Malattie parassitarie

Parassiti nel gatto: Sintomi, cure e contagio

María Besteiros
Di María Besteiros, Assistente veterinario e toelettatore di cani e gatti. Aggiornato: 13 marzo 2024
Parassiti nel gatto: Sintomi, cure e contagio
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I parassiti dei gatti costituiscono una delle maggiori preoccupazioni dei tutori, soprattutto per il potenziale pericolo di trasmissione all'uomo. Alcuni parassiti possono agire da vettori di altri e contagiare malattie più gravi.

In questo articolo di AnimalPedia parleremo dei diversi parassiti che possono infestare i gatti. Spiegheremo le loro principali caratteristiche e il trattamento da seguire per combattere ognuno di loro. La sverminazione interna come quella esterna dovrà venir realizzata regolarmente per prevenire infestazioni, e dovremo sempre utilizzare i prodotti prescritti dal veterinario.

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Sommario

  1. Tipi di parassiti dei gatti
  2. Parassiti esterni dei gatti
  3. Parassiti interni dei gatti
  4. Come eliminare i parassiti del gatto?

Tipi di parassiti dei gatti

Sono diversi i tipi di parassiti che possono infestare i nostri gatti. ne esistono alcuni che possono contagiare gli esseri umani. Possiamo classificarli a seconda di dove appaiono:

  • Parassiti esterni: sono quelli che si trovano all'esterno dell'animale, sulla pelle, e che possiamo individuare a prima vista.
  • Parassiti interni: come il loro nome indica, non potremo vederli, perché si muovono all'interno dell'animale. Questo tipo di parassiti si suddivide a sua volta in quelli che occupano il tratto gastrointestinale e quelli di cuore e polmoni.

Tutti questi tipi di parassiti possono colpire i gatti di qualsiasi età, incluso quelli a cui non è permesso uscire. Dovranno essere motivo di preoccupazione quelli trovati in cuccioli. Oltre ad essere più vulnerabili, le intense infestazione potrebbero ripercuotersi drasticamente sul loro stato di salute.

Parassiti esterni dei gatti

In questa categoria non potevano mancare le pulci. Il sintomo più caratteristico della loro presenza è che il gatto si gratti molto, poiché sono insetti che si alimentano di sangue e per ottenerla pungono la pelle. Alcuni gatti sono allergici alle pulci e sviluppano quella che è conosciuta come DAP, dermatite allergica da pulci. Se fosse il caso del nostro felino, potremo osservare arrossamento, ferite e alopecia, soprattutto nella zona lombosacrale.

I gatti dedicano molto tempo alla propria toelettatura, ragione per cui capita spesso che ingeriscano le pulci. In questo caso potremmo non vederle, mentre, nei casi delle infestazioni più gravi, invece, potremo individuare questi animaletti dal piccolo corpo piatto e di colore nero o bruno. Più frequentemente potremo vedere gli escrementi delle pulci, che assomigliano a una sabbiolina nera ma si tratta, invece, il sangue ingerito.

Le pulci vengono trasmesse facilmente da gatto a gatto, ma è anche vero che questi insetti possono cercare di alimentarsi anche di altri animali dal sangue caldo, come ad esempio l'essere umano. Le grandi infestazioni possono provocare anemia nei gatti più vulnerabili e ,inoltre, trasmettere malattie infettive come la bartonellosi o altri parassiti come la tenia.

Per eliminare le pulci dovremo applicare un prodotto antiparassitario. Il veterinario consiglierà qual'è il più adeguato per il nostro gatto, poiché esistono diverse opzioni: pillole,pipette,spary o collarini. Parte della cura di questi parassiti è la disinfezione della casa, poiché depongono le uova in tappeti, letti ecc. Vi sono prodotti che oltre ad uccidere gli esemplari adulti, inibiscono anche la crescita delle uova.

Le zecche, invece, sono meno comuni nei gatti. Hanno l'aspetto di una pallina che può diventare grande come un cecio. Anche questi animali, proprio come le pulci, si alimentano di sangue ma rimangono attaccate al corpo. Dovremo prestare particolare attenzione quando la rimuoveremo a toglierla completamente e anche perché possono trasmettere altre malattie.

In linea di massima gli antiparassitari utilizzabili per le pulci sono efficaci anche per le zecche. Tutti loro hanno un effetto preventivo di settimane e incluso mesi, ciò vuol dire che con un'applicazione, il nostro gatto sarà protetto durante il tempo che indichi il fabbricante del prodotto. Qualsiasi pulce o zecca che lo pungerà, morirà.

Esistono altri tipi di parassiti esterni che possono contagiare il nostro felino, per esempio i pidocchi, che attaccano in genere gli individui giovani e malati. Gli acari, ectoparassiti, che si installano sulla pelle possono provocare scabbia o problemi all'udito come l'otite, ma anche funghi e l'infestazione della mosca assassina, che attacca le ferite, provocando miasi o vermicai.

Parassiti nel gatto: Sintomi, cure e contagio - Parassiti esterni dei gatti

Parassiti interni dei gatti

Un altro tipo di parassiti dei gatti sono quelli che si sviluppano all'interno del corpo del felino, soprattutto nel tratto intestinale, sono i più diffusi, quelli che vengono trasmessi con maggior facilità e possono addirittura, contagiare gli esseri umani.

I parassiti intestinali dei gatti si dividono in:

  • Vermi cilindrici o ascaris lumbricoides: in questo gruppo si evidenziamo il Toxocara cati, che può contagiare anche l'essere umano, soprattutto i bambini, poiché depongono le uova per terra, e possono venire ingerite facilmente. I cuccioli di gatti possono anche ereditarli dalla madre. Le infestazioni possono passare inosservate però in quelle di massa o quelle che colpiscono i gattini noteremo l'addome gonfio, diarrea e vomito. Se i vermi si trovassero nei polmoni potrebbero avere anche difficoltà respiratorie.
  • Anchilostomi: anche questo tipo di vermi può contagiare l'uomo, poiché le sue larve possono penetrare nell'organismo attraverso la pelle. I gatti possono venir infettati in questo modo o per l'ingestione accidentale delle uova. Questi vermi si agganciano alla parete intestinale per alimentarsi, provocano così emorragie, diarree sanguinolente o anemia, soprattutto nei più piccoli. Noteremo invece nel gatto adulto un rapido dimagrimento.
  • Vermi piatti o cestodi: le più conosciute di questo gruppo sono le tenie, che possono colpire anche gli esseri umani. Possono esser trasmesse dalle pulci se ingerite dal gatto. La maggior parte dei gatti con vermi piatti non mostrano nessuna sintomatologia. In alcuni noteremo che si leccano eccessivamente la regione anale, a causa dell'irritazione che produce l'uscita delle uova con le feci. Queste ultime assomigliano a dei chicchi di riso e sono visibili a occhio nudo.

I gatti possono, inoltre, venir contagiati da coccidi e giardie, che provocano loro forti diarree, molto pericolose soprattutto nei cuccioli. Anche se in genere i prodotti che utilizzeremo sono di ampio spettro, per alcuni parassiti sarà necessario applicare un trattamento specifico. Per questa ragione è così importante rivolgersi a un veterinario.

Bisogna sapere che, a parte dei parassiti intestinali interni, esistono anche quelli dei polmoni e del cuore. I polmoni verranno contagiati se il felino ingerirà una preda infetta. Più raramente per mangiare bavose o lumache. Le larve passeranno dall'intestino ai polmoni e causaranno tosse e starnuti.

I cosiddetti vermi del cuore (filaria) vengono trasmessi attraverso la puntura di zanzara. Stando nel cuore e nei vasi polmonari possono generare problemi respiratori e di circolazione. In alcuni gatti questo contagio è asintomatico e causa una morte improvvisa.

Come eliminare i parassiti del gatto?

Per eliminare i parassiti dei gatti è importante tenere a mente la prevenzione, perché come sempre prevenire è meglio che curare. Per questa ragione, il veterinario, a seconda delle caratteristiche del nostro gatto ci indicherà il calendario di sverminazione più adeguato alle sue necessità.

Esistono svariati prodotti per la sverminazione del gatto, come ad esempio le pipette, molto diffuse ed utilizzate per il loro facile uso e gli spray ma solo in situazioni concrete, soprattutto con i cuccioli. La somministrazione di pillole può risultare un'attività più complessa. Potremo provare a camuffarla tra il cibo, o se non fosse possibile, potremo avvolgere il gatto in una coperta o un asciugamano, facendo sempre attenzione a non fargli del male, per evitare che si muova.

Per quanto riguarda i rimedi casalinghi per parassiti dei gatti vi sono diverse opzioni: il limone, per i parassiti esterni, l'aglio per gli interni. Prima di utilizzare qualunque di essi, così come con i farmaci, dovremo sempre rivolgerci a un veterinario, poiché è essenziale identificare il tipo di parassita, e dobbiamo essere sicuri che il trattamento non sia controproducente.

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Questo articolo è puramente informativo, da AnimalPedia non abbiamo la facoltà di prescrivere trattamenti veterinari né realizzare alcun tipo di diagnosi. Ti invitiamo a portare il tuo animale domestico dal veterinario nel caso in cui presenti qualsiasi tipo di malessere o fastidio.

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1 commento
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Paolo
Ho notato in una giovane gattina che da qualche giorno gira intorno a casa mia, una parassitosi da tenia della quale sono abbastanza sicuro, per aver visto una larva uscirle dall'ano, un attimo prima che se la leccasse ingerendola. Dato che la micia ha un atteggiamento molto confidenziale, ho potuto prenderla in braccio ed è allora che ho notato nel suo occhio destro, un verme piatto simile a una larva di tenia e di simili dimensioni, ma completamente nero, in foto se ne vede la porzione terminale. Non avendo trovato nulla in rete che mi permettesse una qualsiasi determinazione del parassita, chiedo lumi agli esperti. Grazie per l'eventuale risposta,
Paolo
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