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Piante velenose per cani

 
Cristina Pascual
Di Cristina Pascual. 30 gennaio 2025
Piante velenose per cani
Cani

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Pur non essendo erbivori, i cani sono animali curiosi per natura e spesso tendono a ingerire accidentalmente alcuni prodotti che possono risultare tossici per il loro organismo. Tra le possibili cause di avvelenamento nei cani ci sono diverse specie vegetali molto comuni in casa e anche fuori. Ma quali sono le piante velenose per cani? Se vuoi scoprirlo non perderti questo articolo di AnimalPedia, in cui parleremo delle principali piante velenose per i cani.

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Sommario
  1. Oleandro (Nerium oleander)
  2. Digitale rossa (Digitalis purpurea)
  3. Potos (Epipremnum aureum)
  4. Monstera (Monstera deliciosa)
  5. Calla (Zantedeschia aethiopica)
  6. Azalea (Rhododendron ferrugineum)
  7. Edera comune (Hedera helix)
  8. Aloe vera (Aloe vera)
  9. Drago rosso (Dracena marginata)
  10. Cycas revoluta
  11. Altre piante velenose per cani
  12. Sintomi di un cane avvelenato da una pianta
  13. Cosa succede se un cane mangia una pianta velenosa?
  14. Come curare un cane avvelenato da una pianta
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Oleandro (Nerium oleander)

L'oleandro è un arbusto originario del bacino del Mediterraneo che troviamo frequentemente come pianta ornamentale in parchi e giardini. Va però prestata molta attenzione poiché si tratta di una pianta velenosa per le persone e gli animali, cani compresi.

La sua nocività è dovuta alla presenza di glicosidi tossici, che producono gravi alterazioni cardiache influenzando la pompa sodio/potassio delle cellule del cuore. I sintomi associati all'avvelenamento da oleandro, chiamato anche intossicazione digitalica, compaiono poche ore dopo l'ingestione. Nello specifico si possono osservare:

  • Vomito.
  • Ipersalivazione.
  • Contrazioni muscolari.
  • Tachicardia e aritmie.
  • Respirazione irregolare.
  • Coma e morte.

Tuttavia, esiste un antidoto specifico chiamato Digibind. Ricorda che i cani che sopravvivono per 48 ore dopo aver ingerito la pianta hanno una buona prognosi.

Piante velenose per cani - Oleandro (Nerium oleander)

Digitale rossa (Digitalis purpurea)

È una delle piante più tossiche e mortali per cani. Come l'oleandro, produce intossicazione digitalica per via del suo contenuto di glicosidi tossici. I sintomi associati all'avvelenamento compaiono entro poche ore e includono:

  • Vomito.
  • Diarrea.
  • Ipersalivazione.
  • Contrazioni muscolari.
  • Debolezza.
  • Tachicardia e aritmie.
  • Respirazione irregolare.
  • Coma e morte.

In questi casi può essere somministrato come antidoto specifico anche il Digibind.

Piante velenose per cani - Digitale rossa (Digitalis purpurea)

Potos (Epipremnum aureum)

Nonostante sia una delle piante più comuni nelle nostre case, il potos rientra nella lista delle piante tossiche per cani. Il suo alto contenuto di ossalato di calcio può causare i seguenti segni clinici:

  • Irritazione, dolore e gonfiore della bocca, della lingua e delle labbra.
  • Ipersalivazione.
  • Vomito.
  • Disfagia: difficoltà a deglutire.
Piante velenose per cani - Potos (Epipremnum aureum)

Monstera (Monstera deliciosa)

È una pianta rampicante tropicale diventata popolare negli ultimi anni come arredamento per interni. Tuttavia, è una pianta velenosa per cani. Come il potos, contiene ossalato di calcio che può causare avvelenamento caratterizzato da:

  • Irritazione, dolore e gonfiore della bocca, della lingua e delle labbra.
  • Ipersalivazione.
  • Vomito.
  • Disfagia: difficoltà a deglutire.
Piante velenose per cani - Monstera (Monstera deliciosa)

Calla (Zantedeschia aethiopica)

Le calle sono piante molto apprezzate nei giardini per via del loro aspetto elegante e dei loro splendidi fiori. Tuttavia, come il potos e la monstera, la calla contiene alti livelli di ossalato di calcio, che la rendono una pianta tossica per cani. Bisogna assolutamente sapere che tutte le parti di questa pianta sono tossiche, soprattutto i fiori.

I sintomi che si manifestano dopo aver ingerito questa pianta sono:

  • Irritazione, dolore e gonfiore della bocca, della lingua e delle labbra.
  • Ipersalivazione.
  • Vomito.
  • Disfagia: difficoltà a deglutire.
Piante velenose per cani - Calla (Zantedeschia aethiopica)

Azalea (Rhododendron ferrugineum)

Conosciute per la loro fioritura primaverile, le azalee sono piante molto comuni nei giardini e tossiche per i cani. Tutte le parti della pianta sono velenose, anche se le foglie lo sono particolarmente.

Questi arbusti contengono andromedotossina, un composto dannoso per il cuore che interrompe le pompe cardiache di sodio/potassio. I sintomi iniziano 6 ore dopo l'ingestione e sono caratterizzati da:

  • Nausea, vomito.
  • Anoressia.
  • Depressione.
  • Debolezza.
  • Scarsa coordinazione dei movimenti.
  • Paralisi degli arti.
  • Depressione cardiaca e del sistema nervoso centrale.
  • Coma e morte.
Piante velenose per cani - Azalea (Rhododendron ferrugineum)

Edera comune (Hedera helix)

L'edera è una delle piante rampicanti più comuni nei giardini per via del suo utilizzo come decorazione e la sua rapida crescita. Sebbene sia meno pericolosa delle altre sopra menzionate, è comunque una pianta tossica per i cani.

La sua nocività è dovuta alla presenza di ederagenina, una saponina triterpenica in grado di produrre:

  • Vomito.
  • Diarrea.
  • Dolore addominale.
  • Ipersalivazione.
Piante velenose per cani - Edera comune (Hedera helix)

Aloe vera (Aloe vera)

Sicuramente sarai rimasto alquanto sorpreso nel trovare l'aloe vera tra le piante velenose per cani, poiché il suo gel è un rimedio naturale comunemente utilizzato sia in medicina umana che veterinaria, per le sue proprietà idratanti, cicatrizzanti e antinfiammatorie.

Tuttavia, è importate sapere che la linfa di aloe (un tipo di lattice giallastro che si trova appena sotto l'epidermide delle foglie) è tossica. Il suo contenuto di saponina e antrachinone può causare avvelenamenti caratterizzati da:

  • Vomito.
  • Diarrea.
  • Dolori addominali.
  • Ipersalivazione.
  • Letargia.
  • Congiuntivite: a contatto con gli occhi.
Piante velenose per cani - Aloe vera (Aloe vera)

Drago rosso (Dracena marginata)

È una pianta ornamentale molto diffusa nelle case, poiché cresce facilmente negli interni. Nonostante tutto, si trova comunque nella lista delle piante velenose per cani.

Il composto tossico del drago rosso è la saponina, la cui ingestione produce sintomi come:

Piante velenose per cani - Drago rosso (Dracena marginata)

Cycas revoluta

Queste piante simili a piccole palme che si trovano spesso lungo la fascia costiera del Mediterraneo, hanno semi altamente tossici per i cani. Infatti, ingerire anche solo uno o due di questi può essere fatale.

La fitotossina contenuta nella Cycas revoluta, nota come cicasina, attacca il fegato. La sua ingestione provoca insufficienza epatica, con disturbi della coagulazione e conseguente morte dell'animale. I principali segni clinici associati all'avvelenamento sono:

  • Vomito, anche con sangue.
  • Diarrea con sangue o feci scure.
  • Ittero: colore giallastro delle mucose.
  • Polidipsia: aumento del consumo di acqua.
  • Ematomi.
  • Morte.
Piante velenose per cani - Cycas revoluta

Altre piante velenose per cani

In questo articolo abbiamo descritto alcune delle piante più comuni nelle nostre case e nei giardini che sono pericolose per i cani. Tuttavia, esiste una lunga lista di piante tossiche per i nostri animali domestici. Di seguito, ne elenchiamo alcune:

  • Aconito napello (Aconitum napellus): contiene alcaloidi come aconitina e aconina che producono intossicazioni caratterizzate da irritazione orale, vomito, diarrea, bradicardia, aritmie, ipotensione, debolezza muscolare e dispnea.
  • Anturio (Anthurium scherzerianum): il suo alto contenuto di ossalato di calcio può causare irritazione e dolore alla bocca, alla lingua e/o alle labbra, ipersalivazione, vomito e difficoltà a deglutire.
  • Bulbi di piante ornamentali: come tulipano, narciso o giacinto. I bulbi di queste piante contengono composti tossici che possono causare gastroenterite o dermatite da contatto.
  • Dieffenbachia (Dieffenbachia amoena): contiene ossalato di calcio ed enzimi proteolitici che possono causare irritazione e dolore alla bocca, alla lingua e/o alle labbra, ipersalivazione, vomito e difficoltà a deglutire.
  • Fico (Ficus): il suo contenuto di ficina e psoralene può causare vomito, diarrea o irritazione della pelle. Tuttavia, sebbene il ficus sia velenoso per i cani, non è tra le piante più tossiche.
  • Morella comune (Solanum nigrum): contiene solanina, una tossina che produce sintomi gastrointestinali (dolore addominale, vomito, diarrea, stitichezza, perdita di appetito), midriasi (dilatazione della pupilla), depressione e tachicardia. Inoltre contiene solasodina, un composto teratogeno che induce gravi alterazioni nei feti delle donne incinte.
  • Ortensia (Hydrangea arborescens): foglie e germogli contengono glicosidi cianogenetici e saponine. I sintomi di avvelenamento comprendono vomito, diarrea, dolore addominale, cianosi, convulsioni, flaccidità muscolare, letargia o coma.
  • Marijuana (Cannabis sativa): la sua resina è ricca di sostanze psicoattive (cannabinoidi) che producono intossicazione caratterizzata da vomito, diarrea, ipersalivazione, atassia o scarsa coordinazione dei movimenti, alternanza tra depressione ed eccitazione, midriasi (dilatazione delle pupille), disorientamento, sonnolenza, ipotermia e tremore.
  • Meliloto bianco (Meliloto alba) o meliloto comune (Meliloto officinalis): contengono dicumarolo, che produce un'intossicazione caratterizzata da mucose pallide, sonnolenza, andatura barcollante, tachipnea e anemia.
  • Ricino (Ricinus communis): i semi contengono due potenti tossine, ricinina e ricina. I sintomi associati all'avvelenamento comprendono nausea, anoressia, disturbi della vista, cianosi, convulsioni, dispnea e opistotono (rigidità muscolare).
  • Tasso comune (Taxus baccata): si tratta di un albero altamente tossico che contiene un alcaloide chiamato tassina. Tutte le sue parti sono velenose, tranne il frutto. I sintomi principali dell'intossicazione sono: mancata coordinazione dei movimenti, tremore, dispnea, diarrea, bradicardia e, infine, morte per arresto cardiaco.

Sintomi di un cane avvelenato da una pianta

I sintomi di avvelenamento da piante nei cani possono variare in base ai seguenti fattori:

  • Il tipo di esposizione: orale, respiratoria, cutanea, ecc. Il 90% degli avvelenamenti nei cani avviene per ingestione del veleno, generalmente in maniera accidentale.
  • La quantità di pianta ingerita.
  • La concentrazione della sostanza tossica presente nella pianta.
  • Il tipo di sostanza tossica contenuta nella pianta.

Sebbene i sintomi associati all'avvelenamento da piante possano essere molto vari a causa dei fattori sopra menzionati, i più comuni nei cani sono:

  • Ipersalivazione.
  • Ansimare.
  • Dispnea: difficoltà respiratoria.
  • Sete eccessiva.
  • Midriasi: dilatazione delle pupille.
  • Irritazione della pelle, della bocca o degli occhi.
  • Problemi gastrointestinali: vomito, diarrea, dolore addominale.
  • Problemi cardiaci: tachicardia, bradicardia, aritmie, ecc.
  • Problemi nervosi: convulsioni, paralisi, disorientamento, depressione, stupor, coma, ecc.
  • Problemi al fegato.
  • Problemi renali.
Piante velenose per cani - Sintomi di un cane avvelenato da una pianta

Cosa succede se un cane mangia una pianta velenosa?

Quando un cane mangia accidentalmente una pianta tossica per il suo organismo, si verifica un tipo di avvelenamento che può colpire diversi organi e/o sistemi a seconda della sostanza velenosa presente nella pianta in questione. In base alla quantità e alla potenza del veleno ingerito, i sintomi saranno più o meno gravi e si manifesteranno più o meno velocemente. In caso di tossine potenti, l'esito può essere fatale.

Pertanto, ogni volta che scopri o sospetti che il tuo cane abbia mangiato una pianta velenosa, o quando osservi sintomi compatibili con l'avvelenamento, devi recarti il prima possibile da un veterinario. Inoltre, quando possibile, prova a portare con te un campione della pianta ingerita dall'animale per facilitare la diagnosi di avvelenamento.

È importante tenere in considerazione che in nessun caso si deve indurre il vomito o somministrare “antidoti fatti in casa” (come latte o bicarbonato di sodio), poiché ciò potrebbe solo peggiorare la situazione.

Piante velenose per cani - Cosa succede se un cane mangia una pianta velenosa?

Come curare un cane avvelenato da una pianta

In caso di avvelenamento da piante il trattamento si basa su tre pilastri fondamentali:

  • Prevenire l'assorbimento della sostanza tossica: a seconda del tempo trascorso dall'ingestione, è possibile indurre il vomito, fare la lavanda gastrica o somministrare adsorbenti come carbone attivo.
  • Terapia di supporto: i sintomi specifici legati all'avvelenamento devono essere trattati istituendo un corretto trattamento di supporto.
  • Antidoto: anche se non è comune, a volte esistono antidoti specifici contro il veleno in questione.

In ogni caso è importante sapere che durante l'intossicazione sarà determinante la rapidità con cui si inizierà la cura. Nei pazienti in cui vengono applicate misure di emergenza per impedire l'assorbimento del veleno, questo sarà ridotto e, di conseguenza, ce ne sarà di meno nel sistema circolatorio, mitigando così le conseguenze negative che potrebbero riscontarsi. Ricorda quindi di agire il più rapidamente possibile se sospetti un caso di avvelenamento nel tuo animale domestico.

Questo articolo è puramente informativo, da AnimalPedia non abbiamo la facoltà di prescrivere trattamenti veterinari né realizzare alcun tipo di diagnosi. Ti invitiamo a portare il tuo animale domestico dal veterinario nel caso in cui presenti qualsiasi tipo di malessere o fastidio.

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Bibliografia
  • American Society for the Prevention of Cruelty to Animals. Toxic and non-toxic plant list in dogs. Disponible en: https://www.aspca.org/pet-care/animal-poison-control/dogs-plant-list
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