Un cane vaccinato può prendere la parvovirosi?
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Sappiamo che i vaccini sono un pilastro fondamentale quando si tratta di controllare malattie infettive altamente contagiose e potenzialmente mortali, soprattutto per i cuccioli, che sono anche quelli più a rischio di contrarre tali malattie. Ecco perché la notizia che il vaccino contro il parvovirus non sembra funzionare è preoccupante.
Quindi, un cane vaccinato può prendere la parvovirosi? In questo articolo di AnimalPedia parliamo del parvovirus nei cani vaccinati e spieghiamo perché dipende tutto dalla sua immunizzazione.
Come capire se un cane ha la parvovirosi?
Tra i sintomi del parvovirus nel cane sono:
- Vomito.
- Diarrea.
- Febbre.
- Disidratazione.
- Leucopenia.
Ovviamente, ci si chiede se un cane vaccinato può contrarre il parvovirus, sembra acquisire rilevanza negli ultimi tempi, poiché vengono segnalati più casi del solito di parvovirus nei cani adulti vaccinati che hanno contratto la malattia. Sono i veterinari che diagnosticano il cane e informano l'accaduto al laboratorio che produce i vaccini o alle organizzazioni responsabili dei farmaci.
La parvovirosi canina è una malattia virale che provoca vomito intenso e caratteristica diarrea emorragica. Non esiste alcun trattamento diverso dal trattamento di supporto e produce una mortalità considerevole. Pertanto il vaccino contro questo virus è considerato essenziale e la sua somministrazione è consigliata a tutti i cani.
Come si cura il parvovirus nel cane?
Bisogna agire immediatamente una volta identificato il parvovirus nel cane. Inoltre, è di fondamentale importanza che il cane sia idratato, in quanto tenderà a perdere fluidi e, di conseguenza, ne avrà bisogno. Tra le cure più somministrate troviamo: antibiotico e farmaci gastroprotettori.
Quanto dura la parvovirosi canina?
La patologia inizia con un periodo di incubazione che dura tra 1 e 2 settimane. Successivamente, inizierà a manifestarsi nei primi 3 e 7 giorni e avrà una durata di 13-15 giorni.
Esiste un nuovo ceppo di parvovirus?
Una delle ipotesi prese in considerazione per spiegare perché un cane vaccinato può contrarre il parvovirus è la comparsa di un nuovo ceppo. Questa modificazione del virus renderebbe inefficace il vaccino disponibile. Ma questa ipotesi non sembra essere vera. È noto che questo virus sta cambiando dalla sua scoperta e se ne conoscono già diversi ceppi, ma le loro differenze sono minime e inoltre il ceppo conosciuto più recente circola da anni e, di fatto, è diventato quello che ha un maggiore presenza oggi.
È vero che questo ceppo non è incluso nel vaccino utilizzato, ma, tenendo conto che è il ceppo prevalente, se il vaccino fosse inefficace contro di esso, ci sarebbero molti più cani malati di parvovirus di quelli censiti. Pertanto, è probabile che l’attuale vaccino offra una certa protezione contro il ceppo più recente. In ogni caso si sta studiando se piccole modifiche tra ceppi possano avere un impatto sull’efficacia del vaccino.
Perché il vaccino contro il parvovirus canino non funziona?
Con le informazioni attualmente disponibili, la teoria che può spiegare i casi di parvovirus nei cani vaccinati è un fallimento della vaccinazione dovuto all'interferenza con gli anticorpi materni. I cani trasmettono gli anticorpi ai cuccioli attraverso il colostro, ovvero il liquido secreto dal seno subito dopo il parto e prima del latte. Si è scoperto che se questo colostro fornisce un livello elevato di anticorpi, questi sono in grado di rimanere nel cucciolo fino alle 12 settimane di età. È noto anche che questi anticorpi interferiscono con l'efficacia della vaccinazione.
L’obiettivo quando si somministra un vaccino è stimolare il sistema immunitario a produrre anticorpi contro uno specifico agente patogeno. Nel caso in questione, se il cane vaccinato entra in contatto con il parvovirus, avrà le difese pronte per combatterlo fin dal primo momento. D'altra parte, se ci sono state interferenze, queste difese non saranno state generate o saranno in numero sufficiente e, di conseguenza, il cane non sarà protetto. D'altra parte, è anche noto che esistono cani con carenze immunologiche o razze con una maggiore tendenza a questo problema che saranno suscettibili di contrarre il parvovirus anche se vaccinati.
Inoltre, una risposta non del tutto efficace al vaccino che non raggiunge un numero elevato di anticorpi può impedire l’immunità crociata che il vaccino tradizionale offre contro il ceppo più recente. Quindi, questi cani sono più suscettibili a contrarre il parvovirus. Infine, bisogna anche tenere conto che il vaccino contro il parvovirus deve essere ripetuto ogni anno per mantenere la protezione.
Quanto dura il vaccino per la parvovirosi?
Un modo per migliorare l'efficacia del vaccino contro il parvovirus è semplicemente adattare il programma di vaccinazione. Normalmente, i primi vaccini somministrati ai cuccioli vengono completati intorno alle 12 settimane di età. Come abbiamo visto, è possibile che alcuni cuccioli a quell’età abbiano ancora anticorpi materni che influenzeranno l’efficacia del vaccino. Per questo motivo, la tendenza attuale è quella di ritardare questa schedula e somministrare l’ultimo vaccino a 16 settimane, quando gli anticorpi materni non sono più presenti.
Sempre con l’obiettivo di migliorare l’efficacia della vaccinazione, è attualmente allo studio la possibile interazione che si verifica quando vengono somministrati contemporaneamente i vaccini contro il parvovirus e quello contro la Leptospira . Sembra che quando vengono messi insieme, l'efficacia contro il parvovirus diminuisce. Non è un effetto che avrà ripercussioni in tutti i cani, ma in quelli in cui la vaccinazione non stimola alti livelli di anticorpi potrebbe essere interessante tenere conto di questa informazione. Il calendario preso in considerazione dà priorità alla somministrazione dei vaccini essenziali contro le malattie virali e al mantenimento di quelli contro la Leptospira o la Bordetella per 18-22 settimane di vita.
Serve vaccinare il cane contro la parvovirosi?
Decisamente sì . Sebbene un cane vaccinato possa contrarre il parvovirus nelle circostanze che abbiamo descritto, il tasso di fallimento è ancora basso rispetto a tutti i cani vaccinati ogni anno. Inoltre, i veterinari dispongono di informazioni sufficienti per adeguare le linee guida sulla vaccinazione dei cuccioli con l’obiettivo di migliorare l’efficacia di ciascun vaccino. Per raggiungere questo obiettivo è importante affidarci ad un professionista di fiducia.
Questo articolo è puramente informativo, da AnimalPedia non abbiamo la facoltà di prescrivere trattamenti veterinari né realizzare alcun tipo di diagnosi. Ti invitiamo a portare il tuo animale domestico dal veterinario nel caso in cui presenti qualsiasi tipo di malessere o fastidio.
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- Fariñas, Fernando. (2017). Mitos y realidades sobre los fallos vacunales frente a Parvovirus. Portal Veterinaria.