Serpenti della Thailandia
Conosciuta per la sua ricca biodiversità e i lussureggianti paesaggi tropicali, la Thailandia ospita un'affascinante varietà di fauna selvatica. Tra i suoi abitanti più conosciuti e spesso temuti ci sono i serpenti. Con più di 200 specie, questo paese è un vero e proprio paradiso per gli erpetologi e gli amanti della natura.
I serpenti tailandesi variano ampiamente in dimensioni, comportamento e colori, da piccoli, colorati serpenti non velenosi a giganti pericolosissimi cobra e krait. Se vuoi sapere tutto sui serpenti della Thailandia, velenosi e non, non perderti questo articolo di AnimalPedia!
- Cobra reale (Ophiophagus hannah)
- Pitone reticolato (Malayopython reticulatus)
- Ptyas mucosa
- Serpente liana verde (Ahaetulla nasuta)
- Krait fasciato (Bungarus fasciatus)
- Cobra monocolo (Naja kaouthia)
- Serpente delle mangrovie (Boiga dendrophila)
- Ancistrodonte della Malesia (Calloselasma rhodostoma)
- Serpente corallo malese (Calliophis bivirgatus)
- Licodonte aulico (Lycodon aulicus)
- Naja sumatrana
- Rhabdophis subminiatus
- Altri tipi di serpenti della Thailandia
Cobra reale (Ophiophagus hannah)
Ophiophagus hannah, conosciuto come cobra reale, è il serpente velenoso più lungo del mondo con una lunghezza di circa 5,5 metri e 12 kg di peso. Pertanto, è uno dei serpenti più pericolosi della Thailandia. Sfortunatamente però la sua sopravvivenza è minacciata dalla perdita dell'habitat dovuta alla deforestazione e all’espansione agricola. Inoltre, viene cacciato per la sua pelle, per il suo utilizzo nella medicina tradizionale e per la cattura finalizzata al commercio di animali domestici.
A differenza di altre specie, il cobra reale si nutre principalmente di altri serpenti, inclusi pitoni e cobra, da qui il suo nome scientifico "Ophiophagus", che significa "mangiatore di serpenti". Il suo metodo di caccia consiste nell'inseguire la preda e nell'utilizzare il suo potente veleno neurotossico per immobilizzarla rapidamente. Questo veleno è estremamente pericoloso e può causare paralisi e morte negli umani se non trattato in tempo.
Qui elenchiamo alcune informazioni da tenere a mente se trovi questo serpente in Thailandia:
- Ha un comportamento difensivo aggressivo. Quando minacciato, solleva fino a un terzo del corpo da terra, estende il cappuccio ed emette un forte sibilo. Questo comportamento è utilizzato per intimidire i potenziali predatori ed evitare il confronto. I cobra reali sono generalmente riluttanti ad attaccare a meno che non siano provocati o si sentano messi alle strette.
- La femmina è più aggressiva durante la stagione della nidificazione. In termini di riproduzione, il cobra reale è l'unico tra i serpenti a costruire nidi per le sue uova. La femmina raccoglie foglie e altri detriti per formare un tumulo in cui ne depone dalle 20 alle 50. Poi si ci avvolge attorno per proteggerlo fino alla schiusa, periodo che dura dai 60 agli 80 giorni circa. Durante questo tempo, la femmina è estremamente aggressiva e difenderà vigorosamente il suo nido.
Per maggiori dettagli, qui parliamo di "Come si riproducono i serpenti".
Pitone reticolato (Malayopython reticulatus)
Il pitone reticolato è uno dei serpenti più grandi del mondo e il più lungo tra tutte le specie di serpenti. Può raggiungere una lunghezza fino a 10 metri, anche se la maggior parte misura tra i 3 e i 6, e il loro peso può variare considerevolmente, con gli adulti di grandi dimensioni che pesano solitamente tra i 75 e i 150 kg.
È originario del sud-est asiatico e si trova in un'ampia varietà di habitat, tra cui foreste pluviali, boschi, arbusti, paludi e aree vicino a corpi d'acqua. Predilige ambienti caldi e umidi ed è un ottimo nuotatore. Il motivo sulla sua pelle è più unico che raro, costituito da una serie di segni geometrici a forma di diamante che si intrecciano fino a formare una sorta di reticolo, da cui deriva il suo nome. Questa particolarità gli permette di mimetizzarsi bene nel suo ambiente tra il fogliame dei boschi.
Il pitone reticolato è un predatore spietato e opportunista, che si nutre principalmente di mammiferi e uccelli. La sua alimentazione comprende roditori, zibetti, scimmie, maiali, cervi e persino prede di grandi dimensioni come piccoli bovini. La sua tecnica di caccia dura diverse ore e consiste nell'avvolgere la preda e stritolarla fino a quando non muore per soffocamento. Dopo di che, la ingoia intera. Ma questo serpente è un pericolo per gli esseri umani?
- È molto forte: le sue dimensioni e la capacità di uccidere la preda grazie alla sua forza possono renderlo pericoloso se si sente minacciato.
- Gli attacchi agli umani sono molto rari: nonostante tutto, è raro che attacchino le persone.
Il comportamento riproduttivo del pitone reticolato è molto particolare. Le femmine depongono tra le 15 e le 80 uova, a seconda delle dimensioni e dell'età. Dopo la deposizione, le incubano avvolgendosi attorno ad esse per proteggerle e regolarne la temperatura attraverso le contrazioni muscolari. Il periodo di incubazione dura dai 60 ai 90 giorni, dopodiché i piccoli nascono già completamente sviluppati e autosufficienti.
Ptyas mucosa
Ptyas mucosa è un grande serpente non velenoso che vive nel sud e nel sud-est asiatico. Può raggiungere una lunghezza di 3,5 metri, anche se la maggior parte degli adulti misura tra gli 1,5 e i 2. Possiede un corpo snello e agile, di colore da marrone a olivastro con bande scure sulla parte posteriore e una testa relativamente piccola.
È una specie diurna nota per la sua velocità e agilità. Vive in diversi habitat, tra cui foreste, aree agricole, boscaglie e aree urbane. Predilige luoghi con abbondante vegetazione e si trova solitamente in prossimità di fonti d'acqua. È un abile arrampicatore e nuotatore, il che gli permette di esplorare una grande varietà di ambienti.
La sua alimentazione è costituita principalmente da roditori, il che lo rende un importante disinfestatore nelle aree agricole e urbane. Si nutre inoltre di uccelli, lucertole, anfibi e altri piccoli vertebrati. Caccia attivamente durante il giorno, utilizzando la sua vista acuta per localizzare e catturare la preda. Generalmente è innocuo per l’uomo, anche se è importante tenere comunque presente alcune accortezze:
- Può diventare aggressivo se si sente minacciato. Quando messo alle strette, solleva la parte anteriore del corpo ed emette un forte sibilo come avvertimento.
- Può mordere ripetutamente, sebbene il suo morso non sia velenoso e non rappresenti un pericolo significativo.
Le femmine depongono tra le 6 e le 15 uova in luoghi umidi e protetti, come mucchi di foglie o tronchi in decomposizione. I piccoli nascono dopo un periodo di incubazione di circa 60-80 giorni e sono già completamente indipendenti dal momento della nascita.
Serpente liana verde (Ahaetulla nasuta)
Questa specie può raggiungere una lunghezza massima di 2 metri, anche se la maggior parte misura tra gli 1,2 e 1,5. Il loro corpo è notevolmente sottile e ha un colore verde brillante, ottimo per mimetizzarsi tra il fogliame, rendendolo difficile da individuare sia dalle prede che dai predatori. Una delle caratteristiche più distintive è il muso allungato e appuntito. Ahaetulla nasuta è un serpente diurno che trascorre gran parte del tempo su alberi e cespugli. Si muove ondeggiando imitando il movimento di un ramo o di una foglia che ondeggiano al vento, contribuendo ulteriormente alle loro capacità mimetiche.
Questo serpente ha una visione binoculare altamente sviluppata, che gli consente di valutare con precisione la distanza dalla preda. La sua alimentazione consiste principalmente di lucertole e rane, anche se occasionalmente può cacciare piccoli roditori e uccelli. Utilizza il suo veleno, relativamente debole e non pericoloso per l'uomo, per immobilizzare la preda prima di ingerirla. Il veleno contiene tossine che colpiscono soprattutto i piccoli vertebrati che caccia, provocandone la paralisi e facilitando la digestione.
Le femmine depongono tra le 6 e le 10 uova solitamente nelle cavità degli alberi o tra la vegetazione fitta. Esse si schiudono dopo un periodo di incubazione di circa due mesi ed i piccoli saranno indipendenti dalla nascita, presentando già il caratteristico colore verde brillante degli adulti.
Krait fasciato (Bungarus fasciatus)
È un serpente altamente velenoso che abita il sud-est asiatico e alcune parti dell'India, quindi rientra nella lista dei serpenti della Thailandia. Può essere lungo tra gli 1,5 e i 2,5 metri ed il suo corpo robusto presenta un caratteristico disegno composto da bande trasversali alternate di colore nero e giallo o bianco, che lo rendono facilmente riconoscibile. La testa è relativamente piccola e difficilmente distinguibile dal resto del corpo.
Si tratta di una specie notturna e terrestre che durante il giorno si nasconde solitamente sotto tronchi, pietre, mucchi di foglie o tane abbandonate per evitare la luce solare diretta e i predatori. Questo serpente risulta timido e generalmente evita i contatti con gli umani, preferendo fuggire se si sente minacciato. Tuttavia, è noto per essere letale a causa del suo potente veleno. Proprio per questo motivo è importante tenere conto di alcune cose:
- Il suo veleno è neurotossico: colpisce il sistema nervoso delle prede e potenzialmente degli umani.
- Può causare paralisi e, nei casi più gravi, morte se non viene fornito un trattamento medico adeguato.
- I morsi sono rari a causa della loro natura timorosa. Tuttavia, gli incidenti di solito si verificano quando il serpente viene calpestato o accidentalmente toccato.
Per quanto riguarda l'alimentazione, Bungarus fasciatus è un predatore specializzato che caccia principalmente altri serpenti, compresi quelli velenosi come cobra e altri krait, ma può consumare anche roditori e lucertole. Queste abitudini di caccia aiuta a controllare le popolazioni di serpenti nel loro habitat.
Le femmine di krait depongono tra le 4 e le 14 uova solitamente in luoghi nascosti e protetti. Queste poi vengono incubate dal calore dell'ambiente ed i piccoli nascono dopo un periodo di circa 60-70 giorni, già completamente indipendenti e capaci di produrre veleno.
Cobra monocolo (Naja kaouthia)
Questo serpente della Thailandia è noto per il segno circolare che ricorda un monocolo sul retro del cappuccio, da cui proviene il suo nome. Può raggiungere una lunghezza compresa tra gli 1,2 e i 2,3 metri, con le femmine generalmente più grandi dei maschi. I loro colori possono spaziare dalle sfumature del marrone e del grigio al nero, e la caratteristica marcatura del monocolo può essere bianca, gialla o arancione. Il cappuccio è una caratteristica importante che si estende quando il serpente si sente minacciato.
Questa specie è sia diurna che notturna, anche se di solito è più attiva di notte. Preferisce habitat umidi come foreste, aree agricole, praterie, paludi e mangrovie e si trova spesso vicino a specchi d'acqua. Inoltre, ha una grande capacità di adattamento e può abitare anche in aree urbane e rurali, compresi campi coltivati e giardini.
L'alimentazione del cobra monocolo è varia e comprende piccoli mammiferi, uccelli, anfibi, lucertole e altri serpenti. Caccia attivamente utilizzando il suo potentissimo veleno neurotossico,che causa paralisi respiratoria e morte della preda. Negli esseri umani, un morso può risultare fatale se non adeguatamente curato. Alcune informazioni su questa specie sono:
- Sputa veleno come meccanismo di difesa. Può sputarlo fino a 2 metri di distanza, mirando agli occhi dell'aggressore.
- Il veleno può causare forte dolore, infiammazione e cecità temporanea o permanente se non si ci cura tempestivamente.
- Le femmine sono molto protettive. Nella stagione riproduttiva depongono dalle 10 alle 30 uova e possono essere molto aggressive se sentono che esse sono in pericolo. Si schiudono dopo un periodo di incubazione di circa 60 giorni e i piccoli nascono già indipendenti.
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Serpente delle mangrovie (Boiga dendrophila)
Si tratta di una specie di serpente arboricolo, caratterizzato dalla sua particolare alternanza di bande nere e gialle lungo il corpo che gli conferiscono un eccellente mimetizzazione nel suo ambiente naturale di bosco.
Boiga dendrophila è un serpente di grandi dimensioni che può essere lungo fino a 2,5 metri. Il suo corpo è snello e la sua testa è grande e piuttosto particolare, con grandi occhi che gli conferiscono un'eccellente visione notturna. Questa specie è prevalentemente notturna e trascorre la maggior parte della giornata nascosta tra la vegetazione, uscendo a cacciare dopo il tramonto. Questi serpenti sono cacciatori opportunisti che si nutrono di diverse prede, tra cui uccelli, lucertole, piccoli mammiferi e pipistrelli. Utilizzano la loro vista acuta e la capacità di muoversi agilmente tra i rami degli alberi per tendere imboscate alle prede. Sebbene siano velenosi, il loro veleno non è considerato pericoloso per l'uomo, poiché è debole e viene utilizzato principalmente per immobilizzare le loro piccole prede.
Le femmine depongono tra le 6 e le 15 uova in posti come le cavità degli alberi o in mucchi di foglie. Esse si schiudono dopo un periodo di incubazione di circa 60-80 giorni, con i piccoli già indipendenti e che presentano lo stesso colore degli adulti.
Ancistrodonte della Malesia (Calloselasma rhodostoma)
È una specie di serpente velenoso della Thailandia e che vive anche nel resto del sud-est asiatico noto per il suo caratteristico colore e il potente veleno. È di taglia media e può misurare trai 76 cm e gli 1,5 metri di lunghezza. Il suo corpo è robusto e presenta colori che vanno dai toni del marrone e quelli del grigio, con segni triangolari scuri lungo il dorso che ricordano il disegno di una foglia. Questa caratteristica gli permette di mimetizzarsi efficacemente nel suo ambiente naturale di foglie secche e foresta.
Ha abitudini prevalentemente notturne e terrestri, preferendo vivere nelle foreste tropicali, nelle zone di macchia e nelle aree agricole. Durante il giorno si nasconde sotto foglie, tronchi e altre parti del terreno. I suoi movimenti sono lenti e fa affidamento sulla mimetizzazione per evitare i predatori e tendere imboscate alle prede.
L'alimentazione di Calloselasma rhodostoma si compone diversi piccoli animali, come roditori, anfibi e uccelli. Per immobilizzare e uccidere la preda utilizza il suo veleno, poi la ingoia intera. Ma questo veleno è pericoloso per l’uomo?
- Il veleno è emotossico: distrugge le cellule del sangue e i tessuti, provocando forte dolore, gonfiore e necrosi.
- Il morso può risultare fatale se non trattato immediatamente.
- Attacca solo se si sente minacciato. Il comportamento di questo serpente prevede il rannicchiarsi in una posizione difensiva ed emettere un forte sibilo per avvertire l'aggressore. Se questo non si ritira, allora lo morderà. Nonostante il suo potente veleno, non è aggressivo e morde solo se si sente direttamente minacciato.
Le femmine depongono dalle 10 alle 30 uova che si schiudono dopo un periodo di incubazione di circa 60-70 giorni. I piccoli sono già indipendenti e presentano la colorazione caratteristica degli adulti.
Serpente corallo malese (Calliophis bivirgatus)
È un piccolo serpente molto velenoso che vive nel sud-est asiatico. Misura tra gli 0,5 e gli 1,2 metri e il suo corpo è snello e allungato, con un colore caratteristico blu scuro o nero abbinato a strisce longitudinali azzurre lungo i fianchi. La testa e il collo sono di colore rosso o arancione, un forte contrasto che funge da avvertimento per il suo potente veleno.
Questa specie è prevalentemente notturna e terrestre, prediligendo habitat forestali tropicali e subtropicali, dove può trovare riparo sotto foglie, tronchi caduti e pietre. È molto discreto e lo si vede raramente in natura a causa delle sue abitudini e della preferenza per le zone con vegetazione fitta.
L'alimentazione del Calliophis bivirgatus consiste nel consumo di altri serpenti, comprese specie più piccole, e in misura minore lucertole e anfibi. Il suo veleno è estremamente potente e contiene neurotossine che possono causare paralisi e morte della preda. Sebbene pericoloso, questo serpente entra raramente in contatto con l'uomo a causa del suo comportamento timoroso:
- È meno aggressivo rispetto ad altri serpenti velenosi thailandesi.
- Preferisce scappare e nascondersi quando si sente minacciato.
- Può mordere per autodifesa e, a causa della tossicità del veleno, il suo morso può essere estremamente pericoloso per l'uomo, causando sintomi gravi e richiedendo cure mediche immediate.
Le femmine depongono in luoghi nascosti e protetti dalle 3 alle 10 uova, che si schiudono dopo un periodo di incubazione di circa 60 giorni. I piccoli nascono già completamente formati e indipendenti.
Licodonte aulico (Lycodon aulicus)
È una specie di serpente non velenoso di medie dimensioni che può arrivare a misurare fino a 1,2 metri. Il suo corpo è snello e allungato, con colori che vanno dal grigio al marrone scuro abbinati a segni più chiari che spesso formano motivi di bande trasversali lungo il dorso. La testa è più piccola rispetto al corpo e i suoi grandi occhi gli conferiscono una buona vista per individuare prede e predatori.
Questa specie è prevalentemente notturna e arboricola, anche se ogni tanto sta a terra in cerca di cibo. Preferisce habitat umidi e boscosi, come foreste pluviali, foreste monsoniche e aree vicino a corpi d'acqua. Si trova in diversi ambienti, da quelli agricoli a quelli urbani, purché vi sia sufficiente vegetazione per fornire riparo e opportunità di caccia.
La sua alimentazione consiste principalmente di piccoli rettili, come lucertole e serpenti, ma anche insetti e, in misura minore, piccoli mammiferi e uccelli. Utilizza la sua agilità e capacità di arrampicarsi per cacciare su alberi e cespugli, e la sua abilità di individuare le prede è potenziata grazie all'eccellente visione notturna. Sebbene questo serpente sia innocuo per l’uomo, bisogna tenere presente che:
- Può mordere per legittima difesa se si sente minacciato.
- I morsi causano lieve dolore e arrossamento per via della mancanza di veleno. Tuttavia, come molti serpenti, può mostrare un comportamento difensivo, gonfiando il corpo e mostrando un atteggiamento aggressivo per allontanare i predatori.
Le femmine depongono tra le 4 e le 15 uova con un periodo di incubazione di circa 60-70 giorni. Alla fine, i piccoli nascono già indipendenti e capaci di badare a sé stessi.
Naja sumatrana
Questo è un altro dei serpenti velenosi della Thailandia, con una lunghezza compresa tra 1,2 e 2,2 metri. Il suo corpo è robusto e il suo colore varia dai toni del marrone e del grigio a quelli del nero, con macchie o fasce dai toni più chiari lungo il dorso. La testa è grande rispetto al corpo e possiede un cappuccio che può espandersi a forma di "sombrero" quando si sente minacciato.
Ha abitudini prevalentemente notturne e terrestri, nonostante si possa trovare anche in zone arboricole. Predilige ambienti umidi e boscosi, come le foreste pluviali e le zone vicine agli specchi d'acqua, dove può trovare riparo e cibo. Si può trovare spesso anche in zone agricole e giardini, soprattutto dove c'è alta densità di prede come roditori e uccelli.
La sua alimentazione consiste in diversi animali, inclusi piccoli mammiferi, uccelli, lucertole e altri rettili. Utilizza il suo potente veleno per immobilizzare la preda prima di ingerirla. Alcune cose da sapere al suo riguardo sono:
- Il veleno è neurotossico ed emotossico, il che significa che può causare paralisi e danni ai tessuti.
- Negli umani, un morso può essere fatale se non curato immediatamente.
- Sputa veleno come meccanismo di difesa. Può sputarlo fino a 2 metri di distanza, provocando forte dolore, irritazione e danni agli occhi se entra in contatto con essi.
- Adotta una particolare posizione difensiva, espandendo il cappuccio e mostrando i suoi colori vivaci per intimidire potenziali minacce.
Rhabdophis subminiatus
È una specie di serpente velenoso di medie dimensioni, con una lunghezza generalmente compresa tra 0,9 e 1,2 metri, anche se alcuni individui possono raggiungere 1,5 metri. Il suo corpo è snello e allungato, con una colorazione caratteristica che varia dal grigio chiaro al marrone scuro sul dorso, e un colore rosso vivo sulla parte posteriore del collo. La testa è piccola e proporzionata al corpo, e gli occhi sono grandi e prominenti, adatti a individuare prede e predatori.
Questo serpente è prevalentemente notturno e semi-arboricolo, nonostante si possa comunque trovare sul terreno e in zone con vegetazione fitta. Predilige gli habitat umidi come le foreste tropicali, le zone di macchia e le aree vicine agli specchi d'acqua. La sua capacità di arrampicarsi e nascondersi tra le foglie gli conferisce un vantaggio sia nella caccia che nell'evitare i predatori.
La sua alimentazione comprende una varietà di piccoli animali, come lucertole, anfibi e occasionalmente piccoli mammiferi. È un cacciatore attivo e utilizza il suo veleno per immobilizzare la preda prima di ingerirla. Cose da sapere:
- Il veleno contiene neurotossine ed emotossine che possono causare danni ai tessuti e al sistema nervoso delle prede.
- I morsi sono raramente fatali per l'uomo, ma possono comunque causare dolore, gonfiore e malessere.
- Possiede un interessante sistema difensivo che gli permette di secernere veleno dalle ghiandole situate nel collo. Quando si sente minacciato, può adottare una posizione difensiva in cui espande il collo e mostra il colore rosso del suo "cappuccio" per avvisare i potenziali predatori. Se questo avvertimento non bastasse, allora potrebbe mordere per legittima difesa.
Le femmine depongono tra le 6 e le 15 uova che si schiudono dopo un periodo di incubazione di circa 60 giorni. I piccoli poi nasceranno già completamente formati e indipendenti.
Altri tipi di serpenti della Thailandia
Oggi abbiamo fatto conoscenza con i serpenti più pericolosi della Thailandia e altri totalmente innocui, ma la verità è che possiamo trovare anche altre specie:
- Trimeresurus albolabris.
- Cobra sputatore indo-cinese (Naja siamensis).
- Oligodon arnensis.
- Serpente arcobaleno (Xenopeltis unicolor).
- Trimeresurus popeiorum.
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- Barnes, C. H., Strine, C. T., Suwanwaree, P. O. N. G. T. H. E. P., & Hill III, J. G. (2017). Movement and home range of green pit vipers (Trimeresurus spp.) in a rural landscape in north-east Thailand. Herpetological Bulletin, 142, 19-28.
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