Blefarite nel cane: Sintomi e trattamento
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Le palpebre infiammate o blefarite sono un problema fastidioso per i cani. Mentre nei gatti queste infezioni dell'occhio sono d solito o virali o batteriche, nei cani possono essere scatenate da molteplici cause che di solito derivano da altre patologie oculari concomitanti che aggravano il problema dei nostri amici a quattro zampe. Si tratta di patologie che di solito hanno una prognosi favorevole ma bisogna sapere che il trattamento può durare varie settimane.
Se volete sapere in cosa consiste la blefarite come risolvere questa patologia non perdetevi il nostro articolo di AnimalPedia, in cui vedremo i tipi, le cause e il trattamento della blefarite nel cane.
Cos'è la blefarite nel cane
Il termine blefarite si fa riferimento all'infiammazione delle palpebre, che capita soprattutto nella zona dei bordi, e che può espandersi alla pelle esterna come anche al muscolo, al tessuto connettivo e alle ghiandole ( Di Meibomio, Zeis e Moll). E' un disturbo più comune nei cani che nei gatti e di solito colpisce entrambi gli occhi. Questo problema è dovuto principalmente al fatto che le palpebre hanno una buona innervazione e vascolarizzazione, che permette l'arrivo di cellule difensive del sistema immunitario che provocano la blefarite. Questa infiammazione può essere dovuta a numerose cause. Può trattarsi di malattie infettive, disturbi del sistema immunitario, allergie, traumi, malattie congenite o tumori.
Visto che le palpebre sono a diretto contatto con la cornea e la congiuntiva, l'infiammazione può portare a problemi secondari in queste strutture oculari dando inizio a congiuntiviti, cheratiti e ulcere.
Tipi di blefarite nel cane
La maniera più classica di classificare le blefariti è quella di suddividerle a seconda della causa che le provoca. I principali tipi di blefarite sono quelli che andiamo ad elencare:
Blefarite infettiva canina
Che si suddivide appunto in:
- Batterica: un batterio chiamato Staphylococcus aureus è solitamente il responsabile dell'infezione batterica delle palpebre (delle sue ghiandole in particolare) con la formazione di orzaioli. In questi casi la blefarite batterica nei cani può avere manifestazioni di secrezione purulenta, arrossamento e irritazione. Questa patologia può essere diagnosticata attraverso citologia o antibiogramma. Nei cuccioli si può sviluppare una blefarite batterica partire da una pioderma giovanile.
- Da parassiti: la blefarite può essere dovuta a parassiti esterni come il Demodex canis o il Sarcoptes scabiei, che provocano l'infiammazione scavando delle gallerie negli strati più profondi della pelle o a causa di alterazioni dei follicoli piliferi. Il primo caso non provoca prurito e produce lesioni anche in zone diverse dalle palpebre; il secondo invece provoca molto prurito. Possono essere diagnosticate grazie a prelievi cutanei (più profondi nel caso del Demodex). Questa blefarite può anche essere causata da parassiti interni come quelli responsabili della leishmaniosis canina che causa lesioni cutanee squamose, noduli (blefarite granulomatosa), uveite e ulvere; di solito non provoca né dolore né prurito. In questo caso si trasmette attraverso ditteri flebotomi e l'infezione da parassiti è endemica nella regione mediterranea, per cui si può contrarre solo lì. La diagnosi avviene mediante esame sierologico o biopsia cutanea.
- Fungina: viene provocata dai funghi dermatofiti responsabili della scabbia (Microsporum canis, Microsporum gypseum o Trichophyton mentagrophytes) o da lieviti del tipo Malassezia. La diagnosi si può effettuare a partire da campioni di peli e colture fungine.
Blefarite inmunomediata o da ipersensibilità
In questi casi la blefarite canina può essere dovuta a una reazione avversa o allergica ad un alimento, a ipersensibilità ad antigeni ambientali, a farmaci o a punture d'insetti. E' comune notare che il cane ha la palpebra inferiore gonfia, tanto quanto quella superiore quando si tratta di una reazione allergica.
La blefarite può anche essere la causa di malattie autoimmuni come il lupus eritematoso sistemico, che può provocare alterazioni cutanee generalizzate, tra cui problemi alle palpebre, o il pemfigo (il tipo volgare colpisce le unioni muco-cutanee e può produrre lesioni sulle palpebre come vesciche, ulcere di forma circolare dette collarini.
Blefarite congenita
Alcune patologie che compaiono dalla nascita come l'entropion (quando la palpebra tende a girarsi verso l'interno dell'occhio), la trichiasi (allentamento anatomico delle ciglia che si direzionano verso l'interno dell'occhio) o la lagoftalmia (incapacità di chiudere totalmente l'occhio) possono degenerare in una blefarite canina.
Altre cause della blefarite nel cane
La blefarite canina è il disturbo più abituale alle palpebre del cane, ma esistono anche altri tipi di disturbi che rendono le palpebre del cane gonfie od infiammate, vediamone alcuni:
- Tumori: si potrà notare una massa sulla palpebra che può arrivare a suppurare. La diagnosi richiede un'esame citologico o una biopsia.
- Traumi: colpi, fibre vegetali, esposizione al fumo o ad ambienti irritanti possono causare infiammazioni in questa regione.
Sintomi della blefarite canina
A seconda della gravità della patologia e del tipo sviluppato, potremo notare i seguenti sintomi, oltre al gonfiore nella zona delle palpebre:
- Arrossamento, prurito e croste sui bordi delle palpebre.
- Secrezione purulenta.
- Alopecia nella zona colpita.
- Cambi nella pigmentazione.
- Noduli che possono arrivare ai 5 mm (blefaritis granulomatosa) e che possono arrivare a propagarsi alla congiunta (blefaro-congiuntivite granulomatosa).
- Pustole o fiacche.
- Squame.
- Erosioni cutanee.
- Ulcere.
Se avete osservato che il vostro cane ha le palpebre gonfie, ulcere, la zona è arrossata o presenta secrezione, è fondamentale rivolgervi al vostro veterinario in modo da realizzare una diagnosi che confermi o escluda la blefarite e di conseguenza possa trattarla con successo.
Trattamento della blefarite canina
Senza dubbio, ciò che curerà le palpebre infiammate del vostro cane saranno i trattamenti che vengano prescritti dal centro veterinario. Di norma si edulcorano i segni clinici della malattia mediante l'uso di antiinfiammatori e di antibiotici a largo spettro per evitare infezioni secondarie. Tuttavia a seconda del tipo di blefarite il trattamento può cambiare:
- Nel caso della blefarite batterica, si deve fare un antibiogramma per poter utilizzare il trattamento antibiotico adeguato al batterio.
- Se la blefarite è parassitaria o fungina, si devono usare trattamenti antiparassitari o antimicotici adeguati al tipo di agente patogeno; bisogna inoltre effettuare una pulizia approfondita e una disinfestazione dell'animale. Inoltre bisogna tenere in considerazione che i funghi dermatofiti responsabili della scabbia, che possono anche generare blefarite nei cani, sono zoonotici, cioè si possono trasmettere ad altri animali ed alle persone. A questo proposito è caldamente consigliato di eliminare tutti i dermatofiti che si annidano in casa. Ciò si può garantire passando l'aspirapolvere tutti i giorni, eliminando subito il sacco dell'aspirapolvere, disinfettando gli utensili per la pulizia della casa e anche i giochi dell'animale, spruzzando spray su moquette, tappeti, sofà e gabbie almeno due volte a settimana con la candeggina o disinfettanti per ambiente in forma di aerosol.
- Nel caso della blefarite autoimmune è necessaria la terapia immunosoppressore con corticosteroidi. Inoltre nelle ipersensibilità alimentari è necessario trovare l'allergene avverso cioè la proteina che provoca la reazione avversa ed eliminarla dalla dieta.
- Se la blefarite è dovuta ad un tumore o a una malattia congenita, la chirurgia è il trattamento più efficace.
Rimedi casalinghi per la blefarite nel cane
Se vi siete accorti che il cane ha la palpebra gonfia e infiammata, bisogna portarlo subito ad un centro veterinario in modo che venga diagnosticata correttamente il tipo di blefarite che ha colpito l'animale e la cura adeguata. Tuttavia se non potete rivolgervi subito ad un veterinario, vi sono alcuni rimedi naturali che si possono mettere in atto per lenire l'infiammazione ed evitare che peggiori.
Il primo rimedio è mantenere la zona sempre pulita da impurità e croste, sangue o residui esterni. A questo scopo si può usare un siero fisiologico, che facilmente possiamo avere in casa.
Altro trattamento casalingo per la blefarite nei cani è l'applicazione di una garza sterile con una infusione nella zona colpita, che si può ripetere due-tre volte al dì. Non bisogna sfregare la parte ma solo poggiarla sul punto colpito. Una volta preparata la tisana è bene lasciarla freddare per evitare di irritare ulteriormente la zona. Va evitata assolutamente la fermentazione che trasforma la zona in un terreno fertile per i batteri. Per questa ragione non si tratta del trattamento consigliato in casi in cui vi siano ascessi di blefarite batterica, poiché potrebbe peggiorare lo stato della palpebra. Per gli infusi si possono utilizzare le seguenti piante medicinali:
- Camomilla: per le sue proprietà antiinfiammatorie, antisettiche ed analgesiche.
- Eufrasia: si tratta della pianta più conosciuta per la salute e il benessere dell'occhio. E' efficace nei casi blefarite e di congiuntivite. Ha proprietà antinfiammatorie, astringenti e calmanti.
Si può anche trattare la parte con dell'acqua di fiori di hamamelis, una pianta con numerose proprietà: antiinfiammatorie, antiemorragiche, antiossidanti, antisettiche e cicatrizzanti. Oggi si trova facilmente dall'erborista in diversi formati: tovagliette, prodotti di pulizia, ecc.
Anche se i rimedi sopra menzionati sono utili per alleviare sintomi della blefarite canina, ricordate che non sono un sostitutivo del trattamento veterinario. Questi rimedi sono solo un'emergenza o un complemento in attesa della cura vera e propria, decisa dal veterinario, che aiuterà a trattare la causa che ha provocato il disturbo.
Questo articolo è puramente informativo, da AnimalPedia non abbiamo la facoltà di prescrivere trattamenti veterinari né realizzare alcun tipo di diagnosi. Ti invitiamo a portare il tuo animale domestico dal veterinario nel caso in cui presenti qualsiasi tipo di malessere o fastidio.
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Consigli
- Llevar a tu perro al veterinario como primera opción ante el descubrimiento de una hinchazón en el párpado.
- Puedes aplicar remedios naturales como complemento de limpieza antes de poder llevarlo a un centro veterinario.
- Vigilar que durante el paseo no se golpee ni rastree la hierba donde pueda dañarse la zona.
- Mantener la zona limpia y evitar que se rasque, si es necesario, ponerle un collar isabelino para evitarlo.
- Aplicar correctamente el tratamiento indicado y no descuidarlo.
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