Mimetismo animale: Definizione, tipi ed esempi
Alcuni animali presentano certe forme e colori che li aiutano a confondersi con l'ambiente circostante o a sembrare altri animali o piante. Alcuni addirittura sono in grado di cambiare il loro colore in maniera spontanea a seconda della situazione. Per questo motivo è difficile vedere gli animali che si mimetizzano e che creano diverse illusioni ottiche.
Il mimetismo e il criptismo sono meccanismi fondamentali per la sopravvivenza di molte specie che presentano forme e colori cangianti. Volete avere più dettagli e informazioni su questo fenomeno e i tipi di animali che ne sono coinvolti? Continuate a leggere il nostro articolo di AnimalPedia sul mimetismo animale.
Definizione di mimetismo
Parliamo di mimetismo quando alcuni esseri viventi assomigliano nell'aspetto ad altri animali con i quali non hanno alcun tipo di relazione o parentela. Come risultato di questo fenomeno, questi animai riescono a confondere i predatori o le prede, rimanendo inosservati o creando un effetto sorpresa.
Per la maggior parte degli specialisti non è lo stesso dire mimetismo o criptismo. Il criptismo infatti è il processo mediante il quale alcuni esseri viventi riescono a camuffarsi nell'ambiente in cui vivono grazie alla loro colorazione o ai motivi (striature, puntini, macchie) che assumono.
Sia il mimetismo che il criptismo sono meccanismi di adattamenti degli esseri viventi ad un ambiente.
Tipi di mimetismo
Esiste una certa controversia nel mondo scientifico circa ció che si possa considerare mimetismo e ció che no. In questo articolo vedremo i tipi di mimetismo animale più ortodossi:
- Mimetismo mülleriano (alcune specie predatrici o pericolose assumono colori sgargianti, es: giallo e nero)
- Mimetismo batesiano (alcune specie innocue imitano le forme o i colori dei predatori)
- Altri tipi di mimetismo
Infine vedremo come alcuni animali si mimetizzano nell'ambiente grazie a colorazioni criptiche.
Mimetismo mülleriano
Si definisce mimetismo mülleriano quando due o più specie presentano lo stesso schema di colori e motivi. Inoltre tutte queste specie presentano meccanismi di difesa come pungiglioni, la presenza di veleno o un sapore o odore molto sgradevole. Grazie a questo mimetismo, i predatori imparano a riconoscere questo schema ricorrente di colori e forme, ed evitano di attaccare le specie che lo posseggono.
Il risultato del mimetismo mulleriano è che questi animali, che sono prede, sopravvivono e si garantiscono la discendenza. Anche il predatore ne trae vantaggio perché impara con più facilità a capire quali sono le specie pericolose.
Esempi di mimetismo mulleriano
- Imenotteri (ordine Hymenoptera): molte api e vespe presentano un colore giallo-nero che indica agli altri insetti ed uccelli che questi organismi sono provvisti di un pungiglione.
- Serpente corallo (famiglia Elapidae): tutti i serpenti di questa famiglia hanno una colorazione ad anelli di colore nero-rosso-giallo. Questo è il modo di indicare ai loro predatori che sono animali velenosi.
Aposematismo
Come spiegato, questi animali hanno una colorazione e dei motivi molto vistosi e tipici, che avvisano il predatore e in generale gli altri animali, che questi esseri possono esseri pericolosi e mettere in atto meccanismi difensivi. Si può dire che l'aposematismo è un vero e proprio segnale di attenzione, di avvertimento. In questo senso possiamo dire che l'aposematismo è il contrario del criptismo.
L'aposematismo si può anche definire come un tipo di comunicazione tra animali.
Mimetismo batesiano
Il mimetismo batesiano si verifica quando due o più specie sono aposematiche o molto simili nel loro aspetto, che però, in realtà, solo una di loro è realmente attrezzata con meccanismi di difesa dai predatori. Le altre invece sono chiamate specie imitatrici.
L'obiettivo di questo tipo di mimetismo è che la specie imitatrice sia identificata dagli altri animali come pericolosa. Tuttavia, né è pericolosa, né ha un cattivo sapore per i predatori, è semplicemente un'impostore, che grazie al travestimento si garantisce la sopravvivenza. Questo le permette di risparmiare l'energia che le servirebbe per fuggire o per mettere in atto altri meccanismi di difesa.
Esempi di mimetismo batesiano
- Sirfidi (Sirfidae): sono una vasta famiglia di insetti che presenta gli stessi motivi e colorazione delle api e delle vespe, in modo che i predatori le identifichino come pericolose. Tuttavia nonostante il loro aspetto vistoso, non sono provviste di meccanismi di difesa, nel caso il pungiglione.
- Il serpente del latte o Falso Corallo (Lampropeltis triangulum): si tratta di un tipo di serpente non velenoso con dei motivi e dei colori molto simili al serpente corallo (Elapidae), che invece è velenoso.
Nella foto possiamo apprezzare un serpente falso corallo. Se lo paragoniamo alla foto del paragrafo precedente possiamo vedere che il falso corallo è molto simile ma non ha la colorazione gialla, è rosso-nero-bianco.
Altri tipi di mimetismo
Anche se siamo abituati a pensare al mimetismo come un fenomeno visivo, esistono altri tipi di mimetismo, come quello olfattivo e quello sonoro.
Mimetismo olfattivo
Il miglior esempio di mimetismo olfattivo è quello dei fiori che emettono sostanze odorose molto simili ai feromoni delle api. In questo modo i maschi si avvicinano al fiore pensando sia una femmina e come risultato, lo impollinano. È ad esempio il caso delle orchidee (Ophrys).
Mimetismo acustico
Quanto al mimetismo acustico, un esempio è il beccospino bruno (Acanthiza pusilla), un volatile australiano che imita i segnali di pericolo di altri uccelli. Così, quando viene attaccato da un predatore di dimensioni medie, imita il suono di pericolo che emette quando si avvicina un falco. Il risultato è che il predatore di medie dimensioni, avvisato, o fugge o temporeggia più tempo prima di attaccare.
Criptismo o mimetismo criptico
Alcuni animali presentano una colorazione e dei disegni sulla superficie del corpo che conferiscono loro la capacità di confondersi con l'ambiente circostante. In questo modo, passano inavvertiti ad altri animali. Questo meccanismo prende i nome di criptismo o cripsis.
Senza dubbio i re del criptismo sono i camaleonti (familia Chamaeleonidae). Questi rettili sono in grado di cambiare il colore della propria pelle a seconda dell'ambiente in cui si trovano a muoversi. Possono mettere in atto questo meccanismo grazie ai nano-cristalli fotonici di cui sono munite le loro cellule dermiche. Questi nano cristalli si uniscono o separano a seconda del caso, riflettendo cosí differenti lunghezze d'onda.
Se siete incuriositi da questi incredibili animali, potete leggere il nostro articolo 'tipi di camaleonti'.
Animali che si mimetizzano - elenco
È innumerevole la quantità di animali che mettono in atto il mimetismo in natura. Eccovi alcuni degli esempi principali:
- Grilli (Caelifera): i celiferi sono una delle prede favorite di molti predatori, per cui prendono colori molto simili a quelli del loro habitat.
- Geco comune(Gekkonidae): questi rettili si camuffano tra le rocce e le pareti aspettando le loro prede
- Rapaci notturni (Strigiformes): questi uccelli fanno il loro nido nei buchi degli alberi. Il colore ed i motivi che prendono li rendono molto difficili da riconoscere, anche quando si sporgono dal tronco.
- Mantide (Mantodea): molte mantidi si mimetizzano nell'ambiente circostante grazie alla colorazione criptica. Possono imitare il colore dei rami, delle foglie o, anche, dei fiori.
- Tomisidi o ragno-granchio (Thomisus spp.): cambiano il loro colore in funzione del suolo che si trovano a calpestare, e aspettano gli insetti pollinizzatori fermi con l'obiettivo di cacciarli.
- Polipi (Octopoda): come i camaleonti e le seppie, cambiano di colore in poco tempo a seconda dell'ambiente in cui si muovono.
- Farfalla punteggiata delle betulle (Biston betularia): sono animali che si camuffano sulla corteccia binca del tronco delle betulle. Durante la rivoluzione industriale in Inghilterra, la polvere del carbone si accumulava sugli alberi, rendendoli neri. Per questo motivo alcune di queste farfalle presero la colorazione nera
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- Dobzhansky, T., Ayala, F. J., Stebbins, G. L., Valentine, J. W. (1980) Evolución. Omega.
- Campbell, N. A., Reece, J. B. (2007) Biología. Médica Panamericana
- Dawkins, R. (2000). El gen egoísta. Salvat Ediciones S. A.
- Stevens, M., Merilaita, S.(2009) Animal Camouflage: Current Issues and New Perspectives. Philosophical Transactions of the Royal Society B: Biological Sciences, 364, pp. 423-427.
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