Curiosità sul mondo animale

Perché il pesce d'acqua dolce muore nell'acqua salata?

 
Ana Diaz Maqueda
Di Ana Diaz Maqueda. 16 luglio 2019
Perché il pesce d'acqua dolce muore nell'acqua salata?

I pesci sono animali vertebrati acquatici che respirano con le branchie. Possono essere suddivisi in tre grandi gruppi: agnati o pesci senza mascelle, condritti o pesci cartilaginei e osteofiti o pesci ossei. Tutti bevono acqua da cui assorbono l'ossigeno per poter respirare, tranne i pesci polmonati (dipnoi), che respirano aria e di cui ci sono solamente sei specie.

Se i pesci ottengono l’ossigeno di cui hanno bisogno dall'acqua, perché alcuni vivono in acqua dolce e altri in acqua salata? E cosa succederebbe se un pesce d'acqua dolce si ritrovasse in mare?

In questo articolo di AnimalPedia ci occuperemo della respirazione dei pesci, analizzando come si comporta l'ossigeno in base all'ambiente e perché un pesce d'acqua dolce non può vivere in acqua salata.

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Sommario

  1. La respirazione dei pesci
  2. Perché il pesce d'acqua dolce non può vivere in acque salate?
  3. Esseri viventi che possono vivere sia in acqua dolce che in acqua salata

La respirazione dei pesci

Ogni gruppo di pesci ha diverse tipi di branchie e modi di respirare.

Branchie e respirazione di lamprede e missiniformi (pesci Agnati)

Missiniformi: presentano alcune borse o sacche branchiali nella parte superiore del corpo. L’acqua, in questi pesci, entra attraverso la bocca, passa attraverso le sacche branchiali ed esce attraverso le aperture di apertura o di branchia, che si trovano sul lato dell'animale.

Lamprede (petromizonti): se non stanno mangiando respirano come i missiniformi. Quando stanno mangiando, trattandosi di animali parassiti si attaccano a un altro pesce, e in questo caso presentano una respirazione simultanea, l'acqua entra ed esce attraverso lo stesso foro delle aperture branchiali.

Branchie e ventilazione nei pesci teleostei (pesci Osteitti)

La cavità orale comunica con l'esterno tanto dalla bocca quanto dalla cavità opercolare, dove si trovano le branchie.

Si presentano con quattro archi branchiali e da ogni arco branchiale fuoriescono due gruppi di filamenti branchiali che si dispongono a forma di V. Questi filamenti si sovrappongono con gli archi branchiali vicini e formano una sorta di setaccio.

Ciascuno dei filamenti avrà proiezioni perpendicolari chiamate lamelle secondarie, in questo punto è dove avviene lo scambio respiratorio, hanno un sottile epitelio e sono molto vascolarizzati. Il flusso d'acqua passa attraverso le lamelle in una direzione e il sangue va in un'altra direzione, dove avviene lo scambio gassoso (entra ossigeno ed esce anidride carbonica).

Questi pesci hanno una pompa a pressione orale e una pompa di aspirazione opercolare, il che significa che da un lato si crea una pressione nella cavità orale per spingerla fino alla cavità opercolare dove, inoltre, si abbassa la pressione che aspira l'acqua dalla cavità orale.

Branchie e ventilazione in elasmobranchi (sottoclasse dei Condroitti)

L'acqua entra attraverso la bocca e attraverso gli spiracoli (narici ai lati della testa). Sono pesci molto attivi, nuotano con la bocca aperta, il che fa sì che entri molta acqua a una pressione elevata a causa dell’alta velocità ed è questo che causa l'ingresso nella cavità opercolare, dove avviene lo scambio gassoso. Qui il sistema di ventilazione è leggermente diverso, poiché non ci sono le due pompe. Gli svantaggi di questi sono che spendono più energia rispetto al caso precedente e devono essere sempre in movimento.

Perché il pesce d'acqua dolce muore nell'acqua salata? - La respirazione dei pesci

Perché il pesce d'acqua dolce non può vivere in acque salate?

La prima cosa che dobbiamo prendere in considerazione è che tutti gli esseri viventi cercano di mantenere l'omeostasi, cioè il meccanismo che serve a mantenere l'equilibrio chimico interno.

Ogni animale è adattato al suo ambiente, quindi un pesce d'acqua salata ha bisogno della concentrazione esatta di ossigeno presente in quest' acqua e della concentrazione di sale giusta. Cosa succede se mettiamo un pesce marino in acqua dolce? L'acqua dolce ha una maggiore concentrazione di ossigeno e una minore concentrazione di sali, fattori che modificherebbero la sua omeostasi, provocando un'acidosi del sangue dovuta all'aumentata produzione di anidride carbonica e accumulo di sale, fino a causarne la morte. Nel caso in cui un pesce d'acqua dolce viene posto nel mare accade esattamente il contrario, la concentrazione di ossigeno è più bassa e quella di sale più alta, quindi il pesce non manterrebbe più in equilibrio le sue funzioni vitali.

Esseri viventi che possono vivere sia in acqua dolce che in acqua salata

Nonostante quanto appena riportato, alcuni pesci, durante la loro vita, cambiano da un ambiente salato a uno dolce, come, per esempio, il caso del salmone o dell'anguilla. Questi animali hanno sviluppato alcuni meccanismi che mantengono inalterata l'omeostasi del loro corpo nonostante i cambiamenti.

La pelle di questi pesci è molto permeabile, per evitare la perdita di acqua. Quando passano dal mare al fiume aumentano la produzione di urina e la diminuiscono quando vanno, invece, dal fiume al mare. Inoltre, bevono acqua quando entrano in mare e smettono di bere nel fiume, per rilasciare i sali attraverso le branchie.

Non perdete questo articolo sui pesci che respirano fuori dall'acqua se siete interessati a questo tema.

Perché il pesce d'acqua dolce muore nell'acqua salata? - Esseri viventi che possono vivere sia in acqua dolce che in acqua salata

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