Curiosità sul mondo animale

Specie invasive - Definizione, esempi e conseguenze

 
Giorgio Gattoni
Di Giorgio Gattoni. 24 marzo 2020
Specie invasive - Definizione, esempi e conseguenze

L'introduzione di specie in ecosistemi in cui non sono presenti in odo naturale può avere conseguenze molto gravi per la biodiversità. Queste specie possono stabilire, riprodurre e colonizzare nuovi ambienti, sostituendo la flora o la fauna autoctona e alterando il funzionamento dell'ecosistema.

Attualmente, le specie invasive sono la seconda causa di perdita di biodiversità al mondo, preceduta solo dalla perdita di habitat. Anche se le introduzioni sono avvenute dopo le prime migrazioni umane, si sono moltiplicate negli ultimi decenni a causa del commercio. Se volete saperne di più, non perdetevi questo articolo di AnimalPedia sulle specie invasive: definizione, esempi e conseguenze.

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Sommario

  1. Definizione di specie invasive
  2. Origine delle specie ivasive
  3. Conseguenze dell'introduzione delle specie invasive
  4. Esempi di specie invasive

Definizione di specie invasive

Secondo l'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), una "specie esotica invasiva" è una specie alloctona (specie aliena) che si stabilisce in un ecosistema o habitat naturale o seminaturale, diventando un agente di cambiamento e una minaccia per la diversità biologica autoctona.

Pertanto, le specie invasive sono quelle in grado di riprodursi e di formare popolazioni autosufficienti in un ecosistema che non è il loro. Quando ciò accade, diciamo che si "naturalizzano", il che può avere cattive conseguenze per le specie autoctone.

Alcune specie esotiche introdotte non sono in grado di sopravvivere e riprodursi da sole, quindi finiscono per scomparire dall'ecosistema e non mettono in pericolo la biodiversità autoctona. In questo caso non sono considerate specie invasive, ma solo introdotte.

Origine delle specie ivasive

Da quando l'uomo esiste sulla terra, ha realizzato grandi migrazioni portando con sé specie animali che lo hanno aiutato a sopravvivere. Le navigazioni e le esplorazioni oceaniche hanno portato ad un logico aumento delle specie invasive. Tuttavia la globalizzazione commerciale cui abbiamo assistito durante l'ultimo secolo ha incrementato in maniera esponenziale e forse insostenibile l'introduzione di specie provenienti da altri habitat.

L'introduzione di specie invasive può avere diverse cause:

  • Accidentale: gli animali giungono nascosti nelle stive delle navi, nelle automobili o in altri mezzi di trasporto
  • Animali domestici: è frequente che le persone si stanchino di avere animali domestici o siano impossibilitati a farsene carico e decidano cosí di liberarli nel territorio. A volte lo fanno pensando di compiere una buona azioni, ma non si rendono conto che stanno mettendo in pericolo la vita di molti altri animali.
  • Acquari: il fatto di versare l'acqua degli acquari contenenti piante esotiche e piccole larve di animali, ha portato all'invasione nei fumi e mari di molte specie non autoctone e potenzialmente dannose.
  • Caccia e pesca: sia i corsi d'acqua che le montagne sono piene di specie animali invasori che vengono lasciati liberi da pescatori e cacciatori. L'idea è quella di riempire il territorio di animali vistosi da catturare come trofeo o per scopi alimentari.
  • Giardini: sia nei giardini pubblici che in quelli privati si coltivano piante ornamentali che provengono da altri luoghi e sono specie invasive molto pericolose. Alcune di queste specie sono arrivate al punto di soppiantare totalmente i boschi autoctoni.
  • Agricoltura: le piante che vengono coltivate per l'alimentazione, salvo eccezioni, non sono piante invasive. Tuttavia durante il trasporto, possono infiltrarsi anche semi e artropodi che ormai hanno colonizzato il mondo, come molte cosiddette 'erbacce'.
Specie invasive - Definizione, esempi e conseguenze - Origine delle specie ivasive

Conseguenze dell'introduzione delle specie invasive

Le conseguenze nefaste dell'introduzione di specie invasive non sono immediate, ma si osservano col passare del tempo. Alcune di queste conseguenze sono:

  • Estinzione delle specie: le specie invasive possono determinare la scomparsa degli animali e piante di cui si alimentano, visto che non sono abituati alla voracità e aggressività dei nuovi arrivati. Inoltre competono per l'habitat e il cibo con le altre specie autoctone, arrivando a soppiantarle e a causarne la scomparsa.
  • Alterazione dell' ecosistema: come conseguenza della loro attività queste specie invasive possono alterare la catena trofica, i processi naturali e, a lungo termine, il funzionamento degli ecosistemi.
  • Trasmissione delle malattie: le specie esotiche trasportano con loro agenti patogeni e parassiti che provengono dai loro habitat originari. Le specie autoctone non sono mai state a contatto con queste malattie, per cui spesso, soffrono di un elevato tasso di mortalità.
  • Ibridazione: alcune specie introdotte artificialmente possono riprodursi con altre varietà o razze autoctone. Come conseguenza la razza autoctona potrebbe scomparire dando luogo a una riduzione della biodiversità.
  • Conseguenze economiche: molte specie invasive si trasformano in vere e proprie piaghe per le coltivazioni, distruggendo i raccolti. Altre specie si adattano a vivere nelle infrastrutture umane, come gli impianti idrici, producendo gravi danni economici.

Esempi di specie invasive

Si conoscono migliaia di specie invasive in tutto il mondo. In questo articolo vi forniamo alcuni esempi pratici di specie particolarmente pericolose.

Pesce persico del Nilo (Lates niloticus)

Questi enormi pesci di fiume vennero introdotti nel Lago Vittoria (da cui si origina il Nilo). In poco tempo causarono l'estinzione di oltre 200 specie di pesci autoctoni a causa della predazione e della competizione per il cibo. Si pensa che anche le attività derivate dalla sua pesca e consumo siano legate alla eutrofizzazione del Lago e dall'invasione del giacinto d'acqua (Eichhornia crassipes).

Lumaca lupo (Euglandina rosea)

Venne introdotta in alcune isole del Pacifico e dell'Indiano come predatore di un 'altra specie invasiva: la chiocciola gigante africana (Achatina fulica). Quest'ultimo era stato introdotto come risorsa alimentare e come animale da compagnia in molti paesi, fino a rivelarsi poi una piaga agricola. Come era da prevedere, la lumaca lupo non si cibava solo della chiocciola gigante, ma portò all'estinzione di molte specie autoctone di gasteropodi.

Caulerpa (Caulerpa taxifolia)

Si tratta probabilmente della pianta invasiva più pericolosa al mondo. La caulerpa è un'alga tropicale che fu introdotta nel mediterraneo negli anni '80, come risultato dello svuotamento delle acque degli acquari. Attualmente si trova in tutto il mediterraneo occidentale, dove è una minaccia per le alghe autoctone, e per la crescita di diversi animali.

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Bibliografia
  • Lowe S., Browne M., Boudjelas S., De Poorter M. (2004). 100 de las Especies Exóticas Invasoras más dañinas del mundo. Una selección del Global Invasive Species Database. Grupo Especialista de Especies Invasoras (GEEI), Comisión de Supervivencia de Especies (CSE) de la Unión Mundial para la Naturaleza (UICN), 12pp. Primera edición, en inglés, Aliens 12 (2000).
  • Capdevila, L. et al. Especies Exóticas Invasoras. Diagnóstico y bases para la prevención y el manejo. Dirección General para la Biodiversidad, Ministerio de Medio Ambiente. Madrid.

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