Gatto che ansima: perché e cosa fare
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Avete notato che il vostro felino respira in maniera strana quando dorme? Che il gatto ha un respiro affannoso diverso dal solito? Cosa bisogna fare in questi casi? È importante sottolineare che un gatto che respira con affanno è sempre motivo di preoccupazione. In questo articolo di AnimalPedia elencheremo le cause per cui il gatto respira veloce e come dobbiamo regolarci.
Come vedremo, anche se il gatto che ansima può dipendere dal suo stato d'animo, molto spesso è legato ad una patologia grave. Il gatto respira veloce quando non riesce a fare respirazioni normali, cosa che mette in pericolo la sua vita. In questi casi è bene rivolgersi ad un veterinario.
Il gatto respira rapidamente quando dorme
Prima di parlare di cause patologiche dobbiamo differenziare una situazione che può capitare quando il gatto dorme. Durante il sonno si alternano varie fasi, ed è durante la fase REM che il gatto ha movimenti muscolari veloci, tipo spasmi, miagolii e la respirazione accelerata. Quando invece il gatto è sveglio, questa respirazione accelerata accompagnata da affanno può comparire dopo aver fatto molto esercizio o quando fa molto caldo. Se dura solo per pochi minuti non è il caso di allarmarsi.
In tutti gli altri casi, il gatto con respiro affannoso non è normale. Qualsiasi segnale che il gatto ansima è motivo sufficiente per rivolgersi ad un veterinario.
Il gatto respira con affanno e non si muove
In queste situazioni il gatto può aver sofferto un incidente. Un caduta da grandi altezze, un auto che lo investe o l'attacco di un cane, possono provocare nel gatto delle lesioni interne che compromettono la capacità polmonare, e quindi la respirazione. Un'emorragia interna, un dolore intenso o un pneumotorace, che implica la perdita d'aria nei polmoni, sono possibili scenari il cui sintomo è il respiro affannoso e superficiale.
In certi casi di emorragia interna il gatto respira molto veloce e vomita sangue. Un gatto che non riesce ad avere l'ossigeno sufficiente presenterà le mucose di un colore azzurrino, fenomeno conosciuto come cianosi.
Il gatto può morire rapidamente se non riceve assistenza veterinaria, ed anche così la prognosi è riservata. Il gatto va ricoverato per essere stabilizzato per poi fare gli esami necessari a chiarire la causa del malessere e trattarla.
Il gatto ansima e sbava
Un altra situazione di rischio di morte è dovuta all'intossicazione. I sintomi comprendono, respirazione accelerata, iperventilazione, fiatone, conati di vomito e sintomi neurologici. Un esempio tipico è l'intossicazione che patisce il gatto quando gli viene somministrata una pipetta antipulci per cani, con sostanze che gli sono tossiche.
Se il vostro gatto presenta i sintomi descritti dovete rivolgervi immediatamente ad un veterinario, possibilmente con il prodotto che ha causato la crisi. Il trattamento consiste nel somministrare una fluidoterapia e la cura adeguata alla sintomatologia del gatto.
Il pronostico è riservato in questi casi, poiché dipende dal tipo di sostanza tossica ingerita.
Il gatto respira veloce e ansima
Oltre alle cause fisiche, anche lo stress può far sì che il gatto acceleri la sua respirazione o ansimi. In questi casi lo si può notare in allerta, con le pupille dilatate, salivando, deglutendo spesso e passandosi la lingua sulle labbra.
Innanzitutto dovremo lasciarlo tranquillo. Potrebbe tranquillizzarsi una volta passata la situazione stressante. Ad esempio potrebbe succedere una situazione del genere quando il gatto ne incontra un altro sconosciuto oppure durante la visita dal veterinario.
Se lo stimolo persiste e il gatto non ha vie d'uscita, potrebbe attaccare. Dobbiamo sempre cercare la causa per poterla evitare. Se invece il gatto deve abituarsi a questa situazione, dovremo affrontare un adattamento per gradi. Il veterinario o l'etologo potranno suggerisci le strategie adeguate perché il gatto si adatti a questa nuova situazione.
Respiro affannoso - altre cause
La tachipnea, cioè la respirazione veloce, può comparire in molte altre situazioni. Ci suggerisce una difficoltà respiratoria che può essere accompagnata da tosse, vomito, conati, affanno, cianosi, ecc. Il gatto può assumere una posizione tipica col collo allungato. Oltre ai sintomi menzionati possiamo aggiungere:
- Insolazione
- Asma felino
- Polmonite
- Malattie cardiache compresa la filariosi
- Tumori
- Corpi estranei che occludono le vie respiratorie
- Anemia grave
- Ipoglicemia
- Ipertiroidismo
- Versamento pleurico
Tutte queste patologie richiedono l'intervento veterinario. In clinica si effettueranno le diagnosi del caso, come analisi del sangue e delle urine, radiografie, ecografie, ecc. Grazie a queste analisi si potrà definire la causa della respirazione affannosa.
Il gatto ansima dopo il parto
Infine, un'altra situazione in cui il gato ansima è durante il parto, ma una volta conclusosi, la sua respirazione tornerà normale. Bisogna stare attenti che non soffra qualche problema tipico del gatto che partorisce. Se notiamo che il gatto respira veloce, è ansioso e irrequieto, è scoordinato nel muoversi, cade mentre cammina, ha salivazione abbondante, ha la febbre e le mucose sono pallide, potrebbe essere affetto da un'eclampsia.
La eclampsia è provocata da bassi livelli di calcio nel sangue. Fa la sua comparsa dopo il parto, durante il periodo di allattamento. Fortunatamente non è una patologia molto comune nei gatti, ma nel caso, bisogna rivolgersi urgentemente al veterinario perché necessitano un'iniezione intravenosa.
Bisognerà alimentare artificialmente i gattini o svezzarli se hanno già l'età sufficiente. Quando la situazione della gatta si normalizza bisognerà somministrarle un supplemento di calcio se continua ad allattare.
Questo articolo è puramente informativo, da AnimalPedia non abbiamo la facoltà di prescrivere trattamenti veterinari né realizzare alcun tipo di diagnosi. Ti invitiamo a portare il tuo animale domestico dal veterinario nel caso in cui presenti qualsiasi tipo di malessere o fastidio.
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