Becco a scarpa: Caratteristiche, habitat, alimentazione e curiosità
Gli uccelli sono un gruppo di vertebrati con una diversità incredibile, dove si possono trovare specie che esibiscono delle splendide caratteristiche fisiche, oltre al bel canto che molti sono in grado di emettere. In questo gruppo si trovano animal di piccole dimensioni ma anche uccelli impressionanti per la loro grossezza e apertura alare. Il becco a scarpa è uno tra i più caratteristici, e il loro aspetto suggerisce un mix fra animali moderni e dinosauri.
Non perdetevi il nostro articolo di AnimalPedia per conoscere le caratteristiche del becco a scarpa, il suo habitat, l'alimentazione e la riproduzione.
Classificazione tassonomica dell'uccello becco a scarpa
Cominciamo con il descrivere la tassonomia del becco a scarpa. Prima veniva classificato in maniera totalmente diversa, oggi si relaziona al gruppo dei pellicani, trampolieri e gazze, tra gli altri.
L'uccello becco a scarpa è l'unica specie esistente del genere e si classifica nel seguente modo:
- Regno: Animalia
- Filo: Chordata
- Classe: Aves
- Ordine: Pelecaniformi
- Famiglia: Balaenicipitidae
- Genere: Balaeniceps
- Specie: Balaeniceps rex
Caratteristiche del becco a scarpa
Il becco a scarpa (Balaeniceps rex) è un animale davvero imponente, facile da identificare e curioso. Andiamo a vedere le sue principali caratteristiche fisiche:
- Le dimensioni di questo uccello sono senza dubbio ragguardevoli, visto che arriva ad una altezza di un metro e quaranta cm, si tratta di un uccello imponente.
- Possiede un aspetto che si può definire 'preistorico', e uno sguardo intimidatorio.
- Il peso di un maschio è di circa 5,6 kg, mentre la media delle femmine è di circa 4,9 kg.
- L'apertura alare del becco a scarpa è di ben 2,6 metri.
- Il becco assomiglia molto a una scarpa di legno, e termina in forma di gancio ricurvo e affilato, che gli da il nome.
- Di solito ha un piumaggio color grigio scuro, con la testa di una tonalità più intensa. Sulle ali invece ha toni più chiari e si può distinguere ciascuna piuma, che ha un bordo biancastro.
- Nella regione posteriore della testa ha una ciocca di piccole dimensioni che risalta come una cresta.
- Gli occhi, di grandi dimensioni, sono di colore giallo e in alcuni casi bianco-grigiastro.
- Le sue dimensioni notevoli sono in proporzione con le sue lunghe zampe, che sono di colore nero. Anche le dita sono lunghe, ben divise, e non hanno membrana ad unirle.
Abitudini del becco a scarpa
Una delle principali abitudini del becco a scarpa è il suo comportamento solitario, eccetto durante il periodo di carestia, quando vari esemplari vivono vicini. Anche le coppie sono abituate a vivere in luoghi diversi all'interno del territorio.
Allo scopo di abbassare la temperatura, questo uccello usa la gola per rinfrescarsi. Se ha disponibilità di ciba non migra, ma può spostarsi nella regione in cui vive per cercare maggiori risorse di cibo. Se volete conoscere di più sugli animali migratori, leggete il nostro articolo di AnimalPedia.
Nonostante il suo aspetto spaventoso, il becco a punta non è un uccello aggressivo per l'uomo, a cui permette anche di avvicinarsi in alcune situazioni a una certa distanza dal nido. E' facile osservarla volare durante il giorno sul territorio. Per cui, il becco a punta è un uccello capace nel volo nonostante le sue grandi dimensioni.
Di solito è un volatile silenzioso, anche se a volte emette dei suoni con il becco. I principali sensi che usa sono la vista e l'udito, e infatti con lo scopo di affinare ulteriormente la vista lo si vede con la testa messa verticalmente rispetto al suolo.
Habitat del becco a scarpa
Il becco a scarpa è un uccello nativo dell'Africa, e si sviluppa al centro di questo continente, in particolare in paesi come il Congo, il Ruanda, il Sudan, la Tanzania, l'Uganda e lo Zambia.
L'habitat del becco a scarpa è costituito da paludi che si inondano stagionalmente, ma può anche muoversi ad altri ecosistemi per riprodursi o alimentarsi. Di solito vive in zone dove dominano piante come il papiro, come la specie Cyperus papyrus, i giunchi, come il Phragmites spp., e le praterie, specialmente di Miscanthidium spp. Si sviluppa anche in luoghi con abbondante vegetazione galleggiante, acquitrini permanenti e anche in certe piantagioni come il riso. Tuttavia evita ecosistemi con la vegetazione troppo densa o che superi la sua stessa altezza.
Alimentazione del bocca a scarpa
Il becco a scarpa è un uccello carnivoro, che si ciba principalmente di pesci. I polmonati sono i loro preferiti, come ad esempio la specie Protopterus aethiopicus, ma mangiano anche altre varietà come il pesce anguilla del Senegal o il pescegatto. Di solito vive in acque poco ossigenate, in modo che alcuni pesci sono costretti a salire in superficie per respirare, e lì l'uccello approfitta per catturarli.
Inoltre si ciba anche di roditori, anfibi, piccoli coccodrilli, tartarughe e serpenti acquatici! In alcuni casi può includere nella dieta uccelli giovani o carogne. Per catturare la preda può rimanere fermo nell'acqua e, una volta che la scopre, si lancia su di essa oppure può muoversi per stanarla.
Riproduzione del becco a scarpa
La riproduzione del becco a scarpa dura un po' più della media perché si tratta di un uccello a sviluppo lento. Si distingue come uccello monogamo. Le coppie riproduttive si stabiliscono in un territorio fino a 3 km quadrati. La stagione dell'accoppiamento, anche se può variare a seconda dell'area, di solito inizia nella stagione secca. In questo periodo gli uccelli divengono molto territoriali e difendono i nidi dai predatori.
Il totale del periodo riproduttivo, dall'inizio della costruzione del nido sino a che i pulcini mettono le piume, dura circa 6-7 mesi. Innanzitutto, il becco a scarpa prepara uno spazio di circa 3 metri su un'isola o un cumulo di vegetazione galleggiante, in cui costruirà un grande nido a forma piatta, che avrà circa un metro di diametro. In seguito verranno deposte un paio di uova biancastre, che verranno incubate per un mese. Di solito solo una delle uova si feconderà. E' comune che i genitori annaffino il nido con acqua fresca e lo tengano all'ombra per dare fresco alle uova.
Entrambi i genitori partecipano in tutte le fasi della riproduzione. Per alimentare i piccoli, rigurgitano il cibo in modo che essi lo mangino. Si è visto che se vi sono due pulcini, il più forte attacca l'altro. In seguito i genitori scacciano il piccolo ferito, che muore per mancanza di cure e cibo. Paragonato ad altri uccelli il becco a scarpa ha uno sviluppo più lento, e si rende indipendente solo dopo i 3 mesi di vita.
Stato di conservazione del becco a scarpa
L'unione per la Conservazione della Natura (IUCN) classifica il becco a scarpa nella categoria 'vulnerabile'. Le minacce principali per la sua vita sono la riduzione e trasformazione del suo habitat dovute allo sviluppo dell'agricoltura, dell'allevamento e dello sfruttamento di giacimenti petroliferi; altre cause sono la caccia per il consumo e le credenze popolari associate al fatto che sia un animale che porta sfortuna, e la commercializzazione e vendita a parchi zoologici.
Secondo la IUCN, rimangono al mondo circa 3300-3500 becchi a scarpa in tutto il mondo, molto pochi. La tendenza della loro popolazione è decrescente, per cui sono state proposte alcune misure per la sua conservazione. Oltre ad essere un animale incluso nell'appendice II della Convenzione sul Commercio Internazionale di Specie Minacciate di Fauna e Flora selvatica, sono stati sviluppati alcuni piani che coinvolgono le comunità locali per proteggere questo animale.
Se desideri leggere altri articoli simili a Becco a scarpa: Caratteristiche, habitat, alimentazione e curiosità, ti consigliamo di visitare la nostra categoria Curiosità sul mondo animale.
- BBC Mundo (2013). El pájaro monstro que se come a su hermano. Disponible en: https://www.bbc.com/mundo/noticias/2013/01/130109_picozapato_pajaro_monstruo_documental_bbc_ch
- BirdLife International. (2018). Balaeniceps rex. La Lista Roja de Especies Amenazadas de la UICN Disponible en: https://dx.doi.org/10.2305/IUCN.UK.2018-2.RLTS.T22697583A133840708.en
- Steffen, A. 2007. Balaeniceps rex. Animal Diversity Web. Disponible en: https://animaldiversity.org/accounts/Balaeniceps_rex/