontanea ma è sempre trasmessa da un animale infetto vivo o morto. Il virus della rabbia si trova nella saliva e nelle secrezioni degli animali: per questo un semplice morso è sufficiente per il contagio. Ad esempio è possibile che i pipistrelli abbiano la rabbia, per cui fai attenzione a non far avvicinare il gatto a questi animali.

Purtroppo la rabbia non ha cura, è rara e i gatti contagiati quasi sempre muoiono.

Vaccino per la rabbia nei gatti

Il vaccino antirabbico è l'unica misura di prevenzione per la rabbia. La prima somministrazione avviene quando il gatto ha tre mesi e poi ci sono i vari richiami da rispettare. Di solito è comune vaccinare contro la rabbia i cani ma non i gatti. In quest'ultimo caso, valuta se ne vale la pena. Ad esempio, se il micio sta sempre dentro casa e non ha accesso all'esterno, la vaccinazione non è sufficiente. Se invece lo lasci uscire o può entrare a contatto con animali selvatici, la cosa migliore da fare è vaccinarlo. Consulta questo link per sapere qual è il calendario delle vaccinazioni dei gatti da rispettare.

In alcune zone del mondo il rischio è più elevato che in altre. In Europa, ad esempio, la malattia è praticamente scomparsa e ogni tanto si ha qualche caso isolato. In alcuni paesi a rischio, invece, il vaccino antirabbico è obbligatorio. In Italia, il vaccino antirabbico è obbligatorio solo in Sardegna e inoltre se si viaggia con il gatto fuori dall'Italia o se partecipa a esposizioni feline.

Rabbia nel gatto: incubazione e fasi

La rabbia nei gatti passa attraverso diverse fasi. Di seguito ti spieghiamo quali sono:

  • Periodo di incubazione: è una fase asintomatica perché il gatto non manifesta dei sintomi evidenti. Questo periodo varia abbastanza e può durare da una settimana a diversi mesi. Di solito i primi sintomi compaiono trascorso un mese dal contagio. In questo periodo la malattia si diffonde nel corpo.
  • Periodo prodromico: in questa fase si notano dei cambiamenti nel modo di comportarsi del gatto. Il micio è stanco, vomita ed è suscettibile. Può durare dai 2 ai 10 giorni.
  • Fase di eccitazione o furiosa: fase tipica della rabbia. Il gatto è estremamente suscettibile, mostra cambiamenti comportamentali e caratteriali bruschi e può mordere o aggredire il padrone e altre persone o animali.
  • Fase paralitica: si ha paralisi generale, spasmi, coma e, infine, la morte.

La durata delle varie fasi può variare da un gatto all'altro. La situazione più comune è che il gatto cambia carattere fino a che inizia ad avere convulsioni e altri problemi nervosi perché il sistema nervoso è molto colpito.

Rabbia nei gatti: sintomi

I sintomi sono molto diversi e variano da un gatto all'altro:

  • Miagolii anomali
  • Comportamento strano
  • Irritabilità
  • Eccesso di saliva (sbava)
  • Febbre
  • Vomito
  • Perdita di peso e di appetito
  • Paura dell'acqua
  • Convulsioni
  • Paralisi

Alcuni gatti non vomitano, altri non sbavano molto e altri possono avere problemi a livello nervoso e morire all'improvviso. Inoltre, la paura dell'acqua è uno dei sintomi della rabbia, ma anche dell'idrofobia. Inoltre si sa che i gatti non amano l'acqua in generale, per cui potrebbe essere difficile ricondurre quest'avversione alla malattia.

La maggior parte dei sintomi, soprattutto nelle prime fasi, possono essere confusi con altre malattie. Se il gatto ha accesso all'esterno e magari sai che ha avuto una lotta con un altro gatto da poco tempo, portalo subito dal veterinario.

Rabbia nei gatti: cura

La rabbia non ha cura, entra in circolo rapidamente ed è letale per i gatti. Se il tuo micio è stato contagiato, la prima cosa che farà il veterinario sarà isolarlo per evitare che trasmetta la malattia ad altri animali. A volte l'eutanasia è l'unica soluzione, dipende da quanto è avanzata la malattia.

La prevenzione, quindi la vaccinazione, è fondamentale perché è l'unico modo per proteggere il gatto dalla malattia. Presta particolare attenzione se il gatto esce di casa ed entra a contatto con altri animali.

Questo articolo è puramente informativo, da AnimalPedia non abbiamo la facoltà di prescrivere trattamenti veterinari né realizzare alcun tipo di diagnosi. Ti invitiamo a portare il tuo animale domestico dal veterinario nel caso in cui presenti qualsiasi tipo di malessere o fastidio.

Se desideri leggere altri articoli simili a Rabbia nei gatti - Sintomi, contagio e cura, ti consigliamo di visitare la nostra categoria Malattie infettive.