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Clamidia nel gatto: sintomi, contagio e terapia

Cecilia Natale
Di Cecilia Natale, Traduttrice e copywriter di AnimalPedia. 27 marzo 2018
Clamidia nel gatto: sintomi, contagio e terapia
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La clamidiosi felina è una malattia batterica molto contagiosa che colpisce principalmente gli occhi e l'apparato respiratorio superiore dei gatti, anche se i batteri responsabili possono annidarsi anche nei genitali dei mici. La malattia è più frequente nei felini randagi giovani o che vivono in colonie, ma può colpire anche gatti più anziani, sia di razza che meticci.

Se hai un micio o ne hai appena preso uno, è molto importante portarlo dal veterinario regolarmente per accertarsi che stia sempre bene e non sia malato. In questo articolo di AnimalPedia parleremo della clamidia nel gatto, sintomi, contagio e terapia di questa malattia potenzialmente pericolosa per il tuo amico a 4 zampe.

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Sommario

  1. Clamidiosi felina: cause
  2. Clamidia nel gatto e contagio all'uomo
  3. Clamidia nel gatto: sintomi
  4. Clamidia nel gatto: terapia
  5. Come prevenire la clamidiosi felina

Clamidiosi felina: cause

La clamidia del gatto, chiamata anche clamidiosi felina, è causata da un batterio gram-negativo chiamato Chlamydophila felis. Circa il 30% dei casi di congiuntivite felina sarebbe legato alla clamidia e inoltre i batteri Chlamydophila felis, di solito, sono associati anche al calicivirus felino e al virus della rinotracheite.

I batteri Chlamydophilas possono sopravvivere in forma latente nell'ambiente, ma hanno bisogno di un ospite per riprodursi. È per questo che entrano nell'organismo dei felini, dove trovano di cosa alimentarsi e un ambiente sicuro. Una volta entrati nel corpo del gatto, il periodo di incubazione va dai 3 ai 10 giorni.

Il gatto viene contagiato mediante contatto diretto con secrezioni nasali e oculari di altri gatti infetti, per questo gli animali più predisposti a prendere questa malattia sono quelli che vivono in colonie. In passato si confondeva la clamidiosi felina con la polmonite felina, ma si tratta di un'informazione scorretta perché difficilmente i batteri responsabili della clamidiosi raggiungono i polmoni. In generale, infatti, si concentrano negli occhi e nel tratto respiratorio superiore, causando una congiuntivite costante e un eventuale quadro clinico di rinite.

Clamidia nel gatto e contagio all'uomo

La clamidiosi felina non può essere trasmessa agli esseri umani, per cui il contagio della clamidia da gatto a uomo non avviene, mentre è molto facile e comune tra felini. Per questo ci teniamo a sottolineare l'importanza della prevenzione e soprattutto del portare il micio dal veterinario se si notano comportamenti o sintomi anomali. Presta particolare attenzione soprattutto se hai appena adottato un gattino randagio o se il tuo micio esce spesso di casa e interagisce con gatti di strada.

Clamidia nel gatto: sintomi

Il primo sintomo evidente della clamidiosi felina sono delle secrezioni acquose frequenti e abbondanti da uno o entrambi gli occhi. In generale il bulbo oculare dei gatti colpiti dalla malattia è molto bagnato, tanto da lacrimare in continuazione. Spesso si osserva anche un arrossamento e infiammazione della terza palpebra.

Se la malattia non viene curata tempestivamente, la secrezione acquosa diventa sempre più densa e purulenta, assumendo un colore verdastro tipico del pus. A questo punto il gatto può iniziare ad avere ulcere intorno agli occhi e sulla cornea, oltre ad avere un edema oculare. Sono comuni altri sintomi associati come febbre, stanchezza, perdita di appetito e di peso.

Nei casi più gravi e negli stadi più avanzati, anche l'apparato respiratorio può essere profondamente colpito. Il felino starnutisce in continuazione e ha secrezioni nasali costanti, in generale causate dal quadro delle rinite. Tuttavia, è raro che l'infezione giunga ai polmoni e altrettanto rare sono le lesioni polmonari da clamidiosi felina.

Clamidia nel gatto: sintomi, contagio e terapia - Clamidia nel gatto: sintomi

Clamidia nel gatto: terapia

Se osservi anche solo uno dei sintomi elencati vai subito dal veterinario per poter accudire e curare la clamidia nel gatto in maniera adeguata. In clinica, il dottore realizzerà le analisi necessarie per riconoscere tale patologia ed eventuali malattie e condizioni associate. Se la diagnosi di clamidiosi felina viene confermata, la cura dipenderà dallo stato di salute generale dell'animale e dall'evoluzione della malattia.

In generale gli antibiotici sono fondamentali per frenare la riproduzione dei batteri e combattere la Chlamydophila felis. Possono essere sia antibiotici da assumere per via orale (medicinali), endovenosa o sotto forma di collirio. Ricorda che gli antibiotici devono essere sempre prescritti dal veterinario perché può essere molto pericoloso dare un antiobiotico al gatto se è per esseri umani. L'automedicazione è molto pericolosa e spesso non fa altro che aumentare la resistenza dei batteri, rendendo più difficile la guarigione della clamidiosi felina.

Non preoccuparti se le secrezioni appiccicose dagli occhi persistono per giorni o settimane anche se il gatto è sotto antibiotico, è normale. Dovrai pulirgli gli occhi e il naso con attenzione tutti i giorni e anche più di una volta al giorno finché le secrezioni non spariscono del tutto. Chiedi al veterinario per sapere con cosa pulirgli gli occhi, anche se quasi sempre delle salviette umide o una garza sterile inumidita con acqua tiepida o una soluzione fisiologica apposita sono ottime soluzioni.

Fintanto che il gatto segue la terapia per guarire dalla clamidia, è fondamentale tenerlo separato dagli altri felini per evitare eventuali contagi ulteriori. Inoltre dovrai pulire a fondo la casa e disinfettare gli oggetti e la zona in cui di solito sta il gatto perché i batteri possono rimanere in forma latente su coperte, cuccia, giochi, ciotole, lettiere, tiragraffi, ecc. Non usare prodotti per pulire qualsiasi perché le sostanze chimiche contenute all'interno possono causare un'intossicazione o irritazione delle mucose del micio. Opta per disinfettanti antibatterici pet friendly elaborati appositamente per le case in cui ci sono animali domestici.

Clamidia nel gatto: sintomi, contagio e terapia - Clamidia nel gatto: terapia

Come prevenire la clamidiosi felina

Il modo migliore per prevenire la clamidiosi felina è la medicina preventiva, un ambiente positivo che fomenti il benessere dell'animale e assicurarsi che il micio abbia tutto ciò di cui ha bisogno. Ricorda di portare il gatto dal veterinario regolarmente per far sì che sia sempre sano e in forma e sapere come fare per rafforzare il suo sistema immunitario in particolari periodi dell'anno. Rispetta anche il calendario delle vaccinazioni e dei trattamenti antiparassitari, fagli seguire una dieta equilibrata e ricorda di mantenerlo sempre attivo stimolandolo sia dal punto di vista mentale che fisico. Se noti qualsiasi cambiamento nell'aspetto o nel comportamento del tuo micio, chiama il veterinario per sicurezza perché si sa che i felini sono bravi a mascherare il dolore.

Prendi in considerazione la possibilità di sterilizzare il gatto per evitare che fugga quando va in calore. La clamidiosi, così come molte altre malattie infettive, è facilmente trasmissibile nelle lotte tra gatti di strada e durante l'accoppiamento.

Questo articolo è puramente informativo, da AnimalPedia non abbiamo la facoltà di prescrivere trattamenti veterinari né realizzare alcun tipo di diagnosi. Ti invitiamo a portare il tuo animale domestico dal veterinario nel caso in cui presenti qualsiasi tipo di malessere o fastidio.

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2 commenti
Sua valutazione:
luigi
Son dei gattini di appena un mese di vita che si alimentano solamente dal latte materno, con che medicinale esterno li posso trattare?
Grazie per la risposta
Letizia
trovo questo articolo molto chiaro dettagliato,e di facile comprensione, ringrazio chi l'ha scritto,perche molto utile
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