Cercoletto: caratteristiche, comportamento e cosa mangia l'orsetto del miele
Il kinkajou (Potos flavus), chiamato anche cercoletto o orsetto del miele, è un mammifero carnivoro che appartiene alla famiglia Procyonidae, che condivide con procioni e coati. Ha subito modifiche tassonomiche, essendo stato inizialmente classificato nell'ordine dei primati, identificato come specie Lemur flavus. Si distingue dai suoi parenti stretti per avere una spina dorsale molto flessibile che gli permette di essere molto agile sugli alberi e di esercitare una rotazione di 180º tra il bacino e l'anca. Ha una lunga coda prensile, forti artigli, pelo color miele (anche se esistono altre sfumature) e un peso che va dai 2 ai 4,6 kg.
Questo curioso animale è entrato nel commercio delle specie, essendo ora venduto come animale domestico, infatti le sue specie stanno diminuendo. In alcuni paesi non è legale tenere un kinkajou come animale domestico, ma in altri il possesso di questo animale non è regolamentato. Tuttavia, è una specie che vive sugli alberi, il cui habitat è impossibile da riprodurre in casa, quindi è sconsigliato avere un kinkajou come animale domestico. Continua a leggere questo articolo di AnimalPedia per scoprire le caratteristiche, il comportamento e cosa mangia il cercoletto!
Caratteristiche del cercoletto
Il cercoletto è un animale che adora gli alberi, infatti adora arrampicarsi sopra di essi. Tra le sue caratteristiche, si contraddistingue il suo musetto corto, orecchie basse e rotonde e coda prensile. Inoltre, viene soprannominato "orsetto del miele" perché usa la lingua per raccogliere miele e frutta.
I suoi occhi sono rotondi e arancioni, il mantello liscio con un colore che varia tra il grigio e il marrone. Inoltre, può ruotare le zampe per arrampicarsi e scendere dagli alberi facilmente. La sua lunghezza è tra i 40 e 60 cm, mentre il peso varia dai 2 ai 3,2 kg. Può vivere fino ai 25 anni.
Sono animali con un ampio repertorio di vocalizzazioni, infatti, sono conosciuti anche per emettere suoni come squittii per richiamare i cuccioli e indicare loro il momento del cibo, sibili e sbuffi.
In paesi come l'Honduras è protetto dall'Appendice III della CITES, sebbene questo animale stia affrontando da anni problemi come la caccia, il commercio illegale e l'impatto sul suo habitat. Proprio in Honduras può essere adottato come animale domestico ma in nessun altro paese un animale esotico può essere introdotto legalmente senza i necessari permessi da parte di enti governativi, quindi avere un cercoletto come animale domestico in un determinato paese dipenderà sempre dalla sua legislazione nazionale.
Comportamento del cercoletto
Il cercoletto è un animale selvatico che non è addomesticato e non dovrebbe vivere in cattività o associarsi con le persone. Ci sono diversi motivi per cui non dovresti tenere i kinkajou come animali domestici:
- Questa specie ha abitudini arboree e necessita di foreste con chiome chiuse per svilupparsi correttamente, quindi averla in cattività produce senza dubbio un grande stato di stress.
- I procionidi sono portatori comuni del verme Baylisascaris procyonis, in grado di causare grave encefalite nelle persone fino alla morte. Questo accade più frequentemente nei procioni, ma può anche accadere nei kinkajous.
- Molti animali acquistati illegalmente finiscono per essere abbandonati in spazi non propri, creando complicazioni all'animale e al luogo dell'abbandono.
- Il kinkajou di solito non è un animale aggressivo, ma in alcuni casi può diventare stressato al punto da causare morsi significativi a una persona.
- Odiano i movimenti improvvisi.
- Pensato per essere una specie solitaria, ora è noto per sviluppare complesse interazioni sociali con i suoi conspecifici. Inoltre per la sua riproduzione ha un corteggiamento che implica un ampio movimento nel suo areale. Pertanto, privarlo di questo tipo di relazione danneggia gravemente l'animale.
- Questa specie svolge un ruolo importante nel suo habitat come dispersore di semi, quindi il suo declino può influenzare l'ecosistema nativo.
In Italia non è legare avere un cercoletto come animale domestico, soprattutto per motivi etici: infatti, dobbiamo smettere di vedere gli animali come oggetti o giocattoli, sono esseri viventi che provano dolore, angoscia, paura e stress, quindi devono essere tenuti nei loro habitat naturali per essere felici.
Habitat del cercoletto
Abbiamo detto che il kinkajou non può rimanere in cattività perché è molto difficile da riprodurre nel suo habitat naturale, ma com'è esattamente? Il kinkajou è originario di paesi come Belize, Bolivia, Brasile, Colombia, Costa Rica, Ecuador, El Salvador, Guyana francese, Guatemala, Guyana, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Perù, Suriname e Venezuela. Pertanto, è distribuito esclusivamente in:
- Foreste neotropicali.
- Giungle tropicali.
- Foreste tropicali sempreverdi.
- Foreste tropicali secche.
- Foreste della savana.
- Foreste secche.
- Foreste a galleria sempreverdi.
Come si vede, l'habitat del kinkajou, sebbene per certi aspetti possa essere vario, è costituito da zone boschive, cosa che non si trova certo in una dimora umana, tanto meno in gabbie. Inoltre, come accennato, la sua riproduzione comporta corteggiamento e interazione che avviene nei grandi alberi dove vive, spostandosi dall'uno all'altro.
Quanto sopra ci conferma che non bisogna tenere un kinkajou come animale domestico perché, così facendo, avremo un animale infelice, stressato e senza adeguate condizioni di vita. Se vuoi goderti la sua presenza e hai la fortuna di vivere in una delle zone citate, puoi provare ad avvistarlo nel suo habitat naturale e osservarlo senza disturbarlo. Senza dubbio, questo è il modo migliore per prendersi cura del kinkajou.
Cosa mangia il cercoletto
Questo adorabile orsetto del miele si ciba prevalentemente di insetti e frutta... e adorano il nettare dei fiori! Si nutrono anche di uova, piante, fiori, rane, insetti.
Tra la frutta che amano di più, troviamo:
- Banane.
- Melone.
- Kiwi.
- Papaya.
- Ananas.
- Melograno.
- Fichi.
- Mele.
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- CITES (S/F). Apéndices I, II y III de la CITES. Disponible en: https://cites.org/esp/app/index.php
- Helgen, K.; Kays, R.; Schipper, J. (2016). Potos flavus. La Lista Roja de Especies Amenazadas de la UICN. Disponible en: https://dx.doi.org/10.2305/IUCN.UK.2016-1.RLTS.T41679A45215631.en
- Kazacos, KR; et al. (2011). Lombrices intestinales en mapaches de en Pet Kinkajous. Disponible en: https://www.cdc.gov/mmwr/preview/mmwrhtml/mm6010a2.htm
- Ministerio para la Transición Ecológica y el Reto Demográfico (s/f). Catálogo Español de Especies Exóticas Invasoras. Disponible en: https://www.miteco.gob.es/es/biodiversidad/temas/conservacion-de-especies/especies-exoticas-invasoras/ce-eei-catalogo.aspx
- Rehder, D. (2007). Potos flavus. Animal Diversity Web. Disponible en: https://animaldiversity.org/accounts/Potos_flavus/