La storia della fenice: Mito e significato
Gli animali, essendo parte integrante della nostra realtà empirica, nel corso dei secoli sono anche divenuti parte delle credenze e della mitologia umana. Uno dei miti più antichi relativi al mondo animale è proprio quello dell'araba fenice o uccello di fuoco, che si associa appunto al concetto di distruzione e rinascita dalle proprie ceneri. Questo mito è presente in varie culture con alcune variazioni, ma senza dubbio è parte del nostro immaginario e ha influenzato la storia, la mitologia, la religione, l'arte e anche la psicologia.
Continuate a leggere il nostro articolo di AnimalPedia per conoscere di più sulla storia ed il significato della fenice, oltre al suo legame con alcuni uccelli esistenti.
Significato del mito della fenice
La parola 'fenice' viene dal latino 'phoenix', che a sua volta deriva dal greco 'phoînix'. Secondo l'accademia della Crusca, il termine fa riferimento a 'un uccello favoloso che gli antichi credevano essere immortale e che aveva la facoltà di rinascere dalle proprie ceneri'. In greco fenice significa 'di colore porpora o rosso'. Infatti a quanto pare furono i fenici a inventare il pigmento di questo colore, che era presente sulle ali dell'uccello mitologico. Quindi c'è una relazione fra il nome ed il significato di questo uccello.
Ma a parte il significato etimologico della parola fenice, questo termine si associa da secoli all'uccello mitico, e il senso di tutta la storia riconduce ai concetti di resurrezione e immortalità, nonostante le diverse interpretazioni e varianti del mito che esistono nelle varie culture. Per questo quando si fa riferimento alla fenice, si parla sempre di resurrezione, rinascita, ritorno, perché questo uccello brucia per poi rinascere dalle proprie ceneri.
Oltre a questo, la fenice è anche simbolo di rinascita personale, per cui ha anche un significato relativo all' immaginario psicologico.
Origine del mito della fenice
Si è detto che le origini del mito sono legate alla cultura egizia. Gli egizi rappresentavano questo uccello come un passero o una gazza che era circondata da due piume come creste, chiamate bennu e che appartiene alla specie Ardea Bennuides, che oggi è estinta. In altri casi la fenice veniva rappresentata come un'aquila dal piumaggio rosso e dorato.
Oggi si è scoperto che esistono vari punti di contatto tra la simbologia egizia del bennu e la classica araba fenice. Le somiglianze si basano sul legame che entrambi hanno con il sole e con la città egizia di Heliópolis. Inoltre in entrambi i casi la storia richiama alla simbologia della vita dopo la morte ed entrambi questi uccelli erano rappresentati su un albero, il bennu sopra un salice mentre la fenice sopra una palma.
Tuttavia fu lo scrittore greco Erodoto che raccontò diffusamente del mito della fenice dopo aver visitato Heliópolis, principale centro religioso dell'Egitto. Durante la sua visita lo storico ebbe modo di studiare papiri, geroglifici e murales che interpretò per poi successivamente costruire il mito che arrivò fino alla nostra e ad altre culture. Alcuni ritengono che Erodoto confuse le immagini della fenice con quella di Ra-Atum-Khepri, il dio sole, che veniva rappresentato in forma antropomorfa ma con testa di uccello e coi colori che venivano attribuiti alla fenice.
Storia della fenice
La storia della fenice come si è ripetuto è legata al concetto di morte e rinascita. La narrazione ci dice che la fenice era un animale solitario che non poteva riprodursi come gli altri. Quando la fenice si avvicinava alla propria fine, iniziava a raccogliere piante aromatiche, incenso e cardamomo per costruire un nido. Poi il mito ha due diverse varianti:
- Una variante del mito racconta che l'uccello da fuoco al nido e dalle ceneri nasce un nuovo uccello, completando così la rinascita.
- L'altra racconta che la fenice si mette le nido per morire, ma fecondandolo con il proprio seme. Da lì nasce un nuovo uccello, che prenderà il corpo del progenitore e lo chiuderà dentro a un tronco di mirra che lo trasporterà fino alla città di Eliopolis fino all'altare del sole, dove troverà i sacerdoti che provvederanno ad incenerirlo.
Si riteneva che questo evento accadesse ogni 500 anni, anche se nell'antichità si diceva anche che la fenice potesse vivere 972 generazioni umane.
Ebbe quindi origine da qui la credenza greca della fenice, che grazie ad Erodoto sappiamo provenire dall'Egitto. Tuttavia la storia della fenice fu assimilata da altre culture, che la integrarono e cambiarono leggermente. Essa è presente nella cultura di Roma, dell'India, della Cina e anche in America.
Animali reali che somigliano alla fenice
Come si è detto la fenice veniva rappresentata con sembianze di due uccelli, uno era la gazza estinta che prendeva il nome di bennu e l'altra è l'aquila. Vi sono stati paragoni anche con altri uccelli come il maschio del fagiano dorato (Chrysolophus pictus), un bellissimo uccello che possiede colori nero, azzurro e marrone, è principalmente di colorazione rossa e dorata. Questo è anche considerato il volatile più bello al mondo.
Si tratta comunque di un mito interessante ed antico che può ancora oggi aiutarci a capire e riflettere sui concetti di rinascita e crescita personale davanti alle avversità della vita.
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- Real Academia Española (2021). Fénix. Disponible en: https://dle.rae.es/f%C3%A9nix
- Etimologías (2021). Etimología de fénix. Disponible en: http://etimologias.dechile.net/?fe.nix
- Botero, M., Estupiñan, P., González, D., Patiño, A. y Rojano, L. (2014). El Renacer del Fénix La victoria contra el caos que cubre a la naturaleza humana. Universidad de La Sabana, Colombia.
- Campo, Aitor. (2018). El mito del ave Fénix en el pensamiento simbólico romano. Studia Historica: Historia Antigua. Disponible en: https://www.researchgate.net/publication/330456643_El_mito_del_ave_Fenix_en_el_pensamiento_simbolico_romano