Dove vivono i suricati?

I suricati sono animali nativi esclusivamente del continente africano. Hanno un'ampia distribuzione particolarmente nelle aree sud occidentali dell'Africa, quindi è possibile trovarli in:

• Namibia occidentale e meridionale
• Botswana sudoccidentale
• Sud Africa settentrionale e occidentale

Inoltre hanno una presenza limitata verso la zona sud-occidentale dell’Angola. Le densità di popolazione nei posti in cui sono distribuiti fluttua ed è influenzata dalle precipitazioni e dai livelli di predazione da parte di altri animali.

L'habitat dei suricati sono zone aperte con clima arido, in cui sono presenti erbe basse e un minimo di piante legnose. Quindi, si sviluppano in particolare nelle savane o nelle pianure, solitamente con terreni compatti e duri. Si tratta di un substrato in cui questi animali possono scavare e anche dissotterrare le loro prede, che seguono principalmente attraverso l'olfatto. In quest'altro articolo vi parliamo approfonditamente dell'Alimentazione dei suricati. I suricati sono assenti sia nelle aree desertiche che nelle foreste.

Quindi, dove vivono esattamente i suricati? Questi animali vivono in delle tane costruite da loro stessi, delle quali parleremo di seguito.

La tana del suricato

I rifugi sono essenziali per gli animali, poiché svolgono diverse attività vitali per la sopravvivenza. Nel caso dei suricati, si tratta di individui che vivono in gruppi all'interno di un complesso sistema di tane che loro stessi scavano, anche se a quanto pare utilizzano anche le tane degli xero del capo (Geosciurus inauris). All'interno di questi spazi sotterranei si trovano scavi più grandi che vengono effettuati verso il centro dell'area che occupano, ed altri più piccoli che si trovano verso la periferia dell'area. Le tane di questo tipo di mangusta possono collocarsi almeno 1,5 metri sottoterra e avere diversi livelli, con numerosi tunnel, camere e buchi che fungono da entrata o uscita.

Per quanto riguarda il territorio di ciascun gruppo familiare di suricati, si estende dai 2 ai 5 km, che difendono ferocemente dagli altri suricati che non appartengono al gruppo familiare. Inoltre, marcano il territorio lasciando tracce attraverso le ghiandole anali. In questa zona sono presenti diverse tane che appartengono allo stesso gruppo, ma di solito tendono a concentrarsi in una per la riproduzione. Le tane che solitamente sono le più grandi e situate nella parte centrale della zona in cui vivono, sono proprio quelle atte alla riproduzione e alla cura dei piccoli finché non si svezzano, per questo la loro alimentazione durante i primi tempi avviene sotto terra. Quando i piccoli lasciano la tana, allora il gruppo può iniziare a utilizzare altre tane. In assenza di suricati cuccioli appena nati, cambiano posto per dormire in modo non casuale. Inoltre, quando incontrano predatori o le risorse cominciano a scarseggiare, apportano modifiche alle tane utilizzate.

Questi rifugi sono essenziali per la vita dei suricati. Ci dormono ed escono la mattina alla ricerca di cibo, cosa che fanno mantenendo una certa distanza gli uni dagli altri e usando l'olfatto per localizzare e dissotterrare le prede quando necessario. Per cacciare in modo efficiente, un suricato adulto funge da vedetta per essere vigile nel caso in cui qualche predatore si avvicini. Nelle giornate nuvolose e piovose, di solito non escono.

D'altra parte, questi luoghi sotterranei servono a termoregolare la temperatura di questi animali di fronte a condizioni estreme, per cui, ad esempio, se la temperatura esterna è di circa 38 ºC, all'interno della tana sarà di circa 23 ºC, poiché questi animali tendono a rifugiarsi a mezzogiorno, quando le temperature raggiungo il picco massimo. Allo stesso modo, quando un predatore si avvicina, si rifugiano immediatamente nelle loro tane dove sono ben protetti.

Ora che sai dove vivono i suricati, come sono il loro habitat e la loro tana, è importante parlare del loro stato di conservazione. I suricati sono classificati a rischio minimo dall'Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) e la loro popolazione è considerata stabile. La principale minaccia per i suricati sono i predatori naturali come i rapaci e gli sciacalli. Sebbene queste manguste siano sensibili alle infezioni da tubercolosi, apparentemente dovute al batterio Mycobacterium bovis, non ci sono attualmente segnalazioni di problemi a questo riguardo.

Purtroppo esiste un ridotto mercato per l'utilizzo dei suricati come animali domestici, che in nessun caso deve essere alimentato perché questi sono animali esclusivamente selvatici che necessitano di vivere nel loro habitat naturale.

I suricati si trovano in diverse aree protette, come il Parco transfrontaliero Kgalagadi, una riserva naturale situata nell'Africa meridionale.

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