Si può dare la polenta al cane?
Vedi schede di Cani
Esiste il sogno italiano? Il nostro Paese è ricco di paesaggi mozzafiato, spiagge, montagne, castelli, borghi e tanta, tanta arte. Ma qual è l'elemento che accomuna tutti questi e conferisce un valore aggiunto in termini di piacevolezza, goliardia e passione? Ma naturalmente il cibo! Le materie prime associate alla tradizione e alla proverbiale manifattura italiana fanno della nostra nazione una delle più famose mete gastronomiche. In definitiva direi che il sogno italiano è popolato da tanti protagonisti e infinite location, ma anche da tavole imbandite di buon cibo e ottime bevande.
Tutti vorrebbero sedersi a queste tavole e apprezzare l'arte dell'italian food... e alcuni di loro hanno quattro zampe! Se ognuno di noi avesse la capacità di concentrazione di un cane che fissa la tavola imbandita il giorno di Natale saremmo dei geni della produttività. Il cane è un goloso e non perde mai l'occasione di ricevere qualche assaggino dai nostri piatti, ma è sempre giusto? Purtroppo l'equilibrio alimentare è un concetto fatto di sacrificio e consapevolezza e ci porta a bilanciare bene i nostri pasti per poter stare in salute. Per il nostro cane funziona esattamente allo stesso modo, se non peggio. Esistono dei cibi, infatti, che non solo possono rendere il nostro cane il meno prestante del quartiere, ma addirittura possono arrecare danno. Scoprire quali sono e comunicarveli è uno degli obbiettivi di Animalpedia: per esempio, il cane può mangiare la polenta?
La polenta: tra cultura e storia
La polenta è un piatto povero che esiste dall'alba dei tempi. Ci sono testimonianze che riconducono questa pietanza all'età dei Sumeri e in Mesopotamia, dove veniva preparata con miglio e segale. La ricetta si è evoluta nel tempo girando il mondo e conoscendo decine di varianti: per esempio i greci usavano la farina di orzo e lo stesso era fatto dai popoli orientali con i cereali autoctoni. La versione classica si prepara cuocendo farina di cereali a grana grossa in acqua bollente salata. La polenta è sempre stata segno di abbondanza nella povertà vista la sua ricetta semplice, rapida ed economica. Seneca la include addirittura nei suoi scritti: “Pulte, non pane, vixisse longo tempore Romanos manifestum“. Letteralmente "di polenta e non di pane vissero per lungo tempo i romani" diceva il filosofo criticando quella che definiva lussuria nei costumi e nell'alimentazione dei suoi concittadini. Di certo all'epoca dei popoli antichi la parsimonia portava a consumare tutto ciò che si preparava senza avanzi per i cani, ma oggi? Posso dare un boccone di polenta al mio cane?
Si può dare la polenta al cane?
Partiamo dal valutare la composizione degli ingredienti della polenta per capire se il nostro fido compagno può trarne beneficio o danno. Il costituente principale di questa pietanza è il mais, un cereale famoso per la ricchezza dei suoi nutrienti. L'iconico chicco giallo contiene al proprio interno, potassio, magnesio, calcio, fosforo, sodio, selenio e ferro. Da non sottovalutare l'alto profilo in vitamine principalmente del gruppo B e del gruppo A. Fino a questo punto sembrerebbe che il mais possa avere solo effetti benefici per il nostro cane, ma bisogna un attimo valutare i macroelementi di questo cereale in termini di reali apporti nutritivi. Nonostante le percentuali di proteine, fibra e lipidi siano presenti in quantità idonea a preoccuparci sono i carboidrati, anzi UN carboidrato: l'amido. Quest'ultimo è un nemico dichiarato del cane da sempre in termini digestivi in quanto non riesce ad essere totalmente scomposto ed assorbito. Gli amidi necessitano di una digestione enzimatica gestita da intestino e pancreas in modo da poter essere scomposto in fattori assorbibili dall'organismo. A questo proposito subentra un parametro da tenere sempre sotto controllo nei nostri animali domestici: l'indice glicemico. Quest'ultimo rappresenta la velocità con cui i carboidrati vengono digeriti e assorbiti nel torrente circolatorio e, ovviamente, è più basso nei cibi composti da carboidrati complessi. L'amido in quanto a complessità non ha rivali e si piazza, di prepotenza, sul podio degli elementi più indigesti per il cane. A questo punto direi che alla domanda "si può dare la polenta al cane?" la risposta d'obbligo è "si, poca".
A ragion del vero è necessario prendere come esempio le diete industriali, crocchette e cibo umido per intenderci. L'obbiettivo che ogni casa produttrice cerca di raggiungere in modo spasmodico è l'elevata digeribilità Non a caso i cani alimentati con crocchette hanno un orologio biologico a dir poco perfetto con tempi digestivi rapidi e non dispendiosi in termini di energia. Non a caso nelle etichette dei prodotti industriali troveremo sempre un bilanciamento proteine/carboidrati che pende totalmente a favore delle prime. I cani in quanto carnivori domestici hanno necessità di assimilare proteine in quantità maggiori proporzionate alla fibra, ai carboidrati, alle vitamine e ai sali minerali. I carboidrati rappresentano una valida fonte di energia per l’organismo e somministrarli in dosaggi ottimali nella dieta serve ed evitare che le proteine vengano utilizzate come fonte energetica. Le proteine, infatti, hanno soprattutto una funzione strutturale, funzione che solo le proteine hanno, non le altre fonti energetiche (come i grassi e i carboidrati).
Ma cosa succede se esageriamo con la somministrazione di polenta nel cane? Tranquilli, nulla di preoccupante. Nel peggiore dei casi, vista l'indigeribilità della stessa, il cagnolino soffrirà di una temporanea dissenteria tale da turbare la sua quiete fisiologica solo temporaneamente. Quindi alla fine della corsa è dovere morale di ogni proprietario capire che i nostri animali domestici hanno esigenze diverse dalle nostre ed è solo nostro compito gestirli al meglio per regalargli una vita lunga e felice.
Se desideri leggere altri articoli simili a Si può dare la polenta al cane?, ti consigliamo di visitare la nostra categoria Diete equilibrate.