Il verso della tartaruga: come comunica?
Vedi schede di Tartarughe di terra
Le tartarughe appartengono a quel gruppo di cordati che sono facilmente distinguibili all'interno di questo philum per il loro carapace che ne ricopre tutto il corpo, e da cui si possono osservare solo le estremità e la testa, sempre che non le nasconda.
Le tartarughe vivono in diversi tipi di habitat, per cui possono essere acquatiche, semi acquatiche o di terra. Fino a poco tempo fa si riteneva che le tartarughe fossero mute, tuttavia, ciò si è rivelato falso poiché questi animali emettono dei suoni peculiari, che servono in molti casi per comunicare fra loro. In questo articolo di AnimalPedia approfondiremo come le tartarughe riescono a comunicare fra simili. Continuate a leggere!
Le tartarughe vocalizzano?
Le tartarughe appartengono all'ordine delle testuggini, che è a sua volta suddiviso in due sotto-gruppi che si dividono tra Pleurodira e Cryptodira. La differenza tra questi due gruppi, risiede nella maniera in cui questi animali riescono a ritrarre la testa. Nel primo caso, le vertebre si piegano lateralmente in maniera naturale, cosa che permette all'animale di muovere la testa verso i lati. Nel secondo caso, le vertebre hanno una flessione verticale, caratteristica che permette di ritrarre la testa all'interno della corazza.
Questi animali possono essere acquatici o terrestri, ma in generale diverse specie mantengono abitudini intermedie. Ad esempio, alcune specie di tartarughe marine depongono le uova sulla sabbia, e anche le tartarughe di acqua dolce escono in cerca di uno spazio sulla terra per le uova. Inoltre tutte hanno bisogno di aria per respirare per cui sono costrette a venire in superficie per farlo.
Per molto tempo si sono considerate le tartarughe, soprattutto quelle acquatiche, come dei rettili silenziosi. Invece, anche se gli studi su questi animali non sono completi, alcune ricerche hanno confermato che sia le tartarughe marine sia quelle di terra, comunicano fra loro attraverso diversi tipi di vocalizzazioni. Il sistema di comunicazione fra tartarughe è complesso, e non usano solo suoni, ma addirittura i piccoli e la madre riescono a scambiare messaggi ancora prima della schiusa delle uova.
Come comunicano tra di loro le tartarughe d'acqua?
Le tartarughe d'acqua comunicano attraverso l'emissione di diversi tipi di suoni, che hanno diverse frequenze. Questo processo di comunicazione inizia ancora prima che le uova si schiudano. Ricordiamo che le tartarughe anche se sono acquatiche, depongono sulla terra e qui scelgono il luogo che considerano più adatto. In questo modo, anche se la madre non c'è quando i piccoli iniziano ad uscire, è stato osservato che vi sono femmine che si mettono in acqua e comunicano con i piccoli attraverso vocalizzazioni, per guidarli al loro incontro con il mezzo acquatico ed iniziare il loro viaggio insieme, mentre i piccoli imparano a cavarsela grazie all'aiuto dei genitori.
Ma la comunicazione di questi animali va oltre. Sia la deposizione delle uova che la schiusa massiva di esse, non sono casuali. Le femmine rimangono in contatto per far sì che il parto avvenga in gruppo, all'unisono, e anche i piccoli vocalizzano per sincronizzarsi. Visto che le tartarughe appena uscite dal guscio sono facile vittima dei predatori, una schiusa numerosa di uova, diminuisce le probabilità per i piccoli di venire subito uccisi, per cui si tratta di una strategia biologica messa in atto per perpetrare la sopravvivenza della specie.
Le tartarughe acquatiche che vivono in cattività non vocalizzano, per questo forse si è sempre teso a pensare che esse fossero mute.
Come comunicano tra di loro le tartarughe di terra?
Nel caso delle tartarughe di terra, anch'esse emettono suoni diversi o vocalizzazioni con cui comunicano. Anche se le tartarughe sono sprovviste di corde vocali, cosa che aveva sempre spinto a considerarli animali muti, varie specie terrestri emettono suoni, principalmente durante il corteggiamento e la riproduzione.
Questi rumori possono essere prodotti dalla rapidità con cui l'aria passa dall'esofago. In alcuni casi si ritiene che non rappresentino una vera e propria comunicazione con il loro compagno. Per alcuni scienziati vi sono ancora troppo pochi studi in merito per avere una risposta definitiva sull'argomento.
Qual è il verso della tartaruga?
Le tartarughe possono emettere diversi tipi di suono e a frequenze diverse, variazioni che sono spesso vincolate al tipo di specie di tartaruga. Ad esempio, la Dermochelys coriacea o tartaruga liuto, che è una specie marina, quando emerge sulla terra, produce tre tipi di suoni diversi. Nel caso delle tartarughe terrestri, esse emettono fischi gravi e gutturali.
D'altro canto, la Platysternon megacephalum, che è una tartaruga semi-terrestre del Sud-est Asiatico, produce suoni simili a strilli o gridolini e nel caso degli adulti della Chelodina oblonga, sono stati identificati ben 17 tipi diversi di suoni che vanno dalle vocalizzazioni armoniche fino a altri tipi di frequenze.
Un altro esempio è quello della Podocnemis expansa, che possiede un complesso sistema di comunicazione basato in 11 diversi tipi di suoni, che iniziano da quando è ancora dentro all'uovo sino alle tappe finali della loro vita.
In conclusione possiamo aggiungere altri due aspetti identificati. Di solito le tartarughe più giovani emettono suoni con frequenze più alte rispetto agli individui adulti. Inoltre nelle specie di fiume, avviene lo stesso che in quelle marine. Quando i piccoli escono dal guscio cercano subito le madri a partire dal suono che esse emettono.
Le recenti ricerche su come le tartarughe comunichino fra loro, ha permesso di rendersi conto che i rumori causati dalle diverse imbarcazioni che transitano nei mari, senza dubbio complica il sistema comunicativo di queste specie, e ha serie conseguenze per questi animali. Ad esempio appunto nel contatto sonoro fra piccoli e madri appena dopo la nascita.
Se desideri leggere altri articoli simili a Il verso della tartaruga: come comunica?, ti consigliamo di visitare la nostra categoria Curiosità sul mondo animale.
- Ferrara, C., Vogt, R. y Sousa-Lima R. (2013). Turtle Vocalizations as the First Evidence of Posthatching Parental Care in Chelonians. Journal of Comparative Psychology. American Psychological Association 2013, Vol. 127, No. 1, 24 –32. Disponible en: http://www.seaturtle.org/PDF/FerraraCR_2013_JCompPsychol.pdf
- Pecor, K. 2003. "Testudines". Animal Diversity Web. University of Michigam, Museum of Zoology. Disponible en: https://animaldiversity.org/accounts/Testudines/
- Reyes, E. (2019). ¿Qué tienen que decirnos las tortugas? Ecofronteras, 2019, vol. 23, núm. 65, pp. 26-28. Disponible en: https://revistas.ecosur.mx/ecofronteras/index.php/eco/article/view/1842