Tutto sul petauro dello zucchero, lo scoiattolo volante

Tutto sul petauro dello zucchero, lo scoiattolo volante

Uno degli animali esotici diventati sempre più popolari negli ultimi anni è il petauro dello zucchero, conosciuto anche come scoiattolo volante. Questo secondo appellativo suggerisce in maniera chiara perché il petauro sia diventato così famoso, dato che si tratta di un piccolo marsupiale capace di saltare e planare grazie a una membrana che collega gli arti al corpo.

Se vuoi scoprire tutto sul petauro dello zucchero o scoiattolo volante, continua a leggere questo articolo di AnimalPedia in cui parleremo delle caratteristiche principali, come alimentazione e vita media, e soprattutto spiegheremo se è opportuno sceglierlo come animale domestico.

Caratteristiche del petauro dello zucchero o scoiattolo volante

Il nome scientifico del petauro dello zucchero è petaurus breviceps e come abbiamo detto la caratteristica principale di questo piccolo animale è il patagio, ovvero la membrana che unisce gli arti al resto del corpo e che gli permette di compiere dei salti e planare. Per avere un'idea del tipo di tessuto, si pensi alla membrana delle ali dei pipistrelli, che è dello stesso tipo.

L'aspetto del petauro dello zucchero ricorda molto quello di uno scoiattolo, con la differenza che è dotato di una coda semi-prensile che gli permette di tenersi aggrappato agli alberi. È possibile riconoscere gli esemplari maschi perché possiedono una zona priva di pelo sulla testa in corrispondenza di una ghiandola. Inoltre, sono leggermente più grandi delle femmine poiché pesano 140 grammi contro i 115 delle femmine. Per quanto riguarda la lunghezza del corpo, gli esemplari di entrambi i sessi hanno una lunghezza compresa tra i 24 e i 30 cm, anche se i maschi tendono ad essere più lunghi. Le femmine, inoltre, sono dotate del marsupio.

Il petauro dello zucchero ha il pelo fitto e morbido, quasi sempre di colore blu-grigio, con una striscia nera che va dal muso alla punta della coda. Esistono anche alcuni esemplari sono ocre o albini, anche se si tratta di una condizione rara. Una curiosità su questo animale è che possiede le improtnte digitali, proprio come noi esseri umani.

Si tratta di un animale notturno o crepuscolare, per cui le ore in cui è maggiormente attivo sono quelle comprese tra il tramonto e l'alba, mentre durante il giorno resta nascosto nella sua tana, costruita all'interno degli alberi. Proprio per questa caratteristica, è dotato di una vista notturna molto potente e mediante la rotazione delle orecchie è capace di localizzare le prede al buio. Ha degli occhi grandi e neri molto sensibili alla luce: l'esposizione diretta alla luce solare, infatti, può causare problemi alla retina.

Nell'immagine, un petauro dello zucchero albino.

Dove vive il petauro dello zucchero?

Il petauro dello zucchero, in libertà, vive nelle foreste in paesi quali Australia, Nuova Guinea e Nuova Guinea Occidentale, parte dell'isola amministrata dall'Indonesia. La specie, a sua volta, si divide in 7 sottospecie, delle quali 3 si possono trovare in Australia e 4 in Nuova Guinea ma differiscono solo per piccoli dettagli morfologici. Il petauro si trova anche in Tasmania, dove non rappresenta una specie endemica poiché vi è stato introdotto verso la metà del 1800.

L'habitat di questo piccolo marsupiale è la foresta pluviale, dove predilige la presenza di eucalipto, acacia e alberi di cocco.

Petauro dello zucchero domestico

Ciò che in molti si chiedono è se si possa avere un petauro dello zucchero domestico. Pensiamo sia opportuno pensarci bene prima di comprarne uno, di seguito illustreremo il perché parlando delle abitudini sociali di questo piccolo marsupiale.

Un aspetto importante da conoscere riguardo la socializzazione del petauro è che si tratta di un animale sociale che vive in gruppi o colonie che possono comprendere fino a 7 esemplari adulti, senza contare i cuccioli che nascono nelle stagioni dell'accoppiamento. Come le scimmie, si accudiscono a vicenda con la toelettatura, comportamento che rafforza il legame esistente tra i diversi esemplari. Una curiosità sul petauro e sul suo comportamento nella società in cui vive, è che gli esemplari maschi sono tra i pochi mammiferi che si prendono cura dei cuccioli insieme alle femmine.

Per tutto quello che abbiamo detto, se proprio si decide di prendere un petauro dello zucchero come animale domestico, consigliamo di prendere almeno due petauri per non rischiare che l'animale soffra di solitudine o problemi comportamentali derivanti da essa (come depressione, inappetenza e auto-mutilazione). Sono animali che hanno bisogno di vivere in un ambiente molto ricco e stimolante, ma soprattutto in compagnia. In ogni caso, prima di acquistare questo piccolo animale, riteniamo opportuno riflettere bene perché si tratta di un animale selvatico che non dovrebbe vivere in cattività.

Petauro dello zucchero: alimentazione

Il petauro o scoiattolo volante è un animale onnivoro e la sua alimentazione è stagionale, ovvero varia a seconda della stagione in cui si trova. D'estate, per esempio, tende a mangiare più insetti (coleotteri, ragni, larve, tarme, cavallette, ecc.) mentre in inverno, quando essi sono scarsi, si cibano principalmente di linfa di eucalipto, gomma arabica o gomma di acacia, polline, melata o linfa di altre piante. È proprio per la predilezione nei confronti dei cibi zuccherini che il petauro viene chiamato "dello zucchero".

L'alimentazione del petauro dello zucchero, quindi, è composta principalmente da frutta e verdura (25% dell'una e dell'altra) sia se viene tenuto come animale domestico sia se vive in libertà. Tuttavia, quando non vive in cattività, per assumere proteine (50% della sua alimentazione), oltre agli insetti può mangiare anche lucertole o piccoli uccelli.

In cattività bisogna fare particolarmente attenzione ad alcuni aspetti quali la carenza di calcio che, di conseguenza, porta a diverse malattie, come l'indebolimento e la frattura delle ossa degli arti.

Quanto vive il petauro dello zucchero?

All'interno della categoria dei marsupiali di piccole dimensioni, possiamo dire che si tratta di un animale piuttosto longevo. La vita media del petauro dello zucchero è di 9 anni in libertà oppure di 12 in cattività. Tuttavia il petauro più longevo ha vissuto per 17 anni.

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