Il maltrattamento di animali: Tipi, cause e come denunciare
Per noi, amanti della natura, la sua fauna e flora, ci sembra impensabile commettere atti crudeli o di violenza sugli animali. Pertanto scrivere sul maltrattamento animale è un'esperienza e un compito difficile e complesso, che ci tocca in diversi modi e soprattutto ci invita a riflettere sulla nostra società e la natura dell'essere umano.
In questo articolo di AnimalPedia ci assumeremo questa complicata responsabilità e parleremo del maltrattamento animale, quali sono le leggi che puniscono questo delitto in diversi Paesi e come poter denunciare questa pratica. Cercheremo di dimostrare che l'unico modo per sradicare il maltrattamento degli animali nella nostra società, è che tutti noi, in quanto cittadini, veniamo coinvolti in questa lotta, lasciando da parte le nostre differenze personali, politiche o sociali.
- Cos'è il maltrattamento animale?
- Maltrattamento animale in Italia
- Maltrattamento animale in Argentina
- Maltrattamento animale in Spagna
- Tipi di maltrattamento animale
- Cause del maltrattamento animale
- Come evitare il maltrattamento animale
- Denunciare il maltrattamento animale: dove e come farlo?
- Frasi contro il maltrattamento animale
Cos'è il maltrattamento animale?
Non è facile definire con precisione il concetto di "maltrattamento animale", dal momento che sono diversi i modi per sottoporre un animale a condizioni inappropriate, dolorose o indegne. Inoltre, non sempre il buon senso su ciò che sia realmente abuso animale corrisponde alla definizione espressa dalle istituzioni giuridiche della nostra società.
Se ci facciamo guidare dalla logica e dal buon senso, possiamo dire che per abuso animale si intende qualsiasi azione o contesto che coinvolge sofferenza, umiliazione, dolore fisico o psicologico di un animale domestico o selvatico. Sfortunatamente, è ancora relativamente comune per gli animali che vengono sfruttati dall'industria alimentare nascere con l'unico scopo di servire il consumo umano e le cui condizioni di vita sono spesso deplorevoli.
Se ci guidiamo, invece, dai termini legali, osserviamo che il concetto e i tipi di sanzioni applicabili all'abuso animale, possono variare a seconda del Paese o regione. Vediamo brevemente come è visto il maltrattamento animale in Italia e in alcuni altri Paesi come Spagna e Argentina.
Maltrattamento animale in Italia
Il maltrattamento di animali, in diritto penale, è il reato previsto dall'art. 544-ter del codice penale ai sensi del quale: "1. Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 18 mesi o con la multa da 5 000 a 30 000 euro. 2. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. 3. La pena è aumentata della metà se dai fatti cui al primo comma deriva la morte dell'animale."
L'articolo 544-ter c.p. punisce dunque chiunque si renda autore di "lesioni" o sevizie" ad un animale. La giurisprudenza ha chiarito che per integrare il reato non occorrono lesioni necessariamente fisiche, ma è sufficiente la sofferenza degli animali, anche nel caso di lesioni di tipo ambientale e comportamentale (ad esempio lasciarlo soffrire per mancanza di cure ecc. attraverso condotte omissive) (Cass. n. 46291/2003; Pen. Torino 25/10/2006).
In Italia, inoltre, vi è una legge che vieta l'abbandono di animali, art. 727 c.p.: "Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l'arresto fino ad un anno o con l'ammenda da 1000 a 10000 euro.". La dichiarazione universale dei diritti dell'animale sancisce nell'art. 6 che "L'abbandono di un animale è un atto crudele e degradante". Inoltre, secondo il Ministero della Salute italiano, "chi abbandona un cane, dunque, non solo commette un illecito penale ( Legge 20 luglio 2004, n. 189), ma potrebbe rendersi responsabile di omicidio colposo" qualora gli animali abbandonati provocassero incidenti stradali mortali.
Maltrattamento animale in Argentina
Nonostante la profonda cultura dello sfruttamento commerciale di carne e pelle (in particolare del vaccino), l'Argentina è generalmente considerata un Paese all'avanguardia in termini di protezione legale degli animali. Nel 1891 fu pubblicata la prima legge nazionale che condannava il maltrattamento degli animali, oltre a stabilire sanzioni economiche o la reclusione per coloro che non rispettassero il decreto.
Nel 1954, il Congresso Nazionale approvò la legge 14.346, che è ancora in vigore e definisce che si può essere " condannato a una reclusione da quindici giorni a un anno, per maltrattamento animale o atti crudeli verso gli animali". Oltre a vietare il sacrificio di cani e gatti in tutta la provincia di Buenos Aires, la legge specifica quali azioni e contesti vengono considerati "maltrattamento animale" e crudeltà sugli animali su territorio nazionale.
Secondo l'articolo 2 della legge 14.346, le seguenti azioni sono considerate abuso animale in Argentina:
- Non fornire cibo in quantità e qualità sufficienti agli animali domestici o nati in cattività.
- Uso di strumenti per castigare, causare dolore o sensazioni negative affinché l'animale compia determinati lavori o mansioni.
- Obbligarli a lavorare molte ore di fila, senza rispettare i tempi di riposo e senza considerare le condizioni meteorologiche.
- Obbligarli a lavorare quando non si trovano in condizioni fisiche per farlo.
- Stimolarli con sostanze chimiche o farmaci (ad eccezione di cure prescritte dal veterinario).
- Utilizzare animali per trainare carichi che superano la loro forza.
Inoltre, l'articolo 3 della suddetta legge definisce come crudeltà verso gli animali nelle seguenti circostanze:
- Mutilare qualsiasi parte del corpo di un animale, tranne quando sia per fini terapeutici.
- Eseguire interventi chirurgici senza applicare anestesia o senza essere abilitati per farlo.
- Abbandonare gli animali dopo averli sottoposti a studi scientifici o esperimenti.
- Provocare la morte di animali in gravidanza e dei loro piccoli, tranne nelle industrie che si basano sullo sfruttamento del neonato.
- Ferire, affogare, torturare, causare sofferenze a un animale.
- Realizzare combattimenti, pubblici o privati, di animali (corrida di tori, combattimento di galli ecc.).
Maltrattamento animale in Spagna
In Spagna, non esiste ancora una legge a livello nazionale che parli di benessere degli animali e i diritti degli animali non sono ancora riconosciuti dalla struttura giuridica spagnola. Tuttavia il Codice civile spagnolo parla nell'articolo 337 e 337 bis. che si può essere condannati " da tre mesi e un giorno a un anno di carcere e da un anno e un giorno a tre anni per l'esercizio di una professione commerciale o industriale che sia legato al possesso di animali, che attraverso qualsiasi tipo di mezzo o processo maltratti ingiustificatamente l'animale, provocando lesioni che danneggiano gravemente la salute o lo sottopongano a sfruttamento sessuale: a) un animale domestico o addomesticato, b) un animale che normalmente è domestico, c) un animale che temporalmente o permanentemente vive sotto il controllo umano, o d) qualsiasi animale che non viva allo stato brado".
L'articolo 337 bis. integra il testo precedente e aggiunge che l'abbandono degli animali sulle strade pubbliche può essere considerato un tipo di abuso sugli animali. Ma il problema principale è che entrambi gli articoli limitano la loro definizione e le sanzioni al maltrattamento di animali domestici o addomesticati, e non si estende a tutte quelle specie che vivono allo stato brado.
Tipi di maltrattamento animale
Come possiamo vedere, ci sono molti modi per esporre direttamente o indirettamente un animale ad abusi. Logicamente, la violenza fisica contro gli animali, in genere, è la forma più evidente di abuso, così come la malnutrizione e la mancanza di igiene o di condizioni salutari nel loro ambiente. Ma la violenza non sempre viene espressa solo in modo fisico o evidente, attraverso percosse o mutilazioni, punizioni ecc. ma anche attraverso l'abuso psicologico e l'umiliazione; si tratta di atteggiamenti estremamente dannosi per la salute fisica, cognitiva ed emotiva degli animali.Esistono ancora, inoltre, alcuni tipi di abusi sugli animali "camuffati" o che passano inosservati a causa delle tradizioni che vengono ancora seguite in alcuni Paesi. Esaminiamo dunque alcuni tipi di violenza sugli animali che vanno oltre della violenza fisica o emotiva degli animali domestici:
- Animali da circo: gli animali che lavorano nei circhi vengono forzati durante le prove e gli show, raramente vivono in condizioni favorevoli per il loro sviluppo, senza considerare che in generale vengono prelevati dal loro habitat naturale e costretti ad adattarsi ad un ambiente completamente diverso.
- La corrida: molti Paesi l'hanno già vietata e anche le "attività ricreative" che implicano il dolore o sofferenza di animali come combattimenti di cani, galli o altri animali. Tuttavia la tauromachia è un tipo di maltrattamento animale che continua ad essere legale in Spagna con la scusa della "cultura".
- Lo sfruttamento nel settore alimentare: questo è uno dei tipi più polemici di abusi sugli animali, perché ci è stato storicamente insegnato che alcuni animali possono essere sfruttati per diventare cibo per il consumo umano, come nel caso delle mucche, maiali, poli, pecore, agnelli, ecc. Tuttavia, queste specie generalmente non hanno mai avuto una vita dignitosa, né hanno mai conosciuto la libertà.
- Umanizzazione: umanizzare un animale significa privarlo della libertà di esprimersi e comportarsi come la sua specie, alienandolo dalla sua stessa natura. Sfortunatamente, questo è uno dei tipi di abusi sugli animali che passano inosservati e che continuano ad essere "accettati socialmente".
- Il traino: i cavalli e gli asini sono gli animali più sfruttati per trainare i carri e trasportare carichi che, spesso, comportano uno sforzo fisico eccessivo e, logicamente, causano dolore e sfiniscono l'animale.
- Caccia: In Italia, Spagna argentina e in molti altri Paesi, la "caccia sportiva" è regolamentata, il che significa che è ancora consentita, ma in ambienti e condizioni predeterminati dalla legislazione locale. Vale la pena ricordare che la caccia è la ragione principale per cui molte specie autoctone, sono oggi minacciate o in pericolo d'estinzione.
Cause del maltrattamento animale
Raggiungere un consenso sul concetto di maltrattamento animale è pressoché impossibile, così come lo è determinare le sue cause. Quando si parla di feste popolari, attività "sportive" o eventi che naturalizzano la crudeltà verso certe specie, le tradizioni radicate in certe culture, sembrano essere le principali responsabili della legittimazione sociale di questi tipi di abuso di animali.
Possiamo anche introdurre la carenza di campagne politiche pubbliche per promuovere un possesso responsabile, tra le possibili cause del maltrattamento animale, così come l'assenza di questo tema nei sistemi educativi nella maggior parte dei Paesi. Inoltre, l'incentivazione a vendere gli animali favorisce anche lo sfruttamento degli animali che vengono usati solo per procreare.
Sfortunatamente, dobbiamo anche considerare che ci sono diversi profili psicologici di autori di abusi sugli animali. Anche la crudeltà umana può, dunque, apparire tra le altre cause, soprattutto se si parla di patologie e esperienze negative o traumi che possono influire negativamente sul comportamento sociale di un individuo adulto.
D'altra parte, la mancanza di pianificazione e consapevolezza nel prendere con sé un animale si trova tra le cause più frequenti di abbandono e abuso di animali. Il capriccio di voler adottare certi animali selvatici come animali domestici, ad esempio scimmie o volpi, sottopone queste specie all'abbandono forzato del proprio habitat e li costringe ad una vita in cattività, generalmente in condizioni inappropriate per il loro sviluppo naturale, che favoriscono lo sviluppo di sintomi di stress e numerosi problemi comportamentali.
Come evitare il maltrattamento animale
La prevenzione e la lotta contro gli abusi sugli animali richiedono che tutti, cittadini e amanti degli animali, partecipino. In primo luogo, dobbiamo essere consapevoli quando adottiamo un animale domestico, che dovremo offrirgli tempo di qualità e in quantità sufficiente, spazi e cure, che rappresenterà un costo che dovremo essere pronti a sostenere. Le stesse considerazioni sono valide ed essenziali se pensiamo di regalare un animale a un'altra persona, soprattutto se si tratta di un bambino.
Inoltre, tutti possiamo contribuire alla lotta contro il traffico di specie esotiche e lo sfruttamento indiscriminato di animali sul mercato. Come? Semplice: adottare e promuovere l'adozione responsabile, oltre a collaborare con rifugi in questo importante lavoro. Se non puoi donare, potresti valutare di fare volontariato o usare i tuoi social network e i gruppi di amici per incoraggiare l'adozione e il rispetto per la vita degli animali.
Un altro modo di contribuire alla causa è quello di segnalare i casi di violenza sugli animali. Se guardiamo dall'altra parte e facciamo finta di niente quando ci troviamo davanti a un animale vittima di crudeltà o con condizioni di vita indegne, diventiamo complici di questa situazione, che è in realtà, un problema sociale. Se non sai come denunciare il maltrattamento animale, te lo spieghiamo nel prossimo paragrafo.
Denunciare il maltrattamento animale: dove e come farlo?
Il modo più affidabile e consigliato per segnalare l'abuso sugli animali è di rivolgersi alle autorità competenti del proprio Paese o città e presentare una denuncia formale. L'ideale è accompagnare la dichiarazione con delle prove concrete delle condizioni in cui si trova l'animale come foto, video e testimonianze di altre persone che hanno assistito. Sarà,inoltre, utile fornire dei dati generici al momento della segnalazione, ad esempio l'indirizzo in cui si è verificato il maltrattamento. Se non hai alcune di queste informazioni, sporgi comunque denuncia, perché potresti trovarle di seguito.
Inoltre, molti Paesi mettono a disposizione dei cittadini numeri telefonici specifici per denunciare il maltrattamento degli animali e l'abbandono. Da AnimalPedia, vogliamo incoraggiarti a impegnarti in questa causa ed esortarti a denunciare qualsiasi situazione che abbia come protagonista la sofferenza di un animale,
Frasi contro il maltrattamento animale
Ogni volta che sentiamo parlare di maltrattamento animale ci vengono in mente alcuni frasi che ci aiutano a capire l'importanza di promuovere il rispetto della vita in tutte le sue forme ed espressioni, indipendentemente dalla specie, età o genere di ogni essere vivente.
Vogliamo dunque terminare questo articolo condividendo qualche frase per dire definitivamente NO AL MALTRATTAMENTO ANIMALE:
- "Non mi interessa se un animale sia capace di ragionare. Solo so che è capace di soffrire e per ciò lo considero mio prossimo". Questa bella frase è di Albert Schweitzer e ci ricorda l'importanza di avere empatia per le altre specie e di non utilizzare la facoltà razionale per legittimare atti di crudeltà sugli animali.
- "La vita è vita, sia di un gatto, di un cane o di un umano. Non c'è differenza tra gatto e umano. L'idea della differenza è un'idea umana che beneficia l'uomo". Questa frase di Sri Aurobindo è chiaramente influenzata dalle correnti induista e buddista che addottrinano alla non violenza e al rispetto della vita.
- " Arriverà un giorno nel quale gli uomini come me, vedranno l'omicidio di un animale come adesso vedono quello di un uomo". Questa frase di Leonardo Da Vinci esprime perfettamente il nostro obbiettivo, anche se sfortunatamente ancora non è completamente raggiunto.
- "La grandezza di una nazione e il suo progresso morale si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali." (Mahatma Gandhi)
- "Invece di mostrare compassione, l'umanità usa il suo dominio sugli animali per rinchiuderli in infami prigioni, per prenderli al laccio, a colpi di mazza, arpionarli, avvelenarli, mutilarli e sottoporli a traumi in nome della scienza, per ucciderli a milioni o accecarli lentamente tra atroci sofferenze per testare cosmetici." (Steven Rosen)
- "Agli animali dobbiamo le nostre scuse più profonde. Indifesi e incapaci di vendicarsi, hanno sofferto agonie interminabili sotto il nostro dominio, che la maggior parte di noi non è mai stato in grado di vedere." (Will Tuttle)
Ispirati da queste frasi impariamo a lasciare da parte le nostre differenze politiche, culture, religiose e personali per unirci in una sola voce che gridi forte e chiaro: BASTA AL MALTRATTAMENTO ANIMALE!
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- Código Civil Español, disponibile in https://www.boe.es/buscar/act.php?id=BOE-A-1889-4763
- Ley 14.346 de 1954, sobre el bienestar animal y el maltrato a los animales en Argentina. Disponibile in http://servicios.infoleg.gob.ar/infolegInternet/anexos/150000-154999/153011/norma.htm
- Ley de Protección Animal del Distrito Federal de México, disponibile in http://www.paot.org.mx/centro/leyes/df/pdf/2018/LEY_PROTECCION_ANIMALES_04_05_2018.pdf
- Ley 1774 de 2016, sobre el Maltrato Animal y la Protección a los Animales en Colombia. Disponibile in: http://es.presidencia.gov.co/normativa/normativa/LEY%201774%20DEL%206%20DE%20ENERO%20DE%202016.pdf
- Ley General de la Vida Silvestre en México, disponibile in https://www.gob.mx/semarnat/articulos/ley-general-de-vida-silvestre-conservacion-y-aprovechamiento-sustentable
- Gleyzer, R., Felthous, A. & Holzer, C. (2002). «Animal Cruelty and Psychiatric Disorders.» J. Amercian Academic Psychiatry Law, 30 (2), 257-265.
- Mosterín, J. ¡Vivan los animales!. Editorial Debolsillo, Barcelona, 2003.