Dove vive la lontra?

Come abbiamo visto, le lontre sono presenti quasi dappertutto e come ci si può aspettare, ciò si deve al tipo di habitat della lontra. L'aspetto comune negli habitat di tutte le specie di lontra è la presenza di corpi d'acqua, sia dolce che salata, ma questi animali possono vivere in luoghi con caratteristiche e condizioni diverse. Vediamoli ora uno per uno:

Ecosistema d'acqua dolce

Le lontre, generalmente, prosperano sono le zone umide d'acqua dolce poco profonde e stagnanti, dove si formano le paludi. Questo è il caso della lontra nana (Amblonyx cinereus), che è possibile trovare, inoltre, in fiumi a scorrimento veloce. Possiamo anche citare altri esempi di specie esclusive di ambienti d'acqua dolce, come la lontra dal collo macchiato (Hydrictis maculicollis), che vive in corpi d'acqua come fiumi, bacini e laghi, privi di inquinamento e sedimenti.

La lontra dalle guance bianche (Aonyx capensis) dal canto suo non si allontana troppo dall'ambiente acquatico. Possiamo trovarla in sistemi marini costieri rocciosi, ma l'accesso all'acqua dolce è essenziale. Abita anche bacini, mangrovie ed estuari, anche in luoghi alcune zone desertiche.

Ecosistema d'acqua salata

Molte lontre vivono anche in ecosistemi vicini al mare. Un esempio è la lontra marina (Enhydra lutris), che abita in aree rocciose e letti di alghe vicino alla costa. Anche la lontra costiera (Lontra felina) vive in questi ambienti, ma include zone con forti venti e maree.

Altri habitat

Esistono, inoltre, specie di lontre che possono vivere sia in ecosistemi d'acqua dolce che salata come: la lontra canadese (Lontra canadensis) e la lontra neotropicale (Lontra longicaudis). Altre, invece, vivono anche dal livello del mare ad altitudini molto elevate, come nel caso della lontra europea (Lutra lutra), che può raggiungere i 1 000 m sul livello del mare nelle Alpi e 3 360 m sull'Himalaya.

Sebbene la lontra, un tempo, fosse comune in tutto l’areale di distribuzione italiano ed europeo, nel corso dell’ultimo secolo si è assistito ad un crollo generalizzato delle popolazioni. Il picco del declino fu negli anni '70 e alla fine degli anni '80 resisteva una popolazione ristretta nel sud Italia e piccoli nuclei nel centro, che si estinguettero anch'essi nel decennio seguente.

Per quanto riguarda le Alpi, il mustelide, secondo un censimento tra il 1984 e il 1985, la lontra risultava assente da tutte le regioni settentrionali. Le principali cause furono la distruzione e l’inquinamento del loro habitat e la persecuzione diretta della specie, sia per la pelliccia, sia perché considerata una specie 'nociva' come competitore delle risorse ittiche. Fortunatamente a partire dal 1971 la lontra venne rimossa dall'elenco degli 'animali nocivi' e venne ufficialmente considerata come specie particolarmente protetta.

Oggi, a livello europeo, si stanno recuperando le popolazioni di lontre nella maggior parte dei Paesi Europei. Ma a livello italiano è la popolazione è certamente inferiore a 1000 individui e la sua distribuzione è disgiunta. Recentemente Nell'Italia nord-orientale è stata confermata la presenza della lontra nel Fiume Isonzo e ci sono buone prospettive di espansione della specie verso il Veneto.

Per quanto riguarda il settore nord occidentale non sono state registrate ulteriori segnalazioni degne di nota. Per quanto riguarda le lontre nel Ticino Lombardo e Piemontese è da sottolineare che provengono da esemplari sfuggiti da due allevamenti presenti nei parchi regionali del Ticino Lombardo e Piemontese.

In Molise, la presenza della lontra è stata verificata nei fiumi Biferno, Volturno, Trigno e Fortore.

Ad oggi, lo status, la presenza e la distribuzione di questa specie nelle Alpi non è ancora chiaro. In Italia, la popolazione di lontre (Lutra lutra) rimane in ogni caso una delle più piccole ed isolate d’Europa.

Oggi, a livello europeo, la lontra è inserita nella Lista Rossa delle Specie Minacciate di Estinzione della IUCN, nella categoria 'Quasi Minacciata' perché, sebbene abbia subito un drastico declino in tempi storici, sta ora recuperando nella maggior parte dei Paesi Europei. Ma a livello italiano è inclusa nella categoria in 'Pericolo', vediamo nel dettaglio tutte le specie:

• Lontra nana (Amblonyx cinereus): vulnerabile. Si trova in alcune aree protette in Asia.
• Lontra dalle guance bianche(Aonyx capensis): Quasi minacciata. Si trova in diverse aree protette in Africa.
• Lontra marina (Enhydra lutris): in pericolo.
• Lontra dal collo macchiato (Hydrictis maculicollis): quasi minacciata. Abita diverse aree protette, compresi i parchi nazionali in Africa.
• Lontra canadese (Lontra canadensis): preoccupazione minima.
• Lontra costiera (Lontra felina): in pericolo.
• Lontra neotropicale (Lontra longicaudis): Quasi minacciata. Tuttavia, il suo status può variare a seconda del paese in cui vive, poiché dipende dallo stato della popolazione della regione interessata.
• Lontra australe (Lontra provocax): in pericolo. Abita alcune aree protette in Cile e Argentina.
• Lontra europea (Lutra lutra): Quasi minacciata. La sua classificazione varia anche a seconda del paese in cui vive.
• Lontra dal naso peloso (Lutra sumatrana): in pericolo.
• Lontra liscia (Lutrogale perspicillata): Vulnerabile. Abita alcune aree protette in Asia.
• Lontra gigante (Pteronura brasiliensis): in pericolo. Nel 2018 è stato suggerito di creare aree protette.

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