Problemi comportamentali

Perché il gatto ha paura di me?

 
Giorgio Gattoni
Di Giorgio Gattoni. 23 febbraio 2019
Perché il gatto ha paura di me?
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È arrivato un nuovo felino in famiglia e sembra essere sempre impaurito dalla vostra presenza? Il vostro gatto ha avuto dei cambiamenti nel suo comportamento ed ora ha paura di voi? Vi ha anche attaccato? Anche se si tratta di una reazione frustrante da sperimentare, bisogna cercare di capire che la paura è uno stato d'animo naturale nel mondo animale, e che nonostante vogliamo dare al gatto tutto il nostro affetto, spesso non lo facciamo nella maniera corretta.

Se avete il problema che il gatto ha paura di voi continuate a leggere il nostro articolo di AnimalPedia dove conoscerete le caratteristiche di questi felini ed i consigli per aiutarli a vincere le loro paure.

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Sommario

  1. Gatto che ha paura: come capirlo
  2. L'inserimento di un gattino in casa e la neofobia
  3. Gatto che ha paura: traumi e malattie
  4. Gatto che ha paura: rimedi

Gatto che ha paura: come capirlo

Innanzitutto dobbiamo imparare a differenziare il grado di paura che sta provando per capire qual è il motivo principale. Quando la paura è di bassa intensità il gatto potrebbe ad esempio abbassarsi sulle zampe o dilatare le pupille (midriasi).

Quando aumenta il livello della paura, il gatto abbassa le orecchie lateralmente, si produce la piloerezione e versi come ringhi e sibili. Se l'intensità aumenta ulteriormente, il gatto si mette in una posizione obliqua mostrando l'addome, i denti e gli artigli. A questo punto il gatto potrebbe attaccare se non ha altra via d'uscita, anche se in generale i gatti cercano sempre di evitare lo scontro.

Durante la percezione della paura i suoi livelli di adrenalina e cortisolo aumentano. Quest'ultimo è l'ormone dello stress, per cui un gatto spaventato è anche stressato. Se lo stato di paura si protrae, il gatto può sviluppare uno stress cronico, che si ripercuote sulla sua salute fisica e mentale.

Perché il gatto ha paura di me? - Gatto che ha paura: come capirlo

L'inserimento di un gattino in casa e la neofobia

Tutti gli animali con un sistema nervoso centrale sviluppato mostrano istintivamente sentimenti di paura verso cose o situazioni nuove, questo si definisce "neofobia". Il centro neurologico della paura si trova nell'amigdala, che non solo influisce sulle reazioni di fronte alla paura, ma agisce di fronte alle paure condizionate e apprese.

Quando un gattino viene inserito in una casa per la prima volta, tutto è nuovo per lui, e probabilmente, spaventoso. È normale che il gatto si mostri impaurito da una ambiente sconosciuto. Dobbiamo lasciargli tempo e spazio perché si adatti e gradualmente si familiarizzi con la casa ed i suoi abitanti. In un gatto questa fase può durare alcuni mesi.

Tutti i piccoli di vertebrati hanno un periodo durante la loro infanzia conosciuto come periodo sensibile, in cui l'animale è più ricettivo a tutti gli stimoli che lo circondano, imparando così a decodificare il suo ambiente. Il periodo sensibile nei gatti ha luogo tra la seconda e la settima settimana di vita. Imparano a comunicare, a interagire e a creare legami con le persone. Una buona socializzazione quando il gatto è cucciolo riduce il rischio di aggressività dovuta alla paura da adulto.

Due studiosi, Karsh e Turner, studiarono il grado di socialità verso gli uomini che possiede un esemplare di gatto adulto in funzione a quanto è stato stimolato durante l'infanzia. Si osservò che la maggiore interazione con le persone li rendeva più tolleranti da adulti. Ciò nonostante il 15% dei gatti nell'esperimento erano resistenti alle manipolazioni, cioè non si mostravano più tolleranti. Ciò sottolinea come esista una forte componente genetica nel comportamento eccitabile o iperattivo del gatto.

L'interazione precoce col gatto ne cambia la percezione tra persone conosciute e sconosciute, ed inoltre la capacità di comunicare con le persone necessita una relazione continuativa, perché viceversa perdono la loro socievolezza.

Gatto che ha paura: traumi e malattie

Se introduciamo un gatto adulto in casa, probabilmente, non conoscendo il suo passato non sapremo distinguere se le sue paure sono apprese oppure sono dovute alla neofobia. Ignoriamo se il gatto abbia vissuto situazioni traumatiche come la violenza e l'abbandono. Bisogna sottolineare che non è facile saper distinguere tra la paura dovuta a maltrattamenti o quella causata dall'abbandono o dalla mancanza di socializzazione, perché in entrambi i casi il gatto sarà impaurito dalle persone.

Di fronte ad una situazione del genere il periodo di adattamento si dilata. Dobbiamo far sì che il gatto si trovi in un ambiente rilassato, avere verso di lui un comportamento sempre positivo e lasciargli i suoi spazi.

In altri casi la paura si presenta spontaneamente, senza che se ne ravvisi il motivo. Comincia a mostrarsi refrattario al contatto, evita la compagnia umana e sviluppa dei comportamenti tipici del gatto che ha paura, come la midriasi. In questo caso potremmo trovarci di fronte ad un gatto malato, che a causa del dolore, non si lascia toccare.

A differenza dei cani, nei gatti non è sempre facile capire i segnali di dolore. Alcuni comportamenti inconfondibili, ad esempio, sono che il gatto si nasconde e non vuole uscire, sembra impaurito, ha paura degli altri gatti o delle persone della famiglia (mentre prima non l'aveva) ed addirittura si mostra intimorito da situazioni cui era totalmente abituato.

Perché il gatto ha paura di me? - Gatto che ha paura: traumi e malattie

Gatto che ha paura: rimedi

Innanzitutto bisogna accertarsi che l'animale non soffra di un problema fisico grazie ad una visita veterinaria. Fatto ciò, si possono utilizzare delle tecniche di modificazione del comportamento, come la desensibilizzazione sistematica o il contro-condizionamento.

Siccome siamo noi la causa della sua paura dovremo muoverci attorno a lui in maniera diversa e più positiva, per non rappresentare uno stimolo avverso. Avviciniamoci al gatto lentamente e con tranquillità, per gradi, magari porgendogli qualche leccornia per attrarre la sua attenzione, ma ricordando di non toccare il gatto, lasciando che sia lui ad avvicinarsi fino a strusciarsi volontariamente.

Un'altra strategia è passare del tempo nella stessa stanza del gatto periodicamente, svolgendo qualche attività tranquilla, come la lettura, trasmettendo all'animale calma e fiducia. Non dobbiamo mai forzare l'animale, dovrà essere lui a sceglierci come compagni.

Inoltre è fondamentale riconoscere ed evitare situazioni che possono impaurire il gatto, come fissarli negli occhi, inclinarci su di loro in maniera minacciosa, fare rumori minacciosi o improvvisi. Evitare le cause che provocano la paura è essenziale per ridurre lo stress del gatto e rivolvere il problema. Se il gatto ha paura è meglio evitarlo che cercare di consolarlo perché potrebbe sfogare il suo timore su di noi in maniera aggressiva.

Se dopo un certo periodo di tempo il comportamento del gatto non migliora dovremo rivolgerci ad un veterinario specializzato.

Perché il gatto ha paura di me? - Gatto che ha paura: rimedi

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